La Giunta di Scafati approva il Fondo per il sostegno alle imprese per il pagamento della Tarsu anno 2012.
Aliberti: “La situazione di oggi è il risultato della cattiva gestione dei tributi del passato”.
Vitiello: “Le aziende hanno bisogno di avere sicurezze dal Comune sui tempi di pagamento e questi crediti devono essere regolamentati. La crisi economica che investe le Imprese è dovuta soprattutto alla restrizione dell’accesso alcredito”.
SCAFATI – L’Amministrazione comunale di Scafatii, ha predisposizione un regolamento con il quale si individua le modalità e i requisiti di accesso ad un fondo destinato alle imprese, e destinato a coprire il pagamento della Tarsu. Il Fondo per le Imprese, di 500 mila euro, è destinato a chi intende ottemperare al pagamento nell’immediato, per gli altri invrce che vogliono utilizzare tempi più lunghi per il pagamento è stata prevista una rateizzazione in 40 rate. Lo stesso provvedimento prevede l’innalzamento dell‘ISEE da 10 a 12mila euro per le famiglie.
Nel Comune di Scafati il credito delle grandi utenze verso il Comune ammonta a più di 5 milioni di euro e il provvedimento mirerebbe ad incentivare le imprese a saldare il dovuto riferito al 2011. Acommento dell’iniziativa il Sindaco Pasquale Aliberti ha dichiarato agli organi di stampa: “Oggi la situazione è drammatica. La situazione di oggi è il risultato della cattiva gestione dei tributi del passato“.
E’ evidente che per l’Amministrazione Aliberti questo provvedimento è inteso come un sostegno importante alle Imprese, mentre per le opposizioni è proprio il contrario, ritenendo la misura un aiuto che non interviene sulle questioni strutturali per le quali le imprese affannano, e quindi viene ritenuto superfluo se non ininfluente.
Mariarosaria Vitiello Presidente dell’Associazione Spes e Vice Segretaria Provinciale del Pd di Salerno a tale proposito ha dichiarato: “Questo tentativo ideato per tamponare il peggioramento delle condizioni generali delle nostre piccole e medie imprese, attraverso la riduzione del pagamento della Tarsu, lascia il tempo che trova. Il nodo fondamentale riguarda il fatto che le aziende hanno bisogno di avere sicurezze dal Comune sui tempi di pagamento e questi crediti devono essere regolamentati. Finché non si individuerà un rimedio all’eccessiva volatilità, i problemi saranno destinati a ripresentarsi.
Questo sistema di tempi lunghi, dilazioni e ritardi – conclude la Vitiello – provoca spesso uno scadimento del sistema: comporta prezzi più alti e giustifica scarsa qualità di prodotti e servizi. Inoltre, in un momento di crisi economica e di restrizioni nell’accesso al credito, esiste il rischio concreto che i tempi lunghi nei pagamenti possano essere sopportati meglio dalle imprese in grado di attingere a fondi cospicui e di dubbia provenienza”.
In sostanza, in termini concreti incentivare le Imprese concedendo misure economiche per il pagamento di Tasse piuttosto che per gli investimenti è il modo peggiore per aiutarle. E’ un modo che alimenta la passività e non contribuisce alla loro crescita. Il Comune invece dovrebbe essere più rapido nell’offrire servizi e autorizzazioni e potrebbe sivuramente destinare un fondo destinato si alle imprese, ma magari pensando di andare a coprire gli interessi passivi sugli investimenti, per modo che le stesse migliorino le loro esposizioni e si collocano in maniera diversa sul mercato.
Scafati, 20 luglio 2012