Revisione Circoscrizioni Giudiziarie: Interventi di Andria e Iannuzzi

Il Sen. Andria e l’on.  Iannuzzi (PD) intervengono sulla Revisione Circoscrizioni Giudiziarie e la soppressione della Sede distaccata di Eboli e del Tribunale di Sala Consilina.

Andria e Iannuzzi: “Caldoro porti la questione nella Conferenza Stato-Regioni e chieda al Ministro della Giustizia un incontro con le istituzioni locali e la delegazione parlamentare nazionale espressa in Campania”.

tribunale-sala-consilina

SALERNO – La soppressione di 220 sedi distaccate di Tribunali, ivi compreso quella di Eboli, che per numero di cause trattate è la prima d’Italia, e la soppressione di 37 sedi di tribunali, ivi compreso quello di Sala Consilina, che andrebbe accorpata a Lagonegro, oltre a contenere criteri che vanno oltre la delega che il Governo Monti ha ricevuto, contiene in se tutta la sua irrazionalità e sebbene sulla carta comporti elementi di risparmio, di fatto scarica sulla collettività costi aggiuntivi e disagi incalcolabili, che non corrispondono al principio enunciato del risparmio immediato ma ad una lunga e disastrosa spesa nel tempo delle comunità e degli operatoti, che concorreranno a peggiorare le condizioni economiche del Paese, senza intervenire minimamente sulle vere cause dei ritardi e del cattivo funzionamento della Giustizia in generale.

Tribunale di Eboli

Sulla delicata questione generale e su quella particolare della sede del Tribunale di Sala Consilina e la Sede distaccata di Eboli del Tribunale di Salerno, che saranno entrambe soppresse: la prima accorpata al Tribunale Lagonegro; la seconda a quello di Vallo della Lucania; intervengono il Senatore Alfonso Andria e l’Onorevole Tino Iannuzzi, chiedendo oltre che una mobilitazione generale anche un intervento ufficiale intimando al Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro di portare il caso all’attenzione della Conferenza Stato-regioni, coinvolgendo nelle decisioni gli enti locali e le varie istituzioni oltre che la deputazione nazionale e regionale locale.

“Lo schema di decreto legislativo sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, licenziato oggi dal Consiglio dei Ministri, – dichiarano il Sen. Andria e l’on. Iannuzzi –  non ci soddisfa, perché penalizza fortemente la Campaniae segnatamente il territorio del Salernitano. Fin dall’insediamento dell’Esecutivo in carica, dopo averlo fatto col Governo Berlusconi, abbiamo tenuto un’interlocuzione costante, tesa alla corretta interpretazione della delega contenuta nella legge n. 148 del settembre 2011.         

I criteri e i parametri oggettivi che vi sono sanciti in alcuni casi sono stati, a nostro giudizio, disattesi dal provvedimento oggi adottato.

Sen Alfonso Andria

Non si tratta di soppressione, – fanno notare i due Parlamentari del Partito Democratico – ma di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. In questo senso non si comprende la cancellazione di tutte le Sezioni Distaccate di Tribunale, 220 sul territorio nazionale e, tra queste in primo luogo data la sua importanza, quella di Eboli.

Come pure avevamo espresso, in incontri tenuti presso il Ministero della Giustizia già il 31 gennaio scorso con la partecipazione degli Amministratori locali e dei vertici della Magistratura e dell’Avvocatura, la necessità di salvaguardare il Tribunale di Sala Consilina.

Più recentemente ed in costanza di interlocuzione diretta con il Ministro della Giustizia avevamo rappresentato, anche con un’articolata nota scritta, le ragioni che si oppongono all’accorpamento del presidio giudiziario di Sala Consilina a quello di Lagonegro, tra l’altro perché ricadenti in due province, due regioni, due distretti di Corte d’Appello differenti, adducendo ulteriori inconfutabili motivazioni del tutto coerenti con i criteri della legge.

