IL TAR “batte” il Ministero dell’Istruzione e i Presidi tornano al comando

Il TAR reintegra in servizio i Dirigenti Scolastici “pensionati” dal Ministero dell’Istruzione, prima del compimento dei 65 anni di età .

I Presidi: Giuseppe Sorrentino, del Liceo Classico “Perito” di Eboli; Carmine D’Arminio, dell’Istituto Tecnico Commerciale “Besta” di Battipaglia; Gerardo Gentile, dell’Istituto Magistrale “Confalonieri” di Campagna; saranno reintegrati in servizio e nelle loro sedi.

Ufficio Scolastico provinciale di Salerno

di Oreste Vassalluzzo
Caposervizio Roma (Cronaca Salerno)

SALERNO – Mandati in pensione prima del tempo hanno dovuto far ricorso al giudice per essere reintegrati in servizio dopo la decisione del ministero dell’Istruzione che li aveva messi a riposo anzi tempo. È accaduto a tre dirigenti scolastici della Piana del Sele che solo nei giorni scorsi, attraverso il ricorso alla giustizia amministrativa, hanno vista chiarita la propria posizione con il reintegro immediato nelle loro posizioni di comando presso i rispettivi istituti scolastici.

Si tratta dei tre dirigenti Giuseppe Sorrentino, preside del Liceo Classico “Perito” di Eboli, Carmine D’Arminio, preside dell’Istituto Tecnico Commerciale “Besta” di Battipaglia e Gerardo Gentile, preside dell’Istituto Magistrale “Confalonieri” di Campagna.

I tre dirigenti scolastici hanno dovuto far ricorso all’avvocato Valentina Sorrentino che ha avviato una causa al Tar contro il Decreto del Ministero dell’Istruzione che li aveva messi a riposo in pensione. L’altro ieri il pronunciamento dei giudici amministrativi che ha definitivamente chiarito la vicenda lasciando al loro posto i tre presidi.

Renato Pagliara

Chissà cosa avranno pensato al Ministero dell’Istruzione quando hanno compilato le schede e il decreto di pensionamento per i tre presidi. Il ministro Francesco Profumo avrà dato istruzioni precise ai suoi funzionari, anche sotto l’occhio attento del suo collega al dicastero del Lavoro Elsa Fornero, di calcolare bene gli anni di contributi e l’età per mandare in pensione qualche dirigente scolastico per lasciare posto alle nuove leve (tanto per inciso: il concorso per i presidi dei giorni scorsi è stato annullato).

La Fornero avrà certamente rimproverato il suo collega Profumo quando, alla verifica fatta dai giudici, quei tre dirigenti scolastici avevano in effetti ragione. Li volevano proprio mandare in pensione con un anno di anticipo. La vicenda inizia nel 2011. I tre dirigenti scolastici, tutti classe 1947, ricevono il decreto di pensionamento a far data dal 31 dicembre 2011. Il Ministero ordina: debbono lasciare il loro posto nei rispettivi istituti scolastici di Battipaglia, Eboli e Campagna.

Il problema è che la legge non permette che possano andare in pensione con un anno in anticipo. I tre presidi non hanno, infatti, ancora compiuto i 65 anni canonici per essere collocati a riposo. Giuseppe Sorrentino, Carmine D’Arminio e Gerardo Gentile se ne rendono conto e provano, con una fitta corrispondenza con il Ministero dell’Istruzione, a far ragionare i funzionari del ministro Profumo. Ma non c’è verso. Il Ministero non vuole sentire ragioni: quei tre presidi devono andare in pensione, nonostante il palese errore nel calcolo degli anni di servizio e dell’età per essere collocati a riposo. E c’è voluto così il ricorso alla giustizia amministrativa per ottenere il completo reintegro in servizio e ora il C Renato Pagliara deve predisporre tutto l’iter burocratico per assicurare che l’anno scolastico 2012-2013, inizi senza alcun problema.

Salerno, 2 agosto 2012

2 commenti su “IL TAR “batte” il Ministero dell’Istruzione e i Presidi tornano al comando”

  1. Sono contento per l’amico collega Carmine D’Arminio classe 1947. Era stato mandato in pensione prima dei 65 anni!
    In Italia succede di tutto e il contrario di tutto. Da un lato vorrebbero mandare anticipatamente in pensione noi DS e dall’altro annullano i concorsi per nuovi dirigenti scolastici! Così tanti Istituti Scolastici,anche complessi,restano senza dirigenti e vengono affidati “in reggenza” quasi gratuita!
    Il ministro Profumo vuole la botte piena e la moglie ubriaca,risparmiando soldi a scapito degli studenti e delle famiglie. Purtroppo egli sta facendo peggio della Gelmini: guarda solo al cordone della spesa e affossa ancora di più la scuola pubblica. Non ne parliamo,poi,di quel che succederà con il varo dei nuovi concorsi per docenti. Che fine faranno i precari storici già vincitori di concorsi precedenti o,comunque abilitati? Aumenterà solo il contenzioso…e la macelleria sociale.
    Ma il ministro tecnico Profumo è mai entrato,durante la sua carriera,in una Scuola Superiore o dell’Obbligo Scolastico?
    E da questi personaggi è composto il GOVERNO DEI TECNICI?
    Via,non facciamo ridere!!!

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  2. Bravi i colleghi ! Mi trovo credo nella loro stessa situazione. E sono stata messa in pensione d’ufficio . Vorrei notizie urgentemente su questa sentenza TAR, notizie su dove e come reperirla…possibile gia’ oggi? Tra un paio di gg si dibatte il mio ricorso.La verifica di analogie con il mio caso puó essere di estrema importanza…grazie . Certo è che il nostro è uno strano PAese…da un lato si innalza l’età pensionabile, e tutti protestano, dall’altro c’è chi con passione vuole andarsene il più tardi possibile e invoca le norme a sostegno…ma viene in soccorso il nuovo che avanza…il trend della rottamazione! Il nuovo inesorabile ..ma sarai proprio nuovo, o il trionfo della logica del più forte? Le graduatorie dei DS neo. assunti non sono di durata triennale? e allora, senza nulla togliere a nessuno, perché costringere a ricorsi ed a spese chi vuole legittimamente esercitare il diritto a permanere in virtù di norme che legittimano tale possibilitá 9

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