La “Casta” secondo Paolo Polito(FLI)

La casta è casta e va, sì, rispettata, ma voi perdeste il senso e la misura … Diceva Totò nella sua immortale poesia “La Livella”.

La Maggioranza e il PD non hanno risposto all’appello del Consiglio convocato per discutere della incompatibilità di 2 propri membri incompatibili per legge perché debitori verso il Comune di Eboli.

Polito Paolo

EBOLI – Un altro Consiglio Comunale a vuoto, e non si poteva aspettare che questo, anche sulla base degli ultimi avvenimenti politici che hanno scandito il passo al Consiglio, ai Partiti, all’Amministrazione, al Sindaco di Eboli Martino Melchionda. Sulla base di questa “diserzione” che ha interessato larghi settori della Maggioranza di Governo cittadino Paolo Polito che sembra essersi attribuito il “testimone” della legalità ne fa un’altra battaglia, questa volta individuando nella classe politica la Casta, ricordando che questa si è automaticamente difesa nel momento in cui uno di essi, in questo caso due, viene appena toccato nei suoi privilegi e scrive una nota politica prendendo spunto dalla poesia del “principe” De Curtis in arte Totò, che pur non appartenendo a nessuna Casta si era attribuito il titolo di “Principe” a sottolineare come si sta bene da quelle parti.

“La casta è casta e va, sì, rispettata, ma voi perdeste il senso e la misura … Diceva Totò nella sua immortale poesia “A Livella”. – Scrive Paolo Polito commentando il Consiglio Comunale che non si è celebrato per discutere delle incompatibilità dei consiglieri. –

La  casta … strano modo di indicare una classe politica dedita, per lo più, alla tutela dei propri privilegi; strano perché, di solito, quel termine è usato al femminile sì, ma come aggettivo per indicare la purezza del termine di riferimento.

La casta esiste anche a Eboli ed è formata da un bel gruppo di persone, del quale fanno certamente parte tutti quei consiglieri comunali (in larga parte di maggioranza e del PD in particolare) che non hanno risposto all’appello del consiglio convocato per oggi per discutere della incompatibilità di 2 propri membri .

Incompatibili per legge perché debitori verso il comune di Eboli.

Non è una semplice questione di etica politica, – ricorda Polito – perché se volessimo addentrarci in quel campo non basterebbe la Divina Commedia, altro che la Livella.

E’ solo una questione di rispetto dei cittadini, dai quali pretendiamo la rigorosa osservanza delle leggi, soprattutto quando devono pagare tasse e tributi all’ente.

E’ solo una questione di rispetto, per il quale in un paese civile (Svezia) un ministro è stato costretto a dimettersi per non aver pagato i contributi della colf.

La cosa più antipatica, – dal punto di vista di Polito – però, succede quando i nostri concittadini, nell’esprimere un giudizio sui “politici”, mettono tutti nello stesso girone … degli inetti. Hanno forse torto?

Per carità, chi è senza peccato scagli la prima pietra … siam tutti peccatori … … ma io non ci sto!

Perché sono intransigente con me stesso, proprio per il fatto che sto in politica.

Perché con F.L.I. ho firmato 2 petizioni popolari per mettere i “corrotti” fuori dalla politica e dalla pubblica amministrazione.

– Conclude Paolo Polito dando una risposta ai suoi perché – Perché quando ho assunto la carica di consigliere comunale ho giurato per il rispetto della Costituzione e delle Leggi e ho dichiarato che non sussistono motivi di incompatibilità con la mia carica di consigliere comunale.

Perché, come tutta la gente comune, non ne posso più!”

Eboli, 31 luglio 2012

1 commento su “La “Casta” secondo Paolo Polito(FLI)”

  1. CASTA NEWS
    Ostia, tre chilometri di spiaggia off limits: è in esclusiva per i dipendenti del Quirinale!
    Questi privilegi ricordano gli autobus in Alabama,FINO a quando Kennedy intervenne “motu proprio”, dove i neri non potevano sedersi in presenza di bianchi.
    D’accordo che il Primo cittadino d’Italia,debba essere tutelato in vario modo,ma lo sconforto viene,quando ci scopri che in privilegio NON è riservato come giusto esclusivamente alla presidenza della repubblica, ma a TUTTI (sic)i dipendenti quirinale e relativi parenti registrati.
    Che in Italia non esistono spiagge private esistono solo spiagge date in concessione. Ed anche in questo caso l’accesso al bagnasciuga non può essere interdetto. Solo in zona militare è vietato passeggiare sul bangasciuga
    Controllato poi da un esercito di forze dell’ordine dove ci vanno i parenti dei dipendenti della presidenza della repubblica a prendere il sole. RI DI CO LO.
    per dirla con il grande G.Orwell (la fattoria degli animali-Animal Farm) Frase che nell’ultimo capitolo viene scritta al posto dei Sette Comandamenti animali
    All animals are equal but some animals are more equal than others » (
    « Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. »
    Lo stesso vale per i poveri Italaliani,con buonapace dell’art.3 cost….
    solo elegante accademia

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