Tino Iannuzzi

Il decreto legislativo verrà presto all’esame delle Commissioni Giustizia del Senato e della Camera, – preannunciano un loro impegno in commissione – per il previsto parere  – come noto – obbligatorio e non vincolante, e tuttavia sarà quello l’unico momento in cui attivare i margini pur ristrettissimi che un provvedimento del genere comporta. Continueremo a svolgere fino in fondo il nostro ruolo. Ma è il tempo ora di unire tutte le forze dal punto di vista istituzionale e politico e di fare fronte comune per sostenere le reali esigenze dei territori e il rispetto della normativa di riferimento.

Perciò il Presidente della Regione, – Andria e Iannuzzi invitano concludendo – la deputazione parlamentare nazionale e regionale, gli Enti Locali, le rappresentanze del mondo della Magistratura e dell’Avvocatura dovranno esercitare un’azione convergente.

Riteniamo, anzi, che il Presidente Caldoro debba portare la questione all’esame della Conferenza Stato-Regioni e che da parte sua vada immediatamente chiesto al Ministro della Giustizia un incontro con la partecipazione di una rappresentanza della delegazione parlamentare nazionale espressa in Campania e delle Istituzioni locali”.

Salerno, 8 luglio 2012

12 commenti su “Revisione Circoscrizioni Giudiziarie: Interventi di Andria e Iannuzzi”

  1. Finalmente qualche parlamentare del nostro territorio che individua un percorso serio e concreto per massimizzare la protesta nei confronti di una chiusura ingiusta, buona solo per gli slogan, come è quella della sezione di Eboli, che non produrrà alcun risparmio per lo Stato ma solo disagi agli operatori economici e della giustizia, oltre ad un ovvio aggravio dei costi a carico dei cittadini fruitori del servizio….

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  2. Non è possibile che noi di Eboli dobbiamo essere difesi da due Parlamentari di Salerno quando poi esprimiamo un Senatore ed un Deputato è una cosa VERGOGNOSA.Cosa fanno a Roma l’ON.CUOMO e il Sen.Cardiello??

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  3. Allora non avete capito proprio niente. Non siete credibili. Avete affidato le sorti del paese ad un governo tecnico? e questo e’ il risultato. Vi sirte autocommissariati e questi sono i frutti.

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  4. è finito il tempo delle vacche grasse!!! ma avete visto in che stato è la sezione distaccata di EBOLI!!!
    Non vengono rispettate neanche le norme di igiene e sanità, per non parlare del caos organizzativo con archivi improvvisati e fascicoli scomparsi.
    L’abolizione è l’unico rimedio per la razionalizzazione e il buon andamento della giustizia.

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  5. ma cosa dite fino ad ora Andria e Iannuzzi hanno fatto il doppio gioco restando in silenzio e non presentandosi ad Eboli cosi come Cuomo, non sono nè di destra nè di sinistra ma da quello che ho verificato solo una parte della deputazione della provincia si è opposta con atti concreti e posizioni chiare, mentre i vari Cuomo,Andria e Iannuzzi dov’erano, e mai possibile che parlano dopo che il tutto si è verificato , caro Busillo Carmine i parlamentari che tu dici sono i primi ad essere contro Eboli la loro storia lo dimostra.

