Nella sede dell’Associazione “…Per Eboli”, la giovane autrice ebolitana Raffaella R. Ferrè ha presentato il suo ultimo romanzo: “Inutili fuochi” .
“Inutili Fuochi” è il suo terzo romanzo: estate, musica, maternità, famiglia, amori e mal di testa, donne e uomini al sole, e poi il mare: nel caldo torrido di una giornata d’agosto ……..
EBOLI – Tutto pieno, presso la sede dell’associazione “…Per Eboli” – in via San Berardino, 1 – quando la giovane scrittrice ebolitana Raffaella R. Ferrè ha presentato il suo ultimo ambizioso romanzo: “Inutili fuochi”, con il quale vuole conquistare i lettori estivi.
Il parterre era pieno di pubblico e di autorità tra cui: il Sindaco di Eboli Martino Melchionda; il Consigliere comunale delegato alla cultura Roberto Palladino; l’Assessore Remo Mastrolia; Il giornalista Antonio Manzo, inviato speciale de “Il Mattino” di Napoli; Carmen Pellegrino, scrittrice e storica; Mariapia Mercurio, che ha rappresentato l’associazione; e l’interpetrazione magistrale di Filomena Pisani che ha letto alcuni passi del libro, interpetrando alcuni personaggi.
Ha fatto da cornice all’evento la mostra fotografica curata da Francesco Agresti, e per finire come per accompagnare i “bocconi” del romanzo “estivo” di una calda estate di Raffaella Ferrè, la degustazione di vini selezionati da Masterwine Eventi e, in collaborazione con il rinomato ristorante il “Papavero”, un assaggio dei prodotti culinari del territorio.
Raffaella è una scrittrice originaria di Eboli che, attualmente, vive a Napoli.
“Inutili Fuochi” è il suo terzo romanzo: estate, musica, maternità, famiglia, amori e mal di testa, donne e uomini al sole, e poi il mare: nel caldo torrido di una giornata d’agosto si intrecciano le vite di animatori e ospiti dell’esclusivo residence “La riserva”, tanto smisurato e vuoto da sembrare una prigione
“Quando torno ad Eboli mi viene sempre un senso di ansia” dice Raffaella Ferré – evidentemente Eboli è il ritorno, e l’ansia è quella che prende una persona innamorata quando si deve incontrare qualcosa che si ama. E perlando degli incontri in occasione della presentazione del suo romanzo dice: “Sto avendo dei riconoscimenti da tante persone, sono persone che credono in me“, mentre passa a parlare del suo libro, che si svolge in un tempo, sebbene breve ma carico, intenso e profondo che riesce a sembrare una eternità, racconta come “In poche ore ho fermato su carta le cose che passano ad ognuno di noi nel corso delle vacanze“.
Luisa, Andrea, Marta (magistralmente interpetrata nella lettura di una parte del romanzo da Filomena Pisani) e Ricardo, Lia coi suoi genitori, Carlos il bagnino, tutti personaggi mobili di uno scenario in movimento, con i bambini senza nome che lasciati liberi dai genitori cercano lucertole tra le canne e tu, alle prese con un dolore muto al centro del petto, sdraiata sul letto mentre gli altri prendono a schiaffi con lo stile libero il mare rattrappito della costa: tutte queste esistenze sono destinate a cozzare come boe al largo.
Seguiamo i protagonisti dallo zenit al calare del sole del nove agosto, li vediamo spossati dal caldo, dall’utilizzo di droghe, da gravidanze e mal di testa, da balli latino-americani e fantasie che nella controra si sciolgono e vanno a fondersi con la realtà. Li vediamo ballare e star assieme in latrine poco illuminate, in scarne cucine da mensa. Poi, come dice Ricardo, si torna tutti a non conoscersi.
E’ autrice, inoltre, del romanzo “Santa Precaria” (Stampa Alternativa, 2008), testo di formazione ambientato nel Sud dell’Italia, e “La mia banda suona il porn” (80144 edizioni, 2009), storia vera di una band napoletana che dal Premio Ciampi si ritrova a musicare film hard.
Suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie “Strozzateci Tutti” (Aliberti, 2010) e “Non è un paese per donne” (Mondadori, 2011).
Nel 2008 ha ricevuto una menzione speciale al Premio Giancarlo Siani e nel 2010 ha vinto il Born to Write con il racconto “Cliffhanger”, edito da Marcos y Marcos. Suo il testo, letto dall’attrice Isabella Ragonese, scelto per aprire la manifestazione “Se non ora quando” a Roma. Il suo blog è www.santaprecaria.com/blog.
Il romanzo “Inutili fuochi” è stato pubblicato dalla 66thand2nd, casa editrice con sede a Roma, è il nuovo indirizzo dell’editoria indipendente. Porta il nome dell’incrocio tra la Sessantaseiesima Strada e la Seconda Avenue a New York: una strada e un luogo di passaggio, come suggerisce il marchio ispirato alla segnaletica delle autostrade americane, ma anche un indirizzo e una casa. La collana Bookclub si riallaccia ai circoli di lettura anglosassoni e propone storie da condividere, capaci di unire l’intrattenimento alla riflessione: è il piacere di leggere e discutere di un’opera e di un autore, mettendo apertamente in campo le proprie idee e promuovendone la circolazione.
L’ associazione “…Per Eboli”, nel proposito di diventare un luogo di discussione, di incontro e di confronto dal quale far partire azioni concrete di promozione e valorizzazione del nostro territorio e dei suoi talenti, inaugura così la sua attività culturale.
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Eboli, 7 giugno 2012
Signori, di questa giovane ebolitana ne sentirete parlare sempre più spesso. Ha un talento che nemmeno immaginate. E’ bravissima … per questo ha lasciato Eboli.
Armando Voza
Complimenti vivissimi.
Finalmente si può parlare di qualcosa di bello!!!
La sporca politica ci ha ammorbato e nauseato.
Non ho il piacere di conoscere personalmente Raffaella,ma ho letto SANTA PRECARIA e sono sicuro che quest’ultima sua opera sarà ancora migliore.
Un plauso all’associazione…PER EBOLI : ottima l’iniziativa di cominciare l’attività lanciando giovani talenti.
La cultura è l’arma più potente ma anche la più incruenta per sconfiggere i tiranni,per riscattare le classi più disagiate,per accelerare il progresso umano.
GRAZIE DI ESISTERE Raffaella R.Ferrè!!!
Complimenti alla sig.na Ferre’ .
Adesso pemettettemi di fare un annuncio pubblicitario:
Il 10 giugno Eboli si risveglia, con autofinanziamento dei cittadini e volonta del fare si organizza la seconda edizione dell’infiorata in onore del Corpus Domini. Ci saranno giovani del liceo artistico di Salerno e del liceo artistico di Eboli ,lavoreranno fianco a fianco senza competizione con tecniche miste ed originali,creando colori manco farlo a posta in Piazza Borgo ,luogo strategico ai confini tra il vecchio centro storico ed il nuovo unendo tutti i cittadini in un unica comunicazione, quella del fare ,Eboli tra i colori ,fiori e arte,con i giovani italiani, gli interpreti del futuro senza confini politici ma solo la volonta’ del fare.