Il PD ha messo in “vendita” le tessere: fino all’ultima disponibile e poi ha chiuso le iscrizioni.
Chi ha pagato le tessere e perché? Perché imprenditori, aziende comunali o private, come è successo ad Eboli, ampiamente riportato dalla stampa, si sono mobilitati? che interesse avevano?
NAPOLI – Il tesseramento del PD si sarebbe dovuto chiudere il 22 luglio e invece, poiché sono “finite” le tessere, le operazioni si sono concluse con due giorni di anticipo. Chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori. Per assurdo, potrebbe essere fuori Padre Pio e dentro Totò Riina.
Immagino che dentro ci sono quegli energumeni violenti che a Salerno hanno aggredito al Polo Nautico i giovani del PD in Congresso, colpevoli solo di essere vicini alla sensibilità di Antonio Bassolino, e si immagina che tra i tesserati risultano anche quei brutti ceffi che si sono recati ad Eboli quel famoso venerdì, che costrinsero il Segretario del Circolo Donato Guercio, vicino alle posizioni di De Luca e Cuomo, a chiudere la sezione per “emergenza morale”, episodio che ancora aspetta un chiarimento.
Si presume che questi individui, ivi compreso l’Assessore ebolitano Arturo Marra ex Udeur, concorrente nelle ultime elezioni amministrative del PD, scoperto per ben 2 volte in flagranza di reato, nella pratica a lui consona del voto di scambio, siano già iscritti al PD e magari in questi giorni, a qualche brava e onesta persona è stata negata la Tessera.
Giova ricordare la definizione letterale di Partito secondo Max Weber –
“associazioni fondate su una adesione libera, costituite al fine di attribuire ai propri capi una posizione di potenza all’interno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi le possibilità, per il perseguimento di fini oggettivi o per il perseguimento di vantaggi personali, o per tutti e due gli scopi”.
E’ il caso di dire che questa definizione è calzante per il PD, tanto calzante che prende alla lettera questo assunto e fa iscrivere prepotenti, prevaricatori, e gente che dell’onestà nello svolgimento della propria azione politica, delle regole e della legge ne fa scendiletto.
E’ vero che uno dei problemi più grandi dei partiti è quello della democrazia interna, cioè della rappresentanza degli iscritti all’interno del partito stesso. Una caratteristica questa, che spesso o quasi sempre è sacrificata a favore di un maggiore potere dei vertici del partito. Un problema grande che si posero anche i nostri “Padri fondatori” quando scrissero la Costituzione Repubblicana. In quella circostanza si pensò di inserire una legge apposita per garantire la democrazia interna ai partiti, ma già allora qualche bel furbacchione riuscì a bloccare quei galantuomini, figurarsi oggi.
E così ci possiamo trovare chiunque nei partiti, specie quando si mettono direttamente in “vendita” le tessere come ha fatto il PD. Allora diventano uno scandalo le oltre 70.000 tessere di Antonio Bassolino e diventano inutili le proteste e le denunce di Ignazio Marino, uno dei candidati alla guida del PD, quando solleva la questione morale partendo da Luca Bianchini responsabile di un circolo romano, accusato di essere lo stupratore seriale di Roma, per arrivare al tesseramento in Campania? Se è così facile avere la tessera del PD senza passare da un’attenta analisi per verificare le intenzioni, la rispondenza delle idee, dei progetti, delle finalità del Partito stesso, è veramente sconvolgente.
Praticamente uno qualsiasi può iscriversi direttamente al PD. In una regione come la Campania è pericoloso usare questo sistema, persone senza scrupolo, per raggiungere risultati di potere all’interno del partito, potrebbero invocare l’aiuto di malavitosi, i quali una volta dentro potrebbero influenzare le scelte politiche modificandone gli indirizzi. Noi siamo in Campania, quà non si scherza c’è la Camorra.
Lo scontro all’ultima tessera all’interno del PD a livello nazionale, è rappresentato da un gruppo di potere prevalentemente di origine PCI/PDS/DS, ancora giovane ma tuttavia già “potenti” all’epoca della così detta 1^ Repubblica, che dopo aver “cappottato” Leaders e partiti, e dopo aver voluto in ogni circostanza rappresentato il nuovo, indicando di volta in volta negli altri quelli vecchi, ora si trova a fronteggiarsi: una parte, arroccati dietro Pier Luigi Bersani (Massimo D’Alema, Antonio Bassolino ecc.); l’altra, rifugiati dietro Dario Franceschini (Piero Fassino, Walter Veltroni e altri); gli altri (eredi della DC ePSI), da una parte e dall’altra (Franco Marini, Enrico Letta, Rosi Bindi), ad accettare in questa vera e propria resa di conti, ruoli secondari.
Lo scontro nazionale però, fa registrare delle vere e proprie anomalie che non fanno chiarezza, come nel caso della Campania, dove i due “compagni nemici” il Governatore Antonio Bassolino e il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, che non perdono occasione per attaccarsi continuamente, si trovano entrambi a sostenere la “Mozione Bersani”.