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  6. Meritoria presa di posizione dei 2 esponenti democratici,che con il loro intervento dimostrano in pratica quel che dovrebbe fare un parlamentare:gli interessi del suo territorio.I POLITICI DELLA PIANA E DELLA PROVINCIA FANNO BENE A FAR VALERE IL TERRITORIO CON LE SUE RAGIONI,DEL RESTO,I NUMERI DEL TRIBUNALE EBURINO SONO ALTI ED IMPORTANTI,UNA CONTRADDIZIONE CHIUDERE LA STRUTTURA.VI ERA UN DISEGNO DI LEGGE CHE PROPONEVA EBOLI COME SEZIONE AUTONOMA DA SALERNO,CHE è STATA CALDEGGIATA DA TUTTI,POLITICI E DAL FORO DEL SELE,PURTROPPO LA CRISI ECONOMICA HA SBARAGLIATO LE CARTE INTAVOLA.
    EBOLI una Città in agonia,il Tribunale era motivo di via-vai commerciale, venendo centinaia di persone al giorno tra professionisti impiegati e parti in causa,è la classica boccata di ossigeno per le nostre dissestate finanze.
    A ciò aggiungiamo,il prestigio che la Sede Tribunalizia,conferisce agli immobili ed il dado è tratto…x finire la scomodità x i cittadini a recarsi ai confini,mal collegati della provincia, come Vallo che con tutto il rispetto,compreso Sala, son l’esempio della poca lungimiranza di chi ci governa,invece di migliorare ove occorre si disloca dove non serve solo pro forma e per ragioni para-elettorali.LA SEVERINO MOSTRA TUTTA LA SUA NON-CONOSCENZA DELLE REALTA’ LOCALI,I TECNICI SON CHIUSI IN UN RISIBILE IPER-URANIO,LONTANO DALLA VITA DEL CITTADINO MEDIO!

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  7. Trovo sconcertante questa presa di posizione assolutamente tardiva e dagli intenti pilateschi di due parlamentari che non si son visti nè sentiti nelle fasi cruciali della vicenda del tribunale di Eboli. Dice bene “andrea”, dov’erano costoro mentre a Roma si decideva di passare come un treno sopra ogni istanza proveniente dai territori, cosa hanno fatto per il tribunale di Eboli e per evitare che venisse assommato alle altre 219 sedi distaccate da chiudere? Annunciano azioni prima ancora che inutili, ovvie e al minimo sindacale ma soprattutto provano a tirare nella mischia il presidente Caldoro in un’improbabile, contorta procedura di coinvolgimento della conferenza stato regioni, forse per avere in un prossimo futuro un’altra persona su cui buttare la croce, per quel famoso sport di cui i politici in genere sono abili giocatori che è lo scaricabarile (della serie tutti colpevoli=nessun colpevole). Ma i cittadini di Eboli non ci cascano statene certi, perchè vi conoscono. Eboli è stata paragonata alle altre sedi distaccate pur avendo numeri da tribunale autonomo. E allora qui nasce quel vulnus che ha consentito alla Severino di cancellarci dalla geografia giudiziaria italiana. In vent’anni di amministrazioni di sinistra (la stessa che rappresentano questi due signori) cosa è stato fatto per far sì che ad Eboli sorgesse un tribunale autonomo? Invece di costruire palazzetti dello sport spropositati e stadi da calcio professionistico senza una squadra di calcio, non sarebbe stato più intelligente investire su una cittadella giudiziaria? Invece, gli amici dei due signori sopracitati hanno preferito relegare il tribunale in un mobilificio, rendendo la vita lavorativa dei giudici e degli avvocati sicuramente non facile. A Vallo, invece, in quella Vallo della Lucania in cui più forti sono gli interessi politici dei due signori qui sopra riportati, il tribunale lo hanno costruito eccome e sono stati capaci di attirare lì le attenzioni del Ministero di Grazia e Giustizia. Al binario del treno dello sviluppo economico, sociale e culturale questa città ci è sempre arrivata in ritardo, perdendo tutte le coincidenze per il futuro. Che credibilità hanno costoro con queste credenziali? Allora cosa fare? Si deve assolutamente evitare di cascare nella trappola del campanilismo e della difesa dell’indotto economico per la città. Quello è consequenziale, ma non lo si deve utilizzare per convincere questi tecnici della malora a risparmiare Eboli. E’ necessario sbattergli sotto il naso i numeri e convincerli non tanto delle difficoltà che i cittadini e gli avvocati dovranno patire per andare a Vallo o a Salerno per le cause, quanto del danno grave che si rischia di arrecare al buon funzionamento della macchina della giustizia. Questo territorio pretende una giustizia efficiente e togliendoci il tribunale di Eboli, la si rende assolutamente iniqua. Il resto è solo folklore e populismo immaturo che una classe politica responsabile non può e non deve abbracciare. Difendiamo i diritti dei nostri cittadini ad avere una giustizia utile ed efficace. In quanto a questi parlamentari, li invito a riunirsi insieme, abbattendo ogni steccato politico, ad unire le forze da destra e da sinistra come dal centro, a convocare una conferenza unitaria con tutti i sindaci interessati e a rilanciare una proposta operativa seria al Governo Monti. Se sussistono le condizioni tecniche e le ragioni concrete per salvare il tribunale di Eboli sono certo che non potranno non ascoltarci. Altrimenti…ci arrabbiamo.

