Caldoro e Santocchio sono i responsabili. Gli autobus sono fermi, i lavoratori CSTP sono al sesto giorno di protesta. Sulle lettere di licenziamento la commissione liquidatrice si spacca, Cicatiello si dissocia.
L’Api con Rutelli interroga il Governo Monti. Si intravedono gravi responsabili in capo al “becchino” a comandi Santocchio, e al Governatore Caldoro, che con cinismo fa fallire una società che avanza crediti dalla Regione pari a più del doppio dei suoi debiti. Intervenga la Procura.
SALERNO – La vicenda del CSTP è sempre più assurda. I lavoratori protestano, ormai i mezzi sono fermi, la Città di Salerno è praticamente senza trasporto pubblico ed in preda al caos. Le responsabilità come l’incoscienza dei suoi “becchini” ormai è sempre più da Codice Penale. La troica della Commissione di Liquidazione del CSTP formata da Claudio Cicatiello, Michele Pizzo e Mario Santocchio che ne è anche il Presidente, oltre che essere il maggiore responsabile delle sfortune “guidate” del fallimento del Consorzio dei trasporti Salernitano, si è divisa sull’invio delle lettere di licenziamento ai dipendenti, il primo si è discostato nella scelta, propendendo per attendere almeno fino a novembre, data in cui Adele Caldarelli dovrebbe consegnare la relazione tecnica di valutazione del risarcimento del danno che il CSTP dovrebbe chiedere alla Regione Campania.
Ed è proprio qui il problema, la Regione Campania e l’impassibile Governatore Stefano Caldoro, che quando si tratta di Salerno è sempre più distratto fino ad essere punitivo come nel caso della Sanità e dei Trasporti, oltre che del ridimensionamento degli istituti scolastici e dei sussidi ai portatori di handicap.
Il vero responsabile è Stefano Caldoro, se solo desse i circa 18 milioni di euro che deve al CSTP, finirebbero tutti i problemi, mentre invece con il suo alleato salernitano con le manie “Principesche” ha operato un’azione sistematica di accerchiamento su Salerno per “affamare” la Città di ogni servizio sperando questa si rivolti contro il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e la sua Amministrazione. Caldoro, con cinismo fa fallire una Società che avanza crediti dalla Regione pari a più del doppio dei suoi debiti. E’ mai possibile farla fallire? Ci sono delle responsabilità? Di chi sono oltre che di Caldoro e Santocchio? Chi ha suggerito a Santocchio la strategia della resa? Perché Santocchio, incapace di gestire l’ordinario è stato indicato e nominato Presidente della Commissione di liquidazione del CSTP? C’era qualche interesse politico a far fallire il CSTP?
La Procura della Repubblica dovrebbe immediatamente aprire un’indagine su tutti questi fallimenti sospetti in Provincia di Salerno e del CSTP.
Ed è proprio per questo che il Comune di Salerno ha fatto partire il Bando per avviare il Trasporto pubblico in Città. Un Bando che contempla sia l’assorbimento dei Lavoratori che i mezzi del CSTP, attribuendo punteggi maggiori a chi se ne volesse vare carico. Ed è proprio per queste responsabilità che ormai sembrano essere solo penali che i Parlamentari dell’Api, guidati dal Presidente nazionale Francesco Rutelli, presenteranno un’interrogazione urgente al Governo Monti per evitare il crack del Cstp, il consorzio salernitano per il trasporto pubblico.
“La Regione Campania ha la possibilità di salvare il Cstp. Per questo abbiamo chiesto ai nostri parlamentari, in primis all’onorevole Rutelli, di chiedere al Governo Monti una soluzione rapida e concreta per il Consorzio di Trasporti Salernitano” – affermano Salvatore Paravia e Flavio Boccia, segretario provinciale e cittadino dell’Api, rientrando da una trasferta a Roma.
Salvatore Paravia e Flavio Boccia hanno consegnato a Rutelli un dossier sulle vicende che hanno caratterizzato le sorti del Cstp. “La situazione è insostenibile, le proteste dei lavoratori si stanno radicalizzando. Siamo preoccupati per il futuro occupazione dei dipendenti, per il risvolto sociale di questa vicenda, per i disservizi e i disagi che stanno avvertendo i cittadini”.
Salerno, 11 luglio 2012