Comune e Provincia litigano e la Regione Campania non versa la sua quota al CSTP, 14 milioni, ne basterebbero 7 per salvare la Società.
E’ una questione di managemant: “Il Cstp dev’essere guidato da un manager di altissimo livello che non faccia i conti del passato. Per essere chiari, le risorse strutturali non possono più essere utilizzate per pagare le spese correnti”.
SALERNO – Mentre il comune e la provincia di Salerno continuano a litigare con il classico scaricabarile politico, mentre il Cstp rischia il tracollo, l’Api-Alleanza per l’Italia interviene sul futuro della società di trasporto chiedendo alcuni chiarimenti e lanciando delle proposte attraverso il segretario provinciale, Salvatore Paravia, e il segretario cittadino, Flavio Boccia: “I tagli erano necessari, ma perché i dirigenti si sono ridotti i compensi solo del 18 per cento? Attendiamo speranzosi la ricapitalizzazione del Cstp prevista per oggi. Ogni scelta contraria creerebbe uno scenario drammatico. Ci risulta, da fonti Astra, che il Cstp è una delle aziende di trasporto più virtuose. Restiamo perplessi nel sapere che la Regione Campania, avendo perso un ricorso al Tar, deve versare al Cstp 14 milioni di euro, quando basterebbero 7 milioni di euro per risanare le finanze della società. La Regione ci spieghi perché un chilometro percorso a Napoli ha un valore maggiore dello stesso chilometro percorso a Salerno. L’Api lancia l’ipotesi di un accordo a stralcio che creerebbe spiragli e speranze nuove per i dipendenti del Cstp”.
Salvatore Paravia e Flavio Boccia si sono poi soffermati sul piano aziendale e sui dirigenti della società:
“Il nuovo piano industriale porterà soldi nelle casse del Cstp con la cessione del ramo d’azienda relativo alla manutenzione, la vendita dei depositi di Pagani e Cava de’ Tirreni, la vendita di Palazzo Matteo Luciani, l’alienazione degli autobus da noleggio. Tutto ciò, però, non basta. Il Cstp dev’essere guidato da un manager di altissimo livello altrimenti ci ritroveremo a fare i conti con i vecchi problemi del passato. Per essere chiari, le risorse strutturali non possono più essere utilizzate per pagare le spese correnti”.
Tra le anomalie da chiarire ci sono anche vecchie responsabilità gestionali:
“Eravamo a favore del contratto di solidarietà. Perché non è stato applicato? Risolti i problemi di cassa del Cstp tutte queste responsabilità andranno accertate. I sindacati del consorzio ci hanno elencato le enormi difficoltà attuali. Ringraziamo i revisori dei conti per le responsabilità che si sono assunti nei prossimi trenta giorni”.
Chi nel frattempo paga il conto sono i dipendenti del Cstp:
“La realtà è drammatica, i dipendenti non percepiscono lo stipendio da due mesi, molti di loro non riescono a onorare impegni finanziari e non possono far fronte ai doveri familiari. Al comune di Salerno e alla Provincia di Salerno, l’Api chiede il massimo sforzo per identificare un manager competente, chiedono di realizzare una manifestazione di interesse verso una società di trasporto come la Sita o l’Arriva o altre società che garantiscano non solo gli interessi occupazionali ma anche i relativi scatti salariali”.
Salerno, 30 giugno 2012