A convegno quadri dirigenti, amministratori locali, Sindaci, Consiglieri regionali e Parlamentari del Partito Democratico.
Conferenza Provinciale del PD: “Per il Lavoro, per lo Sviluppo sostenibile, i Territori“.
Landolfi: “Da Eboli vogliamo ricostruire un grande Partito che tenga conto dei rapporti tra Società civile e Politica. è necessario un patto generazionale, un nuovo compromesso tra quelli che lavorano e quelli che vorrebbero lavorare.
EBOLI – Il Partito Democratico si è fermato a Eboli. E con il tema del Lavoro, dello Sviluppo sostenibile e dei territori cerca di ripartire da Eboli per rilanciarsi e affrontare quelle problematiche che sono all’ordine del giorno della politica italiana cercando di riappropriarsene per ricollegarsi ai cittadini, agli elettori che non si sentono più rappresentati da nessuno e si rifuggono: ieri al Nord nel voto di protesta a favore della Lega; e al Sud nei vari movimenti autonomistici regionali; oggi nel voto verso il movimento di Beppe Grillo.
Quindi una giornata di incontri e di proposte ma anche una giornata per riflettere e serrare i ranghi con i quadri dirigenti e gli amministratori del territorio per cercare di bloccare quel cortocircuito che ha interrotto ogni connubio tra la classe politica e gli elettori. Un momento importante, come importante è il Tema della Conferenza Provinciale del PD: “Per il Lavoro, per lo Sviluppo sostenibile, i Territori“, organizzata dal Segretario Provinciale Nicola Landolfi e la Direzione provinciale con in testa Nello Mastursi, Maria Rosaria Vitiello, Enzo Bennet e i Giovani , Antonio Monaco, Gabriele Del Mese, Giuseppe Cicalese, Tommaso Maioriello, Paola Massarelli, Antonietta e Giuseppe Cicalese.
All’appello hanno risposto prorio tutti, dai Parlamentari Alfonso Andria, Antonio Cuomo, Guglielmo Vaccaro, Fulvio Bonavitacola, al Consigliere Regionale Donato Pica, ai Sindaci del territorio, Martino Melchionda e Biagio Luongo in testa, e ad un esercito di amministratori locali: Mimmo Volpe da Bellizzi; Egidio Mirra da Battipaglia; Alfonso Bonaiuto e Franco Picarone da Salerno; Giuseppe Lanzara da Pontecagnano, Adolfo Lavorgna, Roberto Palladino, Enzo Consalvo, Luca Sgroia, Vincenzo Rotondo, Mauro Vastola, Mario Di Donato; i dirigenti Diego Belliazzi, Michele Figliulo, Corrado Martinangelo, Roberto Brusa, Andrea D’Ambrosio, Luca Lascaleia, Liberato Martucciello.
I temi del lavoro, dell‘economia, dell’ambiente, dello sviluppo del territorio, sono attuali e sono proprio quelli che ci hanno fatto sperare in una caduta del Governo Berlusconi, attento più al cabaret e alle feste privé che alle questioni economiche e sociali, che ci fanno odiare l’inespressivo Primo Ministro Mario Monti e il suo Governo di “bocconiani miliardari“, e ci fanno allontanare dalla troica dei segretari dei tre partiti più coinvolti nel sostegno al Governo Monti: Angelino Alfano, Pierluigi Bersani, Pierferdinando Casini.
“E’ un’iniziativa del PD che si muove nel mondo del lavoro e cerca di entrare nelle sue problematiche – dice il Segreatrio Provinciale Nicola Landolfi nel suo intervento – ci impegniamo a riunire le nostre forze sul “Lavoro, lo Sviloppo sostenibile, sul territorio. Il PD deve assolvere ad una funzione sociale, deve avere legame con il territorio. Il Legame di un Partito che di fronte ai problemi dei cittadini non si gira dall’altra parte, e al contrario si ferma, ascolta, interviene, e anche se sono drammatici riusciremo a fare il nostro dovere mettendo in campo iniziative per il lavoro, per il lavoro autonomo, per le iniziative economiche ed imprenditoriali, e proteggeremo i diritti fondamentali.
Partiamo dalle cose semplici, usiamo linguaggi comprensibili, apriamo le porte ai giovani. – prosegue Landolfi – Si dice che i giovani non partecipano alla politica. Non partecipano perchè sono distratti da altri problemi, primo fra tutti dal lavoro che non riescono ad trovare. Ci salviamo solo se riusciamo a fare un patto generazionale, se ci aiutiamo tutti, se riusciamo a mettere in piedi un nuovo compromesso ma che sia rivolto al sociale e alla politica: un compromesso tra quelli che lavorano e quelli che vorrebbero lavorare.
