E ora si può ripartire. Un bilancio irresponsabile ereditato dalla nuova dirigenza. Reprimenda per l’ex Presidente Cavaliere.
Questo il bilancio dell’Ebolitana 1925 del Presidente Miceli: 54 tesserati tra tecnici e calciatori, ereditati dalla vecchia gestione circa 600mila euro di debiti.
EBOLI – Si sono completate le operazioni di transazione tra l’Ebolitana 1925 ed i tesserati che avanzavano spettanze economiche. In due casi non si è raggiunto l’accordo tra la società ed i calciatori. Sono invece andate in porto le transazioni con gli altri tesserati. Si tratta di ben 45 tesserati sia nel ruolo calciatori, sia in quello tecnici e preparatori, che hanno firmato la transazione, a cui si aggiungono i due calciatori che non hanno firmato l’accordo e gli altri sette calciatori con i quali è stata sottoscritta la risoluzione del contratto fin dallo scorso gennaio.
Di seguito si riporta l’elenco completo dei tesserati a vario titolo dell’Ebolitana 1925 nel corso dell’intero campionato, il cui numero, 54 tesserati, rende la fotografia dell’inquietante, colpevole ed irresponsabile situazione nella quale la società era stata affossata sotto il profilo non solo finanziario. Un numero pazzesco di tesserati tale da allarmare anche i vertici calcistici nazionali, i cui contratti per buona parte sono stati formalizzati lo scorso gennaio e rispetto ai quali gli attuali dirigenti, subentrati a marzo, non hanno potuto fare altro che prendere atto, per poi adoperarsi fruttuosamente in sede di transazione economica.
Calciatori: Albano Luigi, Angiò Pasquale, Astarita Salvatore, Barbone Massimiliano, Broso Antonino, Calascibetta Antonino, Camputaro Ivan, Capasso Vito, Cataletto Valerio, Cavaliere Alfonso, Colella Carlo, Corsino Gianmarco, Cutolo Nicola, D’Ancona Davide, De Pascale Maurizio, Di Matteo Ciro, Esposito Antonio, Gaveglia Andrea, Gerolino Adolfo, Giudice Davide, Giurdanella Giorgio, Izzo pasquale, Liguori Marco, Limatola Gianmarco, Lo Coco gaetano, Longo Roberto, Mastrojanni Saverio, Mirante Simone, Nazzani Giuseppe, Nicastro federico, Nigro Elio, Orlando Alfonso, Palumbo Roberto, Pepe Marco, Perricone Aldo, Perrino Giuseppe, Piccirillo Cristian, Pignatta Luciano, Policano Massimo, Ramaglia Mario, Sacco Carlo, Salemme Eugenio, Scala Andrea, Sekkoum Nagib, Servi Andrea, Sturiale Gianluca, Toscano Gaetano, Venneri Andrea, Zotti Giuseppe. Tecnici e preparatori: Barone Francesco, Belotti Vittorio, Giacomarro Domenico, Marino Vincenzo, Nastri Salvatore.
L’esposizione debitoria, conseguente ai tesseramenti, che i vecchi dirigenti hanno lasciato in eredità, riguardava la voce stipendi e le voci relative a contributi e versamenti. Nello specifico, prima delle transazioni, l’Ebolitana 1925 era esposta secondo questo schema: 376.000 euro per stipendi; 42822,64 euro per ritenute; 146877,27 euro per versamenti ENPALS; 22585,82 per versamento fine carriera. Complessivamente, i debiti dell’Ebolitana 1925 che gli attuali dirigenti hanno ricevuto in eredità dai vecchi amministratori ammonta a 588.285,73 euro, oltre un miliardo di lire calcolato in vecchio conio. A questa somma enorme si devono poi aggiungere le somme che vantano nei confronti della società molti vecchi fornitori.
In riferimento, poi, ad alcune dichiarazioni riportate dalla stampa ed addebitabili ad ex dirigenti e collaboratori dell’Ebolitana, la società del presidente Ercole Miceli continua ad evitare, per il bene dello sport cittadino, ogni forma di polemica, mantenendo un profilo basso e dignitoso. E’ appena il caso di sottolineare, però, che ha meravigliato molto gli attuali dirigenti l’uscita pubblica dell’ex presidente, Luigi Cavaliere, che qualche giorno fa ha voluto scagliarsi contro gli attuali dirigenti ebolitani, bocciandoli tutti.
L’Ebolitana riconosce a Cavaliere competenza calcistica e gestionale e passione certa per l’Ebolitana. Per questo ci si sarebbe aspettati che Cavaliere, invece di attaccare chi in questo momento tenta faticosamente di non fare infangare ulteriormente il nome della città e della sua popolazione, sottraendole al clima di indagini e gravissime accuse di Guardia di Finanza e Procura della Repubblica, avesse speso, nel suo concitato e poco lucido tentativo di offendere i dirigenti attuali, una parolina contro chi, al contrario, ha gettato disonore e sospetti sull’Ebolitana. Ci si sarebbe aspettati, da Luigi Cavaliere, un commento sull’operato anche dei vecchi amministratori, da lui ben conosciuti per esserne stato, negli anni, uno dei maggiori sostenitori e frequentatori.
Eboli, 6 giugno 2012