La raccomandazione del “Colle” sullo Spending Review: “La Manovra sia equilibrata e socialmente sostenibile”.
Parlano i secondi. Guardano alle quisquiglie mentre i primi fanno i distratti e trascurano i veri tagli e i veri privilegi, il Paese muore e gli italiani sono con l’acqua alla gola. Si scarta sull’immondizia piuttosto che aprire le dispense dei privilegi.
ROMA – La notizia relativa allo scambio di lettere del 10 agosto scorso tra il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, è stata data in esclusiva da Adnkronos. Marra e Catricalà, i due vice, di Giorgio Napolitano e Mario Monti, si sono comunicati le indicazioni del Capo dello Stato in materia di tagli e spending review, e le rassicurazioni dell’attenzione riposta a quei suggerimenti. Uno scabio cortese e formale, ma proprio per il momento così difficile che sta attraversando il Paese, ha suscitato grande interesse a livello ministeriale e politico, e così tutti, commentatori politici e politici oltre che quelli del Governo si sono interessati a conoscere nel dettaglio le due missive, che si pubblicano integralmente quì di seguito.
Quando in generale si comunica in maniera indiretta pur potendolo fare in via breve si dice: Parli a nuora perché suocera intenda. In questo caso si sono parlati la nuora e il figlio. Era sicuramente meno complicato intervenire in maniera esplicita, e ufficialmente come è necessario per lasciare tracce diplomatiche da consegnare alla cronaca oggi e alla storia domani, che affidare a Marra e Catricalà questo siparietto, quasi a ricordare al Governo, se ce ne fosse ancora bisogno che nell’azione di Governo si adottino misure equilibrate e socialmente sostenibili.
Vuoi vedere che i problemi relativi alle conseguenze dello spending review che finiscono nel mirino del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano è la parte che si riferisce agli enti di ricerca, sicuramente importanti, al loro finanziamento ed al loro futuro che in sede di conversione è stata soppressa per il 2012 la riduzione dei trasferimenti agli enti di ricerca, mentre le riduzioni per gli anni successivi, 2013 e 2014, sono state demandate al decreto ministeriale di ripartizione del fondo ordinario di finanziamento, e quindi si auspica, che si valutino attentamente le finalità e la specifica condizione finanziaria di ciascun ente o attraverso la sanzione pecuniaria del diritto di sciopero?
Si sta scartando nell’immondizia piuttosto che aprire le dispense dei privilegi, dei quali tagli furono solo annunciati i titoli senza che si sia intervenuti su nulla. Il Quirinale, che ha avuto sicuramente il merito di convincere l’inquilino Berlusconi a sloggiare prima che succedesse il peggio, ora si perde nelle sciocchezze e non guarda i problemi reali del Paese, magari intervenendo sui tagli alla spesa pubblica partendo dal Quirinale stesso, per passare attraverso il Governo e il Parlamento e via via arrivare fino in fondo e tutti i precedenti.
La raccomandazione del Presidente sulla Manovra che “Sia equilibrata e socialmente sostenibile“, forse doveva andare in tutt’altra direzione per evitare di deprimere ancora di più l’Italia e gli italiani, magari intervenendo su misure che favrissero la ripresa, piuttosto che gravare su ulteriori aumenti delle tasse e su continui balzelli. Magari andava raccomandato al Governo di allentare la pressione sui pensionati e sui lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che da oltre 4 anni non solo non hanno visto paramentrare le loro pensioni, i loro stipendi e i loro salari al reale costo della vita, ma per contro si sono visti bloccare contratti e progressioni, mentre ancora si viene a conoscenza di personale dello stato che ricevono pensioni di 56 mila euro mensili, oltre a vedersi trattenere nei mesi scorsi dai propri salari e dalle proprie pensioni cifre pari a circa il 10%, e oggi salari e stipendi sono i più bassi d’europa.
Altro che “Spending review” revisione della spesa, taglio agli sprechi, quì si sta tagliando addosso agli italiani, stanno tagliando il futuro, le speranze, e una classe dirigente sorda e arroccata nei suoi privilegi si difende a discapito degli italiani e i “secondi”, Marra e Catricalà giocano a fare i diplomatici e i “primi”, Napolitano e Monti, sempre più distratti trascurano i veri tagli e i veri privilegi, il Paese muore e gli italiani sono con l’acqua alla gola.
