Il giovane Cardiello, per Melchionda, non ha proposte e tenta la via della propaganda a buon mercato.
Il Sindaco di Eboli interviene sulle polemiche relative alla sentenza sugli espropri dell’Area PIP: “polemiche strumentali delle opposizioni. Le ragioni sono note a tutti, risiedono nella vendita ad un prezzo irrisorio. Noi stiamo affrontando il problema”.
EBOLI – Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda interviene sulle polemiche, sollevate dal consigliere comunale Damiano Cardiello, relative alla sentenza della Corte di Cassazione sugli espropri in area PIP.
“Le opposizioni consiliari – afferma il sindaco di Eboli – non perdono occasione di sollevare polemiche pretestuose. Questa volta è il turno del consigliere del Pdl Damiano Cardiello, che interviene sull’annosa vicenda degli espropri in area PIP.
Diversi anni fa – prosegue il primo cittadino – si decise di espropriare, in un sol colpo, un milione di metri quadri di terreno, per realizzare quell’area dedicata agli insediamenti produttivi, al prezzo, evidentemente irrisorio, di undici euro al metro quadro. Come quasi sempre accade molti anni dopo – incalza Melchionda – i nodi sono venuti al pettine, e la magistratura ha valutato quell’area ad un prezzo di circa cinquanta euro al mq, che è più del triplo di quanto fu deciso all’epoca.
E’ evidente a tutti che quella decisione di tanti anni fa si è trasformata in un macigno enorme, il cui peso grava sull’intera città, e che tocca all’amministrazione da me guidata affrontarlo. Cosa che si sta facendo. In questo contesto – afferma Martino Melchionda – le opposizioni, di cui fa parte il consigliere Cardiello, potrebbero, per senso di responsabilità, almeno evitare di dare luogo a polemiche assolutamente sterili e prive di contenuti, guardandosi peraltro dall’avanzare proposte di merito.
Comprendiamo – prosegue il sindaco – che il giovane Cardiello abbia poche proposte da avanzare alla città, e che, quindi, non trovi nulla di meglio da fare che tentare la via della propaganda a buon mercato. Forse egli ignora che l’Amministrazione Comunale ha predisposto la progettazione per il completamento dell’area PIP, finanziato, grazie al nostro lavoro, per oltre tre milioni e quattrocentomila euro, a valere sui fondi europei.
L’Amministrazione regionale, purtroppo, paralizzata dal proprio immobilismo e da gravi problemi di bilancio, da due anni ci nega questi fondi. Ma questa, a quanto pare, non è una preoccupazione di Cardiello, né della sua parte politica, che assiste silenziosa alle inadempienze di una amministrazione regionale che penalizza Eboli, negandole risorse importanti per completare lavori di fondamentale rilievo.
Vorrà dire – conclude il sindaco – che saremo noi – come sempre – a batterci per ottenere il riconoscimento di quello che spetta alla nostra città. Agli altri lasciamo volentieri le polemiche inutili”.
Eboli, 20 luglio 2012
Per il signor Sindaco: il problema è antico e proviene da quel Rosania che non perde occasione, con una grande faccia tosta , di ergersi a censore di questa amministrazione. Però se una persona di buon senso capisce di star percorrendo una strada che finisc con uno strapiombo non è detto che debba percorrerla fino in fondo. Mi spiego meglio osservando che si poteva operare diversamente mediante un accordo con i proprietari e non arrivare fino in Cassazione. In aggiunta sostengo che ci siano anche , o potrebbero paventarsi, colpe profesionali dei legali che hanno gestito la situazione ma nessuno lo solleverà questo problema e certamente non il Sindaco.
Il Sindaco prima di fare espropri avrà potuto leggere la tabella di valutazione di quelle aree….per cui come sopra, ancora si erge con grande faccia tosta in polemiche con una opposizione che avrei voluta più aggressiva. Ma siccome lui è abituato ad essere “il capo”, e a non circondarsi di figure professionali competenti, eccolo perdere ogni causa. Ed io pago ??? NOOOOO paga lui !!!!!
Per Templaregiustizia-
Oggettivamente nel caso del prezzo degli espropri delle aree PIP, Melchionda non è il responsabile. A quel tempo fu deciso dalla Giunta Rosania, e per il prezzo che stabilirono allora fu veramente un semi esproprio proletario, tanto è che il danno lo subiamop adesso con la valutazione stabilita ben 4 volte in più.
Gli errori di Melchionda sono altri, e in questo caso insieme al Consorzio avrebbero dovuto praticare la strada dell’accordo con la famiglia De Martino piuttosto che opporsi solamente.
Ma questa è un’altra storia che passa anche attraverso incarichi dati ad avvocati, e avvocati poi “licenziati” a suon di migliaia di euro. Come al solito in tutte le questioni ci sono sempre delle zone d’ombra e i protagonisti del passato come Rosania e lo stesso Cariello non contribuiscono a farlo.
Poi il prezzo così alto è la conseguenza del tempo trascorso e le valutazioni sebbene sembrerebbero esagerate se vengono paragonati ai valori della vicina Battipaglia, non sono peregrine essendo rimasta l’unica Area Industriale libera ed utilmente collocata in un territorio competitivo che ormai non è più distinto ma che rappresenta l’agglomerato industriale di Eboli-Battipaglia.
Purtroppo questa verità cade in un momento di crisi del Paese e anche le imprese che hanno usufruito di quel beneficio di una bassissima valutazione, oggi non sono in condizione di poter pagare quelle differenze e qui che si complica la vicenda, già di per se complicata perché nel frattempo ci sono state rinunce e cessioni di aziende.
Ho cercato di essere sintetico, ma nel corso del tempo non solo questo sito ha offerto ampi spaccati di informazione.
Oggi l’unica cosa da fare è passare attraverso un atto di responsabilità dei protagonisti di allora e di oggi cercando strade possibili per evitare la tegola dei 24 milioni di euro che cade sul comune e darebbe una botta al fallimento sicuro.
E assicuro questo non è un piacere a Melchionda ma alla Città di Eboli.
Forse non ho dato il senso al mio post. Io volevo dire che Melchionda avrebbe dovuto e , forse , potuto cercare una soluzione transattiva e non arrivae fino all’esito che conosciamo concedendo incarichi professionali per svariate migliaia di euro a professionisti o incapaci o , comunque , in cattiva fede perchè un avvocato onesto ha il dovere di lealtà verso il cliente e deve dirgli che sta percorrendo una strada senza uscita. Se il cliente è un ente pubblico però il discorso cambia e nessuno si preoccua di verificare l’operato del o degli avvocati che anche in caso di sconfitta processuale percepiscono comunque i loro onorari. Questa è la responsabilita, non da poco, di Melchionda. L’origine del problema è dovuta invece a responsabilità di Rosania , in primis, e di tutti i componenti di quella amministrazione che deliberò quell’esproprio proletario ivi compreso il nuovo Cavaliere della rettitudine Massimo Cariello. Se questi saranno i protagonisti della prossima tornata elettorale vivremo un altro decennio di immobilismo. Speriamo che il popolo si svegli. Della destra ho già detto che sono letargici da 20 anni e hanno permesso con la loro inefficienza che si portassero a compimento questo e ad altri scempi per il paese.Panorama davvero desolante oserei quasi dire lunare.