Polito fa il capzioso: Il Consiglio Comunale sulla incompatibilità si poteva tenere e cita il Regolamento.
Dubbi sul Presidente del Consiglio Comunale Sgroia. Per la parzialità dimostrata nella gestione dell’affaire incompatibilità: Si pone la questione della sua permanenza in quell’ufficio, che, evidentemente, non riesce a gestire con il dovuto distacco dalla politica.
EBOLI – “Quando il caldo fa un brutto effetto … . – Cosa succede secondo Paolo Polito Consigliere Comunale di FLI ed animatore del nuovo cartello delle opposizioni all’Amministrazione Comunale? – succede che il presunto integerrimo Presidente del Consiglio comunale dichiara non valida la seduta del consiglio laddove al 1° appello hanno risposto solo in 15 consiglieri (fra questi non c’era il Sindaco Melchionda).
Polito caccia fuori tutti i dubbi ed anche la sua parte peggiore, perdendo tutta la sua brillantezza, quando si attarda su questioni procedurali piuttosto che sostanziali, e non perché le une non servono rispetto alle altre, ma solo perché non sono speculari ai fatti specifici. In questo caso le incompatibilità dei Consiglieri Comunali di cui l’Assise doveva occuparsene, fa registrare due posizioni politiche, e purtroppo nessuna delle due è emersa del tutto, proprio perché è prevalsa la volontà di non tenere il Consiglio calibrandolo di misura sul numero 15 ritenendo fosse quello giusto per gfar saltare la serata. Se avessero meglio conosciuto il regolamento che lo stesso Polito si è attardato a rendere spiegabile, avrebbero modulato quella presenza sul filo dei 14.
Insomma le due posizioni politiche “abortite”: quella del Centro-destra che voleva tirare l’agguato al suo capo gruppo Fausto Vecchio votando per la sua incompatibilità; quella del Centro-sinistra che invece avrebbe voluto lanciare una scialuppa di salvataggio a Vecchio, ma non avendo la forza dei numeri ha preferito disertare la seduta. Ecco. Ora guardando al dito anziché la luna, si dimostra o di non voler affrontare il problema vero pur avendolo compreso o di non averlo compreso e si mena il can per l’aia. Le incompatibilità riscontrate sono meno gravi di quelle che i Consiglieri con gli occhi prosciuttati non vogliono vedere.
Questo – Scrive Polito nella sua nota capziosa ma che interviene in maniera postuma su na interpetrazione che in ogni caso indipendentemente dalla sua corretta applicazione ha già prodotto il suo effetto, dal momento che il Consiglio Comunale non si è tenuto – è il testo del nostro regolamento:
Art.36, comma 1. – Il consiglio comunale non può deliberare se non interviene la metà del numero dei consiglieri assegnati.– Polito ricorda che i consiglieri assegnati al comune di Eboli sono 30 e quindi si poteva tenere -.
Posso anche aver interpretato male il regolamento, – scrive Polito segnalando come anche il Segretario Comunale Domenico Gelormini sia potuto cadere in una cattiva interpetrazione del regolamento – intanto mi dispiace che pure il Segretario comunale si sia distratto al momento della conta, ma per il Presidente Sgroia non ci sono scuse che tengano: un errore così grossolano non può trovare alcuna giustificazione; l’aver impedito il regolare svolgimento del consiglio è un atto di assoluta prevaricazione.
Credo fermamente – conclude Paolo Polito nella sua nota evidenziando come il Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia sia stato di parte in quella circostanza tanto da dubitare fortemente sulla sua imparzialità e sulla sua permanenza in quel ruolo – che debba essere posto formalmente la questione della sua permanenza in quell’ufficio, che, evidentemente, non riesce a gestire con il dovuto distacco dalla politica. Senza dire, poi, della parzialità dimostrata nella gestione dell’affaire incompatibilità.
Ma di questo parleremo, appunto, quando approderà in consiglio la questione.
Eboli, 31 luglio 2012