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Questo è il testo della lettera inviata dal Segretario generale della presidenza della Repubblica Donato Marra al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà:
”Illustre Sottosegretario, il Presidente della Repubblica, nel promulgare la legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95, recante disposizioni urgenti per la revisione, della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, ha rilevato che nel corso dell’iter parlamentare il decreto-legge è stato oggetto di molte modifiche per conseguire con maggiore efficacia l’obiettivo della spesa pubblica. Tali modifiche sono strettamente connesse agli interventi individuati dal Governo in sede di approvazione del decreto emanato dal Presidente della Repubblica, fatta eccezione per l’aggiunta dell’art. 8 del comma 3 bis, in accoglimento, durante la discussione al Senato, dell’emendamento 8.19 (Germontani, De Angelis, Digilio, Galioto) che prevede un incremento dei limiti minimi e massimi di alcune sanzioni pecuniarie amministrative, relative alle modalità di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Tale modifica non appare in linea con quanto ribadito dalla Corte Costituzionale (da ultimo con la sentenza n.22 del 2012) in ordine alle caratteristiche proprie della decretazione d’urgenza. Infatti il giudice delle leggi, dopo aver affermato che le Camere possono nell’esercizio della loro potestà legislativa, apportare emendamenti al testo dei decreti-legge per modificare la disciplina normativa in essi contenuta, ha precisato che “esorbita invece dalla sequenza tipica profilata dall’art. 77, secondo comma, Cost. … l’alterazione dell’omogeneità di fondo della normativa urgente, quale risulta dal testo originario, ove questo, a sua volta, possieda tale caratteristica”. La Corte definisce questa evenienza come un uso improprio, da parte del Parlamento di un potere che “la Costituzione gli attribuisce, con speciali modalità di procedura, allo scopo tipico di convertire, o non, in legge un decreto-legge”. Tanto le rappresento su incarico del Presidente della Repubblica affinché il Governo, nell’esercizio della propria facoltà di iniziativa legislativa, possa alla prima occasione adottare, in relazione a quanto esposto, gli opportuni provvedimenti al fine di prevenire una eventuale pronuncia di incostituzionalità. Con l’occasione il Presidente Napolitano, nel prendere atto che in sede di conversione è stata soppressa per il 2012 la riduzione dei trasferimenti agli enti di ricerca, mentre le riduzioni per gli anni successivi 2013 e 2014 sono state demandate al decreto ministeriale di ripartizione del fondo ordinario di finanziamento, auspica che in tale sede si valutino attentamente le finalità e la specifica condizione finanziaria di ciascun ente. Più in generale il Presidente della Repubblica raccomanda altresì che in sede di revisione del complesso della spesa si effettuino scelte equilibrate, sostenibili socialmente e coerenti con la necessaria priorità degli investimenti per l’innovazione, la ricerca e la formazione. Confidando che il Governo vorrà tener conto dei rilievi e dei suggerimenti formulati, come sempre, in spirito di doverosa, leale, collaborazione istituzionale, il Presidente Napolitano rivolge a lei e al ministro Filippo Patroni Griffi, cui la presente è inviata per opportuna conoscenza, i saluti più cordiali, ai quali unisco i miei personali”.
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Questo è il testo della lettera di risposta del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà al Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra:
”Illustre segretario generale, mi riferisco alla sua cortese lettera in data odierna nella quale evidenzia alcune osservazioni formulate in sede di promulgazione della legge di conversione del decreto sulla revisione della spesa pubblica. Ho riferito dei giusti rilievi sollevati al Presidente del Consiglio e ho dato disposizioni al nostro Ufficio legislativo di affrontare, come da Voi suggerito, la questione nel primo provvedimento utile. Insieme al ministro Patroni Griffi vigilerò per evitare la censura d’incostituzionalità. Per quanto riguarda gli enti di ricerca, informeremo i Ministeri competenti degli auspici espressi dal Signor Presidente della Repubblica. In particolare, riferiremo l’Alta raccomandazione affinché si operi con scelte equilibrate in ogni senso e coerenti con gli investimenti necessari all’innovazione, alla ricerca, e alla formazione. L’occasione mi è gradita per rivolgerLe i più cordiali saluti e indirizzare, per Suo tramite, al Signor Presidente della Repubblica i più vivi ringraziamenti per le indicazioni ricevute”.
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Roma, 15 agosto 2012
Siamo stremati. I privilegi veri non sono stati toccati, la legge elettorale non e’ stata cambiata, e nessuno pensa a come ci dobbiamo salvare, se ancora ci sono i margini per salvarci.
Siamo perduti.