CSTP: Per Paravia e Boccia dell’API, al peggio non c’è mai fine.
Si continua a recitare il de profundis e la Regione Campania non paga i 14 milioni di euro che il CSTP avanza e fa fallire il Consorzio e fa perdere il lavoro ai dipendenti. Incoscienti.
SALERNO – Nubi nere si addensano sul Cstp. L’accordo raggiunto nei giorni scorsi in Prefettura è saltato, non ha avuto vita lunga. E’ quanto è emerso dall’incontro di ieri sera tra i tre “becchini” liquidatori del Cstp e i sindacati di categoria.
“L’accordo in prefettura vacilla. Nei prossimi giorni, infatti, i 600 dipendenti del Cstp andranno in mobilità come sancito da due liquidatori su tre” spiegano Salvatore Paravia, segretario provinciale, e Flavio Boccia, segretario cittadino dell’Api. Al peggio non c’è mai fine: “Molti enti che sono consorziati nel Cstp non hanno la liquidità per istituire il fondo di garanzia stabilito in prefettura. Il comune di Salerno, inoltre, non ha ritirato la manifestazione di interesse come promesso in prefettura”.
A questo punta c’è solo una via d’uscita: “solo con i soldi che la Regione Campania deve versare al Cstp, come stabilito dalla magistratura amministrativa, si potrà ipotizzare il salvataggio di centinaia di posti di lavoro.”. Il Cstp potrebbe essere ceduto alla Sita o a una società spagnola: “l’ipotesi è accattivante ma bisogna seguire un percorso preciso. Attraverso i prepensionamenti e due anni di mobilità si andrà a ridimensionamento della pianta organica con un piano industriale spendibile sul mercato, altrimenti il Cstp non troverà mai acquirenti” – concludono Paravia e Boccia.
La vicenda del CSTP è sempre più assurda. I lavoratori protestano, la Città di Salerno è praticamente con il trasporto pubblico a singhiozzo, ed in preda al caos. Le responsabilità come l’incoscienza dei suoi “becchini” ormai è sempre più da Codice Penale. La troica della Commissione di Liquidazione del CSTP formata da Claudio Cicatiello, Michele Pizzo e Mario Santocchio che ne è anche il Presidente, oltre che essere il maggiore responsabile delle sfortune “guidate” del fallimento del Consorzio dei trasporti Salernitano, insistono sulle lettere di licenziamento ai dipendenti, anziché pretendere i soldi dalla Regione Campania.
Ormai per come si sono messe le cose, non è più possibile aspettare fino a novembre, data in cui Adele Caldarelli dovrebbe consegnare la relazione tecnica di valutazione del risarcimento del danno che il CSTP dovrebbe chiedere alla Regione Campania, si deve agire subito e fare pressione affinché la Regione liquidi subito i 14 milioni di euro che avanza il CSTP. Con quella somma la Società continuerebbe ad assicurare il suo servizioo senza nessun problema e se poi, come si sono impegnati, almeno in pubblico, si passa anche alle anticipazioni, ci sarà la garanzia assoluta di buona salute.
Se questo non avverrà è solo responsabilità da attribuire al Presidente/liquidatore Mario Santocchio, al suo mentore Provinciale e del Governatore Caldoro, che continuano ad avere un attegiamento politico e di punizione politica nei confronti di salerno e dei salernitani perché evidentemente nelle urne preferiscono altri a loro: sarebbe il caso si interrogassero.
Intanto oggi è scaduto il termine per partecipare alla Manifestazione di interesse che ha pubblicato il Comune di Salerno. E’ probabile si arrivi ad una conclusione ma in ogni caso va salvato il trasporto e vanno salvati i ivelli occupazionali, così come il Bando comunale ha previsto.
Salerno, 18 luglio 2012