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  8. DOTT LENZA,LEI PARLA DI FOLKLORE E POPULISMO, PROPRIO LA RICETTA POLITICA APPIOPPATA ALLA NAZIONE DA QUELLA DESTRA BERLUSCONIANA IN CUI LEI MILITA.
    LO STATO DELL’ARTE DELLA GIUSTIZIA,DELEGITTIMATA DA ATTACCHI ALLA MAGISTRATURA E LEGGI AD PERSONAM NEL NEFASTO PERIODO POLO-FORZA ITALIA,è STATO L’ABBRIVIO DELL ‘ATTUALE MOMENTO PARADOSSALE IN CUI SI SVOLGONO I FATTI.
    LEI FORSE SI DIMENTICA,VOLUTAMENTE RITENGO, DI UN PARLAMENTARE DEL CENTRO DESTRA DI QUESTE ZONE,CHE FACENDO DI MESTIERE IL LEGALE,AVREBBE AVUTO BEN DONDE DI CALDEGGIARE L’AUTONOMIA DEL PLESSO EBURINO,MA DOPO TANTE VANE PROMESSE,L’AMARA REALTA’ X PROFESSIONISTI E CITTADINI CHE NE PAGHERANNO COSTI & DISAGI.
    PRENDERSELA SOLO CON ESPONENTI DELLA PARTE AVVERSA è GIOCO -FORZA FACILE,UN ALIBI SU CUI SCARICARE LE IMPROVVIDE OMISSIONI DELLA DESTRA, CHE HA GOVERNATO OTTO DEGLI ULTIMI DIECI ANNI DECIMANDO UOMINI E MEZZI.
    DI CONTRO MONTI è APPOGGIATO ANCHE DAL PDL,CRITICO (SOLO X CERCARE DI RECUPERARE CONSENSI IN CADUTA LIBERA E DI ARRIVARE A FINI PENSIONISTICI ALLA CHIUSURA NATURALE DELLA LEGISLATURA) E DI CERTO NON DEFINIBILE ESPONENTE DI SINISTRA,VISTO CHE è UN MANAGER DI BANCHE D’AFFARI INTERNAZIONALI.
    LA DEMAGOGIA NO APPORTA NULLA, E LA DESTRA CE NE HA REGALATA FIN TROPPA CON DEFINIZIONI TIPO LA CRISI NON ESISTE” ” è UN FATTORE PSICOLOGICO” E CASTRONERIE SIMILI,PERDENDO TEMPO NELL’AZIONE DI GOVERNO,IL BUBBONE SI è ESTESO.
    OLTRE A COMPORTAMENTI DEL SUO LEADER CHE CI HANNO INFANGATI A LIVELLO INTERNAZIONALE, E ANCHE QUESTO NEL MONDO DELL'”IMMAGINE2 SI RIPERCUOTE SUI MERCATI.IL SATRAPO DI ARCORE,ANCHE ORA QUANDO INTERVIENE CON LE SUE TRASBORDANTI DICHIARAZIONI,FA IMPENNARE LO “SPREAD”,IL DIABOLICO DIFFERENZIALE,
    ERGO “SI FA BENE A DIR QUEL CHE SI PENSA,MA MEGLIO ANCORA A PENSAR PRIMA A QUEL CHE SI DICE”…CORDIALMENTE

