Lenza sulla Eboli Patrimonio accusa: L’Amministrazione non ha strategia

L’Amministrazione non ha una strategia. A fronte dei un prestito di 8 milioni di euro ha messo in pericolo l’intero patrimonio urbanistico del Comune.

Pansa da stimato professionista non poteva accettare l’arroganza di questa amministrazione che ignorando le sue considerazioni, i suoi programmi e le sue valide proposte con le scelte urbanistiche dissennate.

Lazzaro Lenza

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota politica del Presidente della Commissione Consiliare controllo e Garanzia Lazzaro Lenza, sulle dimissioni di Roberto Pansa da Amministratore Unico della Eboli Patrimonio. “La commissione Controllo e Garanzia, – scrive Lenza  – sin dal mio insediamento come presidente, si è occupata a lungo della Eboli Patrimonio Srl, dapprima per analizzare le fasi di start up e poi per valutare le ricadute della pronuncia n. 9/2012 della Corte dei Conti sull’intera operazione di cartolarizzazione portata a termine da quest’amministrazione nel finire dell’anno 2010.

Oggi sono molto preoccupato per come, l’amministrazione sta gestendo questa importante società partecipata, che, nel suo condivisibile intento iniziale, doveva valorizzare e vendere parte del patrimonio immobiliare comunale per reperire le risorse economiche necessarie al risanamento delle esangui casse di un ente oramai condannato al dissesto finanziario e per il rilancio dell’intera città. Così non è avvenuto in quanto, a quasi due anni dalla nascita e soltanto a 15 mesi dalla scadenza dei termini per la restituzione alla banca del prestito di 4 milioni di euro, questa società ha valorizzato poco e venduto un bel nulla, realizzando di fatto solo perdite d’esercizio che impattano negativamente sui bilanci del comune di Eboli.

Le dimissioni del Dott. Roberto Pansa – ritiene Lenza – pongono ulteriori interrogativi sulla strategia d’insieme che quest’amministrazione intende mettere in campo per  far sì che questa operazione non si trasformi in un ulteriore fallimento per l’intera comunità con la perdita dell’intero patrimonio immobiliare a favore dei creditori. Già il primo amministratore unico, Dott. Giovanni Rubini si era dimesso per evidenti contrasti con le decisioni di un esecutivo che gli aveva letteralmente scippato l’unica fonte certa di denaro liquido che gli avrebbe consentito di pagare con serenità il debito contratto con la banca Monte dei Paschi di Siena; mi riferisco a quel parcheggio multipiano sacrificato in nome del tentativo (pure questo fallito) di salvataggio della Multiservizi SpA, noto carrozzone politico rivelatosi molto più utile per le campagne elettorali di Melchionda che per l’affidamento di servizi utili alla comunità; oggi registriamo le dimissioni irrevocabili di Roberto Pansa anch’esse  per evidenti divergenze sulle modalità di gestione della società.  Me lo aspettavo.

Uno stimato professionista come Roberto Pansa, – fa rilevare il Presidente della Commissione controllo e garanzia – che ho potuto apprezzare in corso dell’audizione in commissione nel corso della quale ha illustrato con dovizia di particolari e contagioso entusiasmo i suoi programmi, non poteva accettare l’arroganza di questa amministrazione che ignorando le sue considerazioni, i suoi programmi e le sue valide proposte, gli intima di portare a termine il compito affidatogli dopo aver ridimensionato notevolmente l’appetibilità dei suoi stessi beni patrimoniali con dissennate scelte urbanistiche. Un bel pasticcio, non c’è che dire.

Un pasticciaccio degno della peggiore usanza borbonica a cui questa amministrazione ci ha abituato nel corso degli anni. – scrive Lenza – Intanto il tempo passa, la scadenza per la restituzione del debito si avvicina di gran carriera, la corte dei conti attende di conoscere le azioni messe in campo per il ripristino della legittimità dell’operazione, gli otto milioni che la Eboli Patrimonio Srl ha versato nelle casse del comune (4 milioni in contanti e 4 milioni in 8 anni) per il conferimento di tutti gli immobili, sono stati già tutti bruciati nel corso di questi due ultimi bilanci per coprire il mare di debiti che gravano sul nostro ente e quest’amministrazione continua a disinteressarsi delle priorità da mettere in campo per la salvaguardia dell’intera comunità.

La Eboli Patrimonio srl – conclude il Presidente Lazzaro lenza – è una società strategica, ad oggi l’unica fonte potenziale di entrate per le casse del comune senza dover tagliare servizi o mettere le mani nelle tasche dei cittadini con tasse, balzi e balzelli vari al fine di far quadrare i conti in bilico e non si può lasciare andare alla deriva quest’opportunità. Con grande senso di responsabilità, in consiglio comunale abbiamo sempre sostenuto l’operazione di cartolarizzazione, esortando l’amministrazione a supportare concretamente e non solo a chiacchiere, l’azione di Rubini prima e Pansa dopo. Perchè ciò non è avvenuto? Forse perché gli obiettivi dichiarati non sono quelli realmente desiderati? Forse la Eboli Patrimonio Srl doveva servire solo ad evitare il dissesto finanziario nel 2010? Forse il suo compito è già finito prim’ancora di iniziare? Questo ce lo deve dire il sindaco e spero di ascoltare queste risposte, gli intenti e la rimodulazione degli obiettivi nel prossimo consiglio comunale, nel corso del quale il sindaco è chiamato a riferire e a chiarire queste circostanze”.

Eboli, 28 giugno 2012

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