Da Eboli – conclude il Segretario Provinciale Nicola Landolfi – vogliamo ricostruire un grande Partito che tenga conto dei rapporti tra Società civile e Politica e metteremo in cantiere dei Forum che si occuperanno dei problemi del lavoro e dell’economia, organizzeremo assemblee tematiche e cercheremo non solo di elaborare progetti ma anche di portarli a termine per essere credibili“.
Nei giorni scorsi l’ISTAT ha reso noto il rapporto annuale sull’occupazione, dati preoccupanti. E’ emerso un quadro allarmante, la disoccupazione é passata dal 21 al 29,1%. Nel il Sud è ancora più drammatico il quadro due giovani su tre non lavorano. Conseguenze che ci fanno affermare che il futuro e i sogni dei nostri figli è compromesso.
Il tasso di disoccupazione nella fascia tra i 15 e i 24 anni, in quattro anni, e’ passato dal 21,3% al 29,1%. In soli 4 anni, tra il 2008 e il 2011 il tasso di disoccupazione dei giovani under 24 e’ aumentato di 7,8 punti percentuali. E’ quanto si evince dalle tabelle contenute nel rapporto annuale dell’Istat.
Il tasso di disoccupazione totale invece, e’ salito dal 6,7% del 2008 all’8,4% nel 2010 e 2011, è salito di soli 1,7%. La quota dei ‘Neet’, cioe’ i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, e’ passata dal 19,3% del 2008 al 22,7% del 2011.
I giovani stranieri tra i 15 e i 19 anni, sono arrivati al 32,8% lo scorso anno, nel 2008 era del 28,3%. Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni e’ sceso in quattro anni dal 58,7% al 56,9%. Il tasso di disoccupazione di lunga durata, invece, cioé quelli cha vanno dai 12 mesi e oltre, é salito dal 3% del 2008 al 4,3% del 2011.
In crescita anche il tasso di inattivita’ tra i 15 e i 64 anni: e’ arrivato dal 37% al 37,8%. In calo la percentuale di coloro che passano dal lavoro atipico a quello standard nel corso di un anno: nel 2008 era al 29,2% ed e’ arrivata al 23,4%. Il peso delle unita’ di lavoro non regolari sul totale e’ passato dall’11,8% al 12,2%.
Al Sud la situazione è ancora più critica. L’indicatore aumenta per la componente maschile nel nord e, in misura più intensa, nel Mezzogiorno cresce anche per quella femminile, soprattutto nel centro, e tocca un massimo del 51,8% per le giovani donne del Mezzogiorno. Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 32,7% (era 26,9% nel primo trimestre 2011).
Ed è proprio sulla centralità del tema del lavoro che si è sviluppato il dibattito e su cui si sono sviluppati gli interventi, ma con questi dati sarà difficele convingerci si possa cambiare qualcosa se non passa attraverso uno schock.
Donato Pica
Ribadire la Centralità del tema del lavoro, soprattutto in Campania, dove si vive una crisi senza precedenti anche a causa del Governo Regionale di Caldoro, è assolutamente necessario – E preannuncia un’iniziativa del Gruppo Consiliare Regionale PD – Chiederemo una seduta tematica sui Fondi Europei che sono propedeutici allo sviluppo e all’occupazione”.
Alfonso Bonaiuto
“Manca ancora una volta un’analisi della Società riguardo a tutte le categorie del lavoro. E’ a quel pezzo che rappresenta il 40% dei cittadini che non hanno votato che noi dobbiamo rivolgerci. Dobbiamo parlare con questa società che produce e lavoro e che hanno assolutamente bisogno di essere tutelati. I cittadini poi si sentono vessati dalle tasse e per questo dovremmo discutere con il Governo per fare una normativa, che sia rivolta alla riscossione che elimini gli interessi degli interessi allentando la pressione sui cittadini. Inoltre per quanto riguarda le amministrazioni è necessario rivedere il Patto di stabilità, cercando di distinguere le spese dagli incentivi”.
