Finalmente per Etica, dopo l’adesione al Partito di Casini di Santomauro, si è concluso il tormentone della politica battipagliese tra cambi di casacca, congresso UDC posticcio e nuove speranze.
Con i nuovi movimenti politici, “se non e’ zuppa e’ pane bagnato”, ovvero, “se non è P.D. è U.D.C.”, cambia poco. Cambia tutto.
BATTIPAGLIA – “Finalmente è giunto a conclusione il “tormentone” degli ultimi mesi della politica battipagliese: il congresso U.D.C. , con la girandola di cambi di casacche che l’hanno accompagnato. – scrive in una nota il portavoce del Movimento politico Etica per il Buon Governo, fondato da Cecilia Francese, Giuseppe Speranza, commentando gli ultimi avvenimenti politici e il Congresso cittadino dell’UDC, che ha preso in prestito un esponente del PD Gaetano Barbato, fedelissimo del Sindaco, indicandolo prima come commissario e poi come Segretario, a corredo delle tante richieste, fondamentali, per l’adesione di Giovanni Santomauro al Partito di Cesa e Casini. –
Hanno suonato le grancasse, – scrive Etica per il Buon Governo – sono arrivati i leader nazionali a salutare ed accogliere a braccia aperte il “Sindaco dei Miracoli” il nuovo segretario dell’U.D.C. e quanti hanno seguito i suddetti nella “transumanza” estiva verso nuovi lidi per il “pascolo politico”.
In questi mesi, – prosegue il Portavoce Speranza – più volte abbiamo cercato di sollecitare ,come movimento politico civico,un dibattito politico-culturale,teso a capire le ragioni “profonde” di questi passaggi, invitando il P.D.partito di “provenienza” a spiegare alla gente come è possibile che un partito candidi un personaggio a “sindaco” di una città di oltre 50.000 abitanti, che lo stesso dopo qualche mese si dà alla civicità.e poi approda ad altro partito politico,senza che il Partito che lo ha candidato trovi la forza per porre un problema politico e culturale agli occhi della città intera. Quel partito non solo non ha risposto, ma ha messo in campo un ragionamento altrettanto osceno del cambio della casacca: ha avviato la campagna acquisti,per aggregare al gruppo consiliare (ridotto ormai a “pareva materia”,dopo essere partito come il gruppo più numeroso in Consiglio Comunale solo tre anni fa!) altri consiglieri o assessori comunali, senza minimamente curarsi della provenienza politica,della storia,della visione culturale di cui sono portatori costoro. come a dire :”quello che conta sono i numeri da far pesare al tavolo della spartenza”;
Abbiamo cercato di sollecitare una parvenza di discussione politica da parte dell’U.D.C, – continua la nota di Etica – per capire come è possibile che un partito, che era contro questo sindaco al momento delle elezioni (sempre solo tre anni fa!) non solo entra nella maggioranza che governa, ma poi costruisce ponti d’oro a quello stesso sindaco, perché entri nell’, U.D.C.? e come è possibile che pur di raggiungere questo ambizioso obiettivo accetti di essere “colonizzato” al punto da accettare che un esponente che fino ad ieri stava nel P.D.,di cui è stato anche consigliere comunale oltre che dirigente, si ritrovi a fare il suo segretario, dopo esserne stato, dall’oggi al domani, nominato commissario col dubbio che non avesse neanche la tessera .
Indubbiamente i partiti del ‘900 non esistono più, ma non ci sembra che operazioni del genere vadano nella direzione del nuovo, soprattutto quando non sono accompagnate da una discussione politica,progettuale e culturale che spieghi alla città: per quali motivi un Sindaco esce in un partito, diventa civico, e poi entra in un altro partito; o un partito decide che il proprio segretario sia uno che fino a ieri stava in un altro partito.
- Quali le motivazioni?
- Quali le svolte programmatiche conseguenti e perche’ queste svolte non erano possibili tenendo le originarie posizioni?
- Quali le priorita’ che cambiano a seguito di questo giro di valzer?
- Ma davvero questi personaggi ritengono che i battipagliesi siano tanto ingenui da potergli dare a bere qualunque cosa?
Quando poi il nuovo segretario dell’U.D.C. – conclude la nota di Etica per il Buon governo – sostiene che esce dal P.D. ed entra nell’U.D.C. tanto si rimane sempre nell’ambito del Centro Sinistra siamo all’apoteosi. E’ come dire che “se non e’ zuppa e’ pan bagnato“!
Se cosi’ e’, ecco allora un buon messaggio per i battipagliesi, la prossima volta, per non sbagliare non scegliete ne’ la zuppa ne’ il pane bagnato ma cerchiamo insieme la vera alternativa a questo sistema politico locale vecchio, ammuffito, arrogante e convinto di poter fare tutto sulla testa della citta’ dimostriamogli che la stagione ” dell’impunita’” e’ finita e che verranno chiamati a rispondere delle nefandezze che stanno consumando sommersi da una risata e da una valanga di voti per una politica altra e una alternativa credibile seria e concreta che noi abbiamo gia’ individuato in Cecilia Francese.
Battipaglia, 4 luglio 2012