Confermata attraverso i vertici della società irpina, l’AIR S.p.A., l’intenzione di voler acquistare il Cstp e di voler assorbire tutti i dipendenti.
E’ polemiche sulle assunzioni degli ultimi 2 anni. l’Api chiede chiarezza sugli ultimi bandi di assunzione: “è il caso che la Procura di Salerno chiarisca con quali presupposti sono stati realizzati bandi di assunzione al Cstp, visto che la società non aveva alcuna solidità contabile”.
SALERNO – Sembre ormai una telenovelas quella del CSTP, e dei suoi lavoratori, a nessuno importa dei 630 dipendenti. In ogni caso si intravede uno spiragloio e l’API di Salerno intende seguirlo ai fini di scongiurare il peggio.
“Saremo ad Avellino la settimana prossima – scrivono in una nota politica il Segretario Provinciale e quello cittadino dell’API Salvatore Paravia – per un incontro con i dirigenti dell’Air Spa. L’intenzione di acquistare il Cstp è stata confermata dai vertici della società irpina. L’aspetto che più ci rasserena è che nessuno dei 603 dipendenti sarà licenziato. Una garanzia, questa dell’Air, che poche società private possono offrire”. Salvatore Paravia e Flavio Boccia, segretario provinciale e segretario cittadino dell’Api-Alleanza per l’Italia, annunciano ai lavoratori del Cstp l’importante incontro che si terrà nella sede avellinese dell’Air Spa, azienda leader nel settore del trasporto urbano.
“Lo spettacolo offerto dal consiglio provinciale lunedì scorso è deprecabile. – scrivono Paravia & Boccia – La mancanza del numero legale è stata letta dai dipendenti del Cstp come una inaccettabile presa in giro. Appare evidente la volontà politica dell’amministrazione provinciale e comunale di vendere il Cstp ai privati. Parliamone in modo schietto, abbracciando la soluzione più indolore per i 603 dipendenti, senza svendere il patrimonio del Cstp a chi intende realizzare un’operazione speculativa”.
Se la prefettura si prepara ad adottare le contromisure contro il servizio di trasporto fermo, l’Api chiede chiarezza all’autorità giudiziaria sugli ultimi bandi di assunzione: “sarebbe il caso che la Procura della Repubblica di Salerno chiarisca con quali presupposti sono stati realizzati bandi di assunzione al Cstp, negli ultimi due anni e mezzo, visto che la società non aveva alcuna solidità contabile” concludono Paravia e Boccia.
Salerno, 2 agosto 2012