“La storia del Sommergibile “VELELLA” che insieme al suo equipaggio giace ancora in fondo al mare a Punta Licosa, accrescerebbe enormemente i reperti storici di un periodo che ha fortemente caratterizzato il mondo intero e la nostra stessa Nazione.
In Occasione dell’Inaugurazione del MOA, il Museo della Memoria, Inverso (UDC), propone di recuperare il battiscafo Velella affondato nell’ultima guerra dal sommergibile inglese Shakespare.
BATTIPAGLIA/EBOLI – Il Presidente Provinciale dell’Unione di Centro “Verso il Partito della Nazione” di Salerno Vincenzo Inverso, ricorda il “Velella”, il Sommergibile che il 10 luglio del ’43, pre-allertato, a sbarco degli Alleati in Sicilia iniziato, si mosse immediatamente per portarsi in acque sicule. Nei giorni successivi, lo scafo si imbatté in diverse situazioni critiche di guerra, fino a quando il 7 settembre del ’43, presumibilmente intorno alle 20.00, viene colpito e affondato dal sommergibile inglese Shakespare.
Da quel momento il sommergibile VELELLA con l’intero equipaggio giace in fondo al mare nel tratto antistante Punta Licosa, a Sud di Salerno.
“La storia del VELELLA negli anni successivi – scrive Vincenzo Inverso alle varie autorità – ha visto non di rado l’attenzione di storici e mass media, di Presidente Provinciale dell’Unione di Centro, ricordo alle Autorità e alle Istituzioni, che tra l’altro nonostante ad oggi il sommergibile non sia stato recuperato e l’equipaggio giaccia ancora imprigionato al suo interno.
Inverso nel rivolgersi alle autorità che: “Si apprestano ad inaugurare Il MOA, Museum Operation Avalanche, di inserire ed evidenziare all’ interno del museo la memoria storica di questo tragico evento. Sarebbe doveroso a mio avviso recuperare il sommergibile, ad oggi giacente con il suo carico umano e militare in fondo al mare di Salerno, in primis quale segno di rispetto per quanti hanno perso la vita in quella tragedia e le loro famiglie.
Tale recupero – per Inverso – accrescerebbe enormemente i reperti storici di un periodo che ha fortemente caratterizzato il mondo intero e la nostra stessa Nazione, – e ricorda concludendo la sua nota e il suo suggerimento – già anni fa Gaspare Russo, anticipando tutti, in un editoriale preciso e dettagliato dalle colonne del Roma, riprese e ricordò a tutti noi la tragedia del Velella e la sua storia umana e militare.
Battipaglia/Eboli, 4 agosto 2012
Questo con tutti i problemi che abbiamo pensa al sommergibile !!!