Iniziativa “grillina” di Polito (FLI) e Marisei (Riformisti), entrambi iscritti al gruppo misto per restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.
Queste le proposte: Riforme della politica e istituzionali; taglio dei privilegi della “casta”; abolizione del finanziamento pubblico ai partiti; modifiche alla legge elettorale; revisione del bicameralismo. Da Polito e Marisei un impegno a non votare i propri Partiti che non si impegnano in questa direzione.
EBOLI – Restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, è l’iniziativa congiunta dei Consiglieri Comunali Salvatore Marisei dei Riformisti e Paolo Polito di FLI, entrambi iscritti al Gruppo misto in Consiglio Comunale, per restituire un diritto costituzionale e poter scegliere i propri rappresentanti Parlamentari, al momento nominati.
Continua l’attivismo di Polito e questa volta si incontra con l’attivismo di Marisei e per la prima volta il bersaglkio non è il Sindaco di Eboli Martino Melchionda e la sua Amministrazione Comunale, ma il Governo Monti e i Partiti Nazionali e i Parlamentari nominati dai Partiti. Ormai succede di tutto in Consiglio Comunale, ma forse succede quello che dovrebbe succedere e invece ormai non ci aspettiamo più: succede che si fa politica.
Quale è la motivazione dell’attivismo politico della “strana coppia“? Quello che tutti i cittadini ormai non sopportano più e chiedono a granvoce, ma inascoltati di rivedere: le Riforme della politica e istituzionali; di tagliare i privilegi della “casta”; di abolire il finanziamento pubblico ai partiti; di modifiche la legge elettorale; di revisionare il bicameralismo. Da Polito & Marisei una proposta forte: quella di invitare chi aderisce ad impegnarsi a non votare i propri Partiti che non si adoperano per raggiungere questi obiettivi.
Si dirà: ma che c’entra uno dei tanti Consiglieri o uno dei tanti Consigli Comunali riguardo a questioni tipicamente nazionali? Probabilmente c’entra e come, anche per dare una risposta seria a quello che tutti vogliono e che Grillo riesce a percepire. Probabilmente se i Partiti e i leader Nazionali ricevono una serie di queste delibere nelle quali si fa voto di non sostenere nelle prossime elezioni i propri partiti se non si impegnano in quella direzione, potrebbero rebdersi conto che ci siamo rotti le scatole. Va da se, che non basta solo fare proposte che vanno in questa direzione, ma è necessario anche esser anche più sobri e più conseguenziali nella quotidianità. Insomma nel torpore generale il “grillismo” di Polito e Marisei può significare qualcosa.
Dopo “tangentopoli” – sostengono Paolo Polito e Salvatore Marisei – la nostra democrazia è nuovamente sull’orlo di una crisi di rappresentanza. All’indomani di quei fatti tragici e controversi, i cittadini avevano riposto nel cambiamento dei partiti e nella revisione dell’assetto istituzionale del Paese una grande fiducia, ma sembra che venti anni siano trascorsi invano. Oggi come allora, la classe politica nazionale appare incapace di quello scatto di orgoglio e di quel senso di responsabilità necessari per evitare derive demagogiche e populiste che ci farebbero perdere altro tempo prezioso.
Molte cose ci sarebbero da fare, – dicono i due Consiglieri del Gruppo misto – ed alcune di queste sono nell’agenda che il Governo Monti sta faticosamente, e non senza elementi di criticità e non condivisione, portando avanti, ma quel che drammaticamente manca al Paese sono le riforme della politica ed istituzionali: dal taglio dei privilegi della “casta”, all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, dalle modifiche alla legge elettorale, alla revisione del bicameralismo. Il risultato di questa stasi è una frattura, un solco sempre più largo tra partiti, dirigenti politici nazionali e cittadini.
Nel mezzo ci sono quelli come noi, – continuano Polito e Marisei – rappresentanti locali dei partiti, o meglio di ciò che ne resta a livello locale, né i primi della classe né gli ultimi, di certo non i migliori, impegnanti nei consigli comunali e provinciali, testimoni di prima istanza delle proteste e lamentele che quotidianamente, e con piena ragione, i cittadini ci consegnano e vogliosi di non starsene a guardare con le mani in mano.
Di qui una proposta dal carattere forte, anche provocatoria e certo di difficile attuazione, ma che ben segnala le difficoltà di chi fa politica nei comuni e non è più disponibile a fare da parafulmine alla sfacciataggine ed al menefreghismo che alcuni a Roma continuano a manifestare.
La riforma della legge elettorale è indispensabile per restituire credibilità ai partiti ed alla politica e rinnovare il legame tra territorio ed eletti. Certo, ci si può dividere sui modelli, e in Italia siamo maestri di creatività, ma la riforma va fatta ora. Tutti sanno che si può fare, anche in poche settimane, basta volerlo.
Dal basso, dunque, – concludono Salvatore Marisei e Paolo Polito – il tentativo di far nascere un movimento che rappresenti ai Segretari Nazionali dei partiti ed ai Parlamentari che è tempo di decidere, con l’impegno a non sostenere il proprio partito nella prossima campagna elettorale in assenza di una nuova legge, qualunque siano le cause che ne impediranno il varo. Con l’auspicio che prima il consiglio comunale di Eboli e poi tanti altri delle nostra provincia inviino un unico accorato appello per cambiare davvero.
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Mozione Marisei-Polito
Paolo sei un grande, anzi un GRANDISSIMO.!!!!!!…
Grillo era l’unico che ti mancava.