Apparentemente sono alleati ma poiché c’è in ballo anche il “potere” periferico, i due “compagni nemici“ continuano direttamente a fronteggiarsi e indirettamente attraverso il tesseramento lo fanno anche i loro sostenitori, i quali, oltre che a usare ogni mezzo, in qualche circostanza, come a Salerno e a Eboli, si è fatto ricorso anche alle mani. Così man mano che si scende di livello, da quello nazionale, al regionale al provinciale, come per le matriosche, la scena è sempre la stessa, così a Salerno tutti insieme appassionatamente: Vincenzo De Luca, Antonio Cuomo, Isaia Sales, Fausto Morrone, Carmelo Conte ecc. Gente che si odia stanno insieme. Potenza della politica.
E così come quando si fanno i saldi, i commercianti mettono in vendita tutto, fino all’ultimo articolo, così il Partito Democratico ha messo in “vendita” le tessere, fino all’ultima disponibile, negandola a quelli che si sono recati nei vari circoli dopo il 20 luglio. E’ stato un vero e proprio “saldo” di inizio stagione. C’è un detto che dice: “chi prima si alza si calza”, per dire che chi fa prima si mette le scarpe, evidentemente, le uniche scarpe a disposizione e può uscire. Ma volendo essere cattivi fino in fondo, in alcuni casi, chi ha pagato le tessere e perché lo hanno fatto? Perché imprenditori, aziende comunali o private, si sono mobilitate? che interesse avevano?
Un partito serio, raccoglie le adesioni e poi una commissione, facendo tutte le sue considerazioni del caso (politiche, sociali, umane) esamina le iscrizioni, approvandole o meno, dopo di che rilascia la tessera. Complimenti è stato proprio un bell’inizio.
il pd ebolitano?
una lobby da indagare!
settimanale UNICO, 27 ott. 2006, Salvatore Di DIo intervistato da Francesco Faenza:
Faenza: Con Conte senatore, i socialisti ad Eboli torneranno in maggioranza?
Di DIo: Non credo proprio, tanto più con un sindaco così, Melchionda galleggia, non governa,lui gestisce il potere fine a se stesso, distribuisce incarichi e poltrone.
Faenza: Ma da quando non ci siete voi, la maggiornaza è sempre sull’orlo di una crisi nevrotica, politica e numerica
Di DIo: Melchionda ha paura dei partiti, preferisce rapportarsi ai singoli consiglieri comunali, accontentarli con poltrone ed incarichi. A Eboli non si parla più di politica ma solo di convenzioni.Melchionda gestisce la sua maggioranza spuria solo con i contentini. In aula i partiti di maggioranza sono muti ed obbedienti. Il sindaco è un uomo duro, batte i pugni sul tavolo, ostenta le sue conquiste, il condono, Masci, la cava discarica da bonificare, la variante al piano regolatore del centro storico, una cosa Miserabile quella variante
Faenza: Ma quale sviluppo vuol creare?
Di Dio: noi socialisti avevam proposto di dare i negozi gratis per 5 anni
Faenza: a proposito di varianti, a Santa Chiarella cosa faranno?
Di DIo:no comment, non me lo chieda!
Faenza:si parla di un centro per…
Di DIo; non rispondo
Faenza: Fa il muto anche lei come Palladino e Cariello?
Di Dio:per carità, Non Ci Confonda nemmeno per scherzo, mi sconvolge ascoltare le bugie di Melchionda sui mercati per accontentare Cariello, così non va, prima del consenso c’è il rispetto delle regole, c’è scritto che al mercato possono partecipar solo i produttori, gli altri quelli che applaudivano Melchionda in aula sono esclusi. Un sindaco avvocato dovrebbe saper che le bugie hanno le gambe corte?…
quello che è accaduto quest’anno in fiera è vergognoso!!!
Per che non c’è nessun articolo sullo scempio che c’è stato al Consiglio Comunale e che continua ad esserci da svariati mesi. Mi sembra polticamente corretto spendere qualche parola sulla tristezza che si sta consumando ad Eboli. Non si riesce nemmeno a raggiungere il numero legale per iniziare la discussione. Tutte le persone che si sono tesserate nel Pd che fine hanno fatto mi chiedo. Perchè non invocano i propri rappresentanti ( soprattutto i cuomiani visto che ormai ci sono le mappe indicate) ad adempiere ai propri compiti ed a presentarsi in Consiglio ed a partecipeare alle discussioni? Magari avranno idee diverse ma è onesto e dignitoso andarle a discutere. Gente come Mastrolia ( cito solo lui perche è del PD ma ce ne sarebbero altri di altri schieramenti anche se schieramento è una parola troppo dignitosa per questi ignavi) che firma e va via ha il dovere di spiegare ad i suoi elettori ed ai tesserati del Pd il suo atteggiamento. Sono disgustato da tutto e tutti.
Per Vincenzo-
perché ne parlerò domani. Tu ora conosci la notizia, io domani ci metterò il resto. Poi di questa maggioranza e di questo Consiglio ne parlo e come. Lo so che non basta mai, anche perché le notizie che vi arrivano spesso sono edulcorate dalla “propaganda”. A domani allora.