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  9. CARO ANONIMO “THE DANDY”, SE SILVIO BERLUSCONI AVESSE FATTO TUTTO BENE OGGI SAREBBE ANCORA ALLA GUIDA DEL PAESE E A TRAGHETTARE L’ITALIA FUORI DALLE SECCHE DI UNA CRISI FINANZIARIA DI DIMENSIONI PLANETARIE (LEGGI SOLE24ORE DI OGGI) E CHE, E’ CHIARO A TUTTI, NON PUO’ DIPENDERE UNICAMENTE DALLE SUE PECCHE BENCHE’ MOLTI PER COMODITA’ VOGLIANO FARLO CREDERE. A TALE PROPOSITO BASTA DARE UNO SGUARDO ALL’ANDAMENTO NEGATIVO DELLO SPREAD, PRINCIPALE MOTIVO PER CUI BERLUSCONI HA RITENUTO OPPORTUNO OPERARE IL PASSO RESPONSABILE DELLE DIMISSIONI, PUR NON ESSENDO SFIDUCIATO DAL PARLAMENTO, PER COMPRENDERE QUANTA STRUMENTALIZZAZIONE SIA STATA FATTA NEI CONFRONTI DEL SUO GOVERNO PER COSTRINGERLO ALL’ANGOLO. NEL CONTEMPO, SE LA SINISTRA AVESSE AVUTO UN PROGETTO POLITICO CREDIBILE, AVREBBE SPINTO PER LE ELEZIONI E OGGI STAREBBE A GOVERNAERE AL POSTO DI QUESTI TECNICI. COSA CHE EVIDENTEMENTE NON E’ AVVENUTA, PERCHE’ QUESTA SINISTRA HA UN CORPO GRANDE CHE SI REGGE SU PICCOLE E FRAGILI GAMBE DI TERRACOTTA. RITENGO CHE DI ERRORI SILVIO BERLUSCONI NE ABBIA COMMESSI TANTI, MA NON CAPISCO PERCHE’ DEVE CHIAMARLO IN CAUSA IN QUESTA VICENDA DEL TRIBUNALE DI EBOLI. LE MANCA TANTO DA INVOCARLO ANCHE QUANDO LUI NON E’ IN CAUSA? LUI NON C’E’ PIU’ ALLA GUIDA DEL PAESE E NON HA DECISO DI CHIUDERE IL TRIBUNALE DI EBOLI. QUESTO ME LO DEVE CONCEDERE. E NEMMENO E’ POSSIBILE DIRE CHE IL PDL SOSTIENE IL GOVERNO MONTI, ERGO BERLUSCONI E’ COLPEVOLE DELLA CHIUSURA DEI TRIBUNALI. E’ UN’EQUAZIONE SEMPLICISTICA, POCO CREDIBILE, DA QUALUNQUISMO POLITICO CHE SONO CERTO NON LE APPARTIENE. LASCIAMO ALLA STORIA IL COMPITO DI DIMOSTRARE LE COSE GIUSTE E QUELLE SBAGLIATE DA SB E CONCENTRIAMOCI SUL PRESENTE MA SOPRATTUTO SUI PROBLEMI DEL NOSTRO TERRITORIO. NON MI FACCIA DARE GIUDIZI SUI PARLAMENTARI EBOLITANI (DI DX E DI SX) CHE SI SONO ALTERNATI IN QUESTI ANNI NELLA RAPPRESENTANZA DEL NOSTRO TERRITORIO. VALGA PER TUTTI (CON LE ATTENUANTI PER CHI E’ STATO SEMPRE ALL’OPPOSIZIONE) QUELLO CHE HO DETTO PER LE AMMINISTRAZIONI DI SINISTRA CHE SI SONO SUCCEDUTE AD EBOLI DA OLTRE VENT’ANNI. EBOLI HA SEMPRE AVUTO NUMERI DA TRIBUNALE AUTONOMO MA NESSUNO E’ RIUSCITO A FARLO INSEDIARE. LEGGEVO CHE A CASERTA HANNO ISTITUITO UN TAVOLO TECNICO BIPARTISAN AL QUALE HANNO PARTCIAPATO MAGISTRATI, AVVOCATI, PARLAMENTARI DI DESTRA, SINISTRA E CENTRO E FORZE DELLA SOCIETA’ CIVILE. INSIEME HANNO SOTTOSCRITTO UN DOCUMENTO PROGRAMMATICO PROPOSITIVO E HANNO DATO MANDATO AI PALRAMENTARI LOCALI (DI DX E DI SX) DI SOSTENERLO CON FORZA PRESSO COMMISSIONI PARLAMENTARI E PRESSO IL GOVERNO. CI RIUSCIRANNO? NON SI SA, MA INTANTO HANNO DATO UN PRECISO SEGNALE DI UNITA’ DI INTENTI, UNA SPECIE DI MURO IN CUI NON SI INTRAVEDONO BRECCE O CREPE CHE POSSANO FARLO CADERE. QUESTA E’ LA VIA E A CASERTA LO HANNO CAPITO PRIMA DI NOI. QUI INVECE CI STIAMO BECCANDO COME GALLI NEL POLLAIO, CREDENDO DI MOSTRARE I MUSCOLI, OFFRENDO UNO SPETTACOLO INDECOROSO DI QUELLO CHE E’ RIMASTO DELLA POLITICA DOPO L’AVVENTO EPOCALE DI UN GOVERNO TECNICO CHE HA LETTERALMENTE STRAVOLTO TUTTA LA GEOGRAFIA POLITICA ITALIANA.

