Caprarella: L’Amministrazione non ha più la maggioranza. Il commissario è l’unica alternativa
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente Comunicato del Consigliere di Sinistra e Libertà Carmine Caprarella, sull’esito dell’ennesimo Comsiglio Comunale andato deserto.
COMUNICATO STAMPA
E’ ora di voltare pagina !
Per la terza volta consecutiva la maggioranza che dovrebbe sostenere Martino Melchionda non ha assicurato il numero legale in assise, per deliberare atti importanti per la Città di Eboli.
Il caso Aracne, il Difensore civico, la gestione del territorio con la vicenda dell’area PIP e delle varianti ad personam (vedi APA), il Regolamento per l’accesso dei cittadini agli atti amministrativi non hanno trovato, ancora una volta, la convergenza di quanti dovrebbero sostenere Melchionda.
Nelle ultime settimane qualche fedelissimo del sindaco ha voluto propagandare sulla stampa la realizzazione di cose che esistono solo sulla carta, che non si è avuta la capacità e la forza di portare avanti: opere pubbliche mai portate a termine, interventi sull’economia della città inesistenti e cosi via. Non c’è più nulla a cui appigliarsi per difendere l’operato di Melchionda. I comunicati stampa degli irriducibili, servono a poco se, poi, in consiglio non ci sono i numeri. E non è la prima volta. L’amministrazione Melchionda ha sempre avuto la necessità di blindare gli scranni di Palazzo di Città: dimissioni ad hoc di questo o quel consigliere ce ne sono state.
Ma, oggi, viviamo una vera crisi politica. L’amministrazione si risveglia dal quel clima di “propaganda del nulla” che l’ha contraddistinta fin da principio, con tante grane a cui far fronte.
Ma mercoledì sera, con l’ennesimo conteggio del numero legale in consiglio comunale andato male, il risveglio è stato amaro: non c’è una maggioranza politica che sostiene questa amministrazione!
Chi sono i partiti che sostengono questo Sindaco?
Sembra quasi che ci sia l’ostinazione ad andare avanti solo per conservare qualche briciola di potere!
In una città che è allo sbando ed in regressione, il Sindaco e i suoi fedelissimi dicono “va tutto bene”. Ma negano l’evidenza dei fatti e, ormai, non è più possibile farlo. Ormai non sono più una coalizione ma un gruppo di amici capricciosi, che si divertono ad amministrare la Città, come se si potesse giocare sulla pelle dei cittadini.
Melchionda e i suoi, le loro “strategie” di governo, sono stati e sono fallimentari.
Prendano atto di questo e del fallimento della loro politica! Non riescono a portare avanti nemmeno quei pochi obiettivi che si erano prefissati.
Solo l’arrivo del commissario potrà salvare la città da ulteriori danni e da “scelte a favore di pochi a danno di molti”. Però si eviti il teatrino delle dimissioni presentate dal Sindaco e poi ritirate per ricattare politicamente qualche consigliere. Si prenda una decisione chiara ed irrevocabile!
Scelga, il Sindaco, di dimettersi in modo irrevocabile liberando la città da un’amministrazione fallimentare ed evitando ulteriori danni. In modo che si arrivi al più veloce commissariamento.
Questo per consentire ad Eboli e agli ebolitani di prendere la strada della rinascita, di lasciarsi alle spalle una gestione della città che è stata solo ed esclusivamente gestione del potere e vacua propaganda di regime. E, purtroppo, null’altro.
il comunicato di Caprarella mi trova in pieno accordo e la cosa mi preoccupa. Mi permetto di sottolineare che oltre alle questioni all’ordine del giorno del Cosiglio Comunale che non trovano soluzione, l’amministrazione dovrebbe dare risposte sulle paventate infiltrazioni camorristiche nelle strutture della grande distribuzione; sulla questione ambientale: Eboli è una delle città del salernitano segnalate dall’assessore regionale all’ambiente che non sversa le acque reflue nel depuratore,vi è necessità di bonificare le aree delle discariche dismesse e di quelle abusive, bisogna affrontare seriamente il problema ecoballe e le conseguenze del disastro del loro incendio ecc.. Come può un’amministrazione senza maggioranza affrontare i problemi della città? a questo punto meglio il commissario.