Martino Melchionda
“Dopo tutte le riforme annunciate ci troviamo ancora a dover combattere con retaggi di un’amministrazione lenta, antica. E’ necessaria una riforma dello stato. Le liberalizzazioni non hanno prodotto nessun effetto. I patti di stabilità hanno ingessato le amministrazioni. L’obbligo del pareggio non consente investimenti. le amministrazioni sono condannate alla gestione corrente fino a che dura. E’ indispensabile inoltre sbloccare questi lacci che impediscono investimenti e produttività per dare una risposta concreta sui temi del lavoro. Puntare sull’ambiente e puntare sul ciclo virtuoso dei rifiuti è dare una risposta positiva al territorio“.
Biagio Luongo
“Per crescere c’é bisogno di risorse, bisogna liberare da subito le risorse che giacciono presso gli enti locali: Sarebbe l’Italia dai mille cantieri. In tema basta pensare che la Campania si conferma fanalino di coda nell’utilizzo dei fondi europei. La Campania come Regione importante del Mezzogiorno non può non spendere quelle risorse. Su questi temi il PD deve avere il coraggio di esprimere posizioni di rottura: Ci si illude dicambiare restando fermi. Bisogna rompere il sistema democratico che vede giovani, donne, imprese legati da una società paralizzata. Il futuro vero passa attraverso il federalismo e una nuova responsabilità, dove il privato deve essere favorito a costo zero“.
Antonio Cuomo
“Un nuovo patto sociale per liberare nuove energie e favorire nuovi investimenti. E’ così che si favorisce il lavoro. Mettere in moto nuove forme di finanziamento che incontrino gli investimenti privati per disegnare una nuova mappa del tessuto produttivo italiano e garantire nuove professionalità e nuove forme di lavoro. Questo passo però solo attraverso uun drastico taglio della pressione fiscale e una grande dose di fiducia negli italiani”.
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Eboli, 12 giugno 2012
BENE BRAVO BIS!!! Mi viene in mente una vecchia trasmissione comica televisiva.
Tutti hanno parlato da Landolfi a Pica, da Bonaiuto a Melchionda. Ha parlato anche Luongo e perfino Cuomo!
Tutti a ripetere la litania del lavoro ai giovani che non c’è. Tutti vogliono fare un nuovo patto sociale e vorrebbero riconquistare la fiducia degli italiani ma , sopratutto degli elettori ebolitani in vista delle prossime elezioni politiche della primavera 2013(se tutto va bene) o delle prossime amministrative.
Ma nessun patto sociale o compromesso tra quelli che hanno il lavoro e chi non ce l’ha, sarà più possibile!!!
Sono già scaduti anche i tempi supplementari, egregi rappresentanti DS.
Nessuno di voi è più credibile. La miglior cosa da fare è ringraziarvi PER L’OTTIMO LAVORO SVOLTO FINORA xxx xxx xxx xxxx xxx xx.
Ci sono nuovi giovani che premono alle porte, ci sono nuove e fresche forze politiche che aspettano il momento giusto per mandarvi tutti a casa! Ormai i partiti sono tutti morti, compreso il vostro. Perciò, meno vi fate vedere e meglio è per tutti.
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Plug-in sociale di Facebook.
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sono patetici,non hanno idee,sono lì per perpetuare la condizione attuale,sempre gli stessi, un esempio per tutti,la solerzia dellasignora Gallotta,segretaria da sempre Paladino,Villani,Pica,Andria,e gli altri che verranno……………….perchè non cercate un lavoro serio.Le vostre sono braccia rubate all’AGRICOLTURA
ci risiamo corsi e ricorsi storici Ebolitani ricordate “IL MANIFESTO DI EBOLI DI BASSOLINO”
per quest’anno non cambiare stessa sede stesse persone e per fortuna stesso mare
lo sviluppo sostenibile la tutela dei territori e del lavoro passano attraverso un superamento dell’attuale paradigma socio-economico; mi riferisco al definitivo superamento dell’attuale sistema liberal-capitalistico che ad oggi risulta fallimentare in tutti i suoi propositi: la piena occupazione, il rapporto tra nord e sud del mondo e la distribuzione della ricchezza tra le classi sociali. Questi propositi iniziali son ora piu’ che mai contraddizioni del sistema stesso elementi che ne evidenziano il carattere antipopolare e antiegualitario. Di coloro che sono intervenuti ho stima del regista d’ambrosio il quale credo colga nelle sue opere le contraddizoini appena citate dando numerosi spunti di riflessione a coloro che hanno la fortuna di beneficiare della sua arte.
ma cosa stai blaterando?siamo stufi di questa pseudocultura postcomunista