Il Convegno di questa sera: “Etica, Impresa e Legalità”, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale di Scafati, è stato organizzato dall’Associazione scafatese SPES.
Con la Vitiello Presidente dell’Associazione Spes, ne parlano: Battaglini (SOS Impresa Salerno); Ravveduto (Coordinamento Libero Grassi); Diana (Rete per la Legalità); Don Tortora(Lavoro, Giustizia e Pace); Roberti (Procuratore della Repubblica Salerno).
SCAFATI – Costruire certezze per la comunità, disegnare nuove prospettive e aprire scenari futuri entro cui costruire una crescita imprenditoriale etica. Sono questi gli imperativi categorici per l’associazione scafatese SPES, che giovedì 5 Luglio, ore 17:30, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale di Scafati, presenterà un convegno pubblico su “Etica, Impresa e Legalità”.
Apre l’incontro il presidente dell’associazione Mariarosaria Vitiello, a seguire interverranno Tommaso Battaglini Presidente SOS Impresa Salerno, Marcello Ravveduto Presidente del Coordinamento Libero Grassi, Lorenzo Diana Presidente Nazionale della rete per la legalità, Don Aniello Tortora direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e Lavoro Giustizia e Pace, Franco Roberti procuratore della Repubblica (Tribunale Salerno), impegnati attivamente nella sfida contro estorsioni, usura e tutte le forme di criminalità che osteggiano la libertà d’impresa.
L’associazione SPES, con questo evento, intende dare risonanza all’idea di «premiare le imprese che operano eticamente e nel rispetto della legge».
Un obiettivo perseguito dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, come conferma il nuovo protocollo, recentemente firmato da Anna Maria Cancellieri, Giorgio Squinzi e Antonello Montante,che, per raggiungere lo scopo, individua le white list, elenchi di imprese non soggette a rischio di inquinamento mafioso, e il rating di legalità, un parametro che misura il livello di legalità delle imprese, il rispetto delle regole, riconosciuto con facilitazioni nell’accesso al credito bancario e agevolazioni pubbliche.
Anche Benedetto XVI, nell’enciclica “Caritas in Veritate”, individua nell’etica l’unica vera via d’uscita alla crisi economica mondiale. Essere imprenditori, economisti, governanti etici significa assumersi l’alto compito morale di impegnarsi a garantire “un lavoro decente per tutti”, a rispettare gli immigrati che “non sono una merce”, a rispettare nondimeno l’ambiente, anziché continuare la corsa all’accaparramento delle risorse a danno dei paesi più poveri.
A livello locale, invece, per promuovere uno sviluppo economico e imprenditoriale etico è necessario partire proprio dalle tante imprese che operano in aree problematiche ed avvertono il bisogno di veder riconosciuti gli sforzi fatti in nome della legge, meritevoli di essere appoggiate ed incoraggiate in un modo di fare impresa “legally correct”.
«È innegabile che l’impresa possa essere origine di benessere economico – afferma Mariarosaria Vitiello Presidente associazione Spes – Tuttavia essa deve caratterizzarsi anche e soprattutto per la capacità di servire il bene comune della società, salvaguardando la dignità degli individui, siano essi consumatori, dipendenti o dirigenti».
Anche il presidente dell’associazione scafatese SPES, dunque, sostiene l’idea che si avverte l’esigenza di un mercato più responsabile, più aperto alla società civile, che ponga fine allo sfruttamento e metta al suo centro l’uomo, perché gli individui lasciati liberi di lavorare e di produrre in modo sano, equilibrato, sostenibile, saranno prolificatori di uno sviluppo senza paragoni.
«L’impresa dunque – conclude Vitiello – deve essere guidata non solo dalla ricerca del profitto, ma anche dall’impegno sociale, dall’attenzione alle condizioni di lavoro e alle realtà locali, oltre che dal perseguimento incessante di uno sviluppo sostenibile.
Il rispetto dell’ etica e della legalita oltre ad essere un comandamento morale costituisce un moltiplicatore economico sul lungo periodo.
Scafati, 5 luglio 2012