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  10. ESIMIO DR. LENZA,NON POSSO FARE A MENO DI CONSTATARE CHE LA BERLUSCONITE è UN VIRUS ANCORA VIVO NELLA NOSTRA CITTà, E NEI MEDICI,COSA GRAVE NON SI RIESCE A DEBELLARLO…LA COLPA DELLA SITUAZIONE ECONOMICA DELL’ITALIA è DI UNA DX INCAPACE DI ATTUARE PROGRAMMI (VINCEVA E NON CONVINCEVA),CON CENTO E OLTRe PARLAMENTAri di maggioranza I RISULTATI SONO NELLE CURE DA CAVALLO DI CUI OGGI IL TRIBUNALE DI EBOLI è TRA LE VITTIME.MI FA SPECIE CHE CI SONO PERSONE CHE CERCANO DI DIFENDERE L’INDIFENDIBILE,VOLENDO FAR FINTA DI NON VEDERE QUELLO CHE THE ECONOMIST,(NON THE COMUNIST)E TANTI ALTRI REFERENTI INTERNAZIONALI QUALIFICATI HANNO DI GIà STIGMATIZZATO DA TEMPO..CHE TRISTEZZA…MONTI è IL PRODOTTO DI TUTTO QUESTO,è L’OUTPUT DEL FALLIMENTO DEL PDL + LEGA…IL BUON GOVERNO DEGLI SLOGAN…SPERO CHE LEI ATTUI UNA RESIPISCENZA OPEROSA!

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  11. Dott. Lenza Lei mi da l’idea di una persona molto equilibrata e molte cose che dice sono oggettivamente condivisibili ma arrivare a dire che il pdl non sostiene il governo attuale è davvero eccessivo.Per quanto riguarda i parlamentari in questione in bene o in male , anche tardivamente ma hanno speso una parola per qualcosa che non è proprio di loro interesse specifico anzi da parlamentari salernitani avrebbero ben ragione di stare zitti per favorire l’accentramento nel capoluogo.
    Cardiello e Cuomo invece il solito silenzio sconcertante. E’ una cosa indecente , non esiste un modo per cacciarli ma dovremmo organizzare una raccolta di firme e mandarle a Roma per far capire quanto il popolo è contrariato da questo atteggiamento strafottente e insulso dei suoi rappresentanti.E’ davvero scandaloso che ci si comporti così, se io fossi il sindaco adotterei un provvedimento simbolico e li definirei persone non gradite ad Eboli.

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