Le mani della speculazione edilizia sulla Città. L’Amministrazione con l’intervento edilizio a fontanelle abdica alla sua funzione di programmazione. SEL preannuncia un comizio.
276 alloggi, 7 ettari di cementificazione, un “affare” da 87 milioni di euro, il tutto realizzato in zona agricola o destinata a prateria ed in variante al Piano Regolatore Generale.
EBOLI – Lo strascico del Consiglio Comunale sull’Housing Sociale di Fontanelle è destinato ad allungarsi, e in effetti, benché il Consiglio Comunale abbia manifestato con 17 voti favorevoli e 9 contrari, il suo interesse, dichiarando di voler approvare successivamente Progetto e Variante urbanistica, il dibattito tende ad “estendersi” oltre il Consiglio stesso. E così, tutti i soggetti che si sono espressi contrari a quel progetto, hanno ritenuto opportuno renderlo pubblico, oltre il Consiglio Comunale, evidentemente consapevoli, che quell’Assise ormai poco e niente incide sull’opinione pubblica se non a fatto compiuto.
E’ stato prima il gruppo dei così detti “Riformisti” con i consiglieri Salvatore Marisei, Antonio Petrone, Carmine Campagna, poi il Nuovo PSI con Massimo Cariello, Santo Venerando Fido, Ennio Ginetti e il Coordinatore cittadino Cosimo Pio Di Bnedetto ed ora Sinistra Ecologia e Libertà con il suo Consigliere Comunale Gerardo Rosania, hanno ritenuto affidare alla comunicazione il loro dissenso a quel progetto.
“Una maggioranza silente, – scrive SEL nella sua nota – allineata ed obbediente agli ordini ha alzato la mano nel Consiglio Comunale di mercoledì scorso, avallando una nuova, odiosa ed oscena aggressione cementizia al territorio comunale: 276 alloggi, 7 ettari di cementificazione, un “affare” da 87 milioni di euro, il tutto realizzato in zona agricola o destinata a prateria ed in variante al Piano Regolatore Generale.
Una maggioranza in clamoroso affanno ha raccontato al Consiglio Comunale che “tutto era già compreso nel redigendo Piano Urbanistico Comunale (PUC)”. Non è vero! Il P.U.C. non comprendeva né questo intervento né l’altra operazione edilizia (sempre in variante) sull’ex macello.
In Consiglio Comunale – continua la nota di SEL – un componente della maggioranza (non dell’opposizione!) – il Consigliere Paolo Polito – ha riferito che il prof. Gerundo, tecnico incaricato che sta redigendo quel Piano, ha parlato – in sede ufficiale – dell’operazione Fontanelle come di “una mera speculazione edilizia, incompatibile sia col P.R.G. vigente che col P.U.C ancora da approvare”.
Probabilmente è per questo che a sostegno della delibera poi approvata dal Consiglio Comunale mancava sia una relazione del prof. Gerundo sia una relazione dell’Ufficio Tecnico Comunale. In preda al panico totale, l’Amministrazione ha fatto apparire come per magia una nota non firmata (non compresa negli atti a disposizione dei Consiglieri!), attribuita al redattore del P.U.C., che il Sindaco dapprima ha definito “una cosa così”, senza importanza, e poi ha elevato alla dignità di parere, a seconda della convenienza!
In tale nota – prosegue Sinistra Ecologia e Libertà nelle sue osservazioni – i 276 alloggi diventano “standard urbanistici”: in sostanza, questo significherebbe che realizzare un parco attrezzato di quartiere (quello sì rientra negli standard urbanistici!) o palazzi di 4 piani è la stessa cosa. In Consiglio Comunale una maggioranza in palese imbarazzo ha raccontato che quei 276 alloggi si sarebbero aggiunti a quelli previsti dal P.U.C.!
Non è Vero! La Provincia ha specificato in una sua nota che quello che loro chiamano “Housing Sociale” va considerato nel conteggio degli alloggi previsti dal P.U.C. .
In Consiglio Comunale la maggioranza è venuta a raccontare che si trattava di riqualificare un’area degradata, così com’era previsto dal bando per accedere ai finanziamenti. Peccato che quella zona, ricca di ulivi, tutto è tranne che degradata e che, non a caso, questa affermazione non era sostenuta da uno “straccio” di relazione tecnica che certifichi il degrado di quell’area! Chi potrebbe sostenerlo?
Nessuno ha spiegato perché l’intervento non si è promosso sulle aree previste dal P.R.G., invece di far diventare edificabili terreni che prima erano agricoli (chi trarrà vantaggio da questa operazione?).
In Consiglio Comunale una maggioranza pasticciona ha raccontato che quelle costruzioni finalizzate all’edilizia agevolata serviranno a calmierare il mercato e ad evitare di dover pagare le case a 3.000 euro al metro quadro. Peccato che la relazione dell’Ufficio Tecnico comunale sull’altra operazione, quella di San Giovanni, certifica che in quella zona il prezzo di mercato delle case si aggira intorno ai 1.600 euro al metro quadro.
In Consiglio Comunale una maggioranza imbarazzante per la Città ha raccontato che bisognava fare in fretta, perché non c’era tempo. Peccato che il Decreto Dirigenziale della Regione Campania è del 3/3/2011, che il Comune di Eboli si è seduto al tavolo tecnico a partire dal 12/5/2011 e che la Giunta Comunale ha espresso parere positivo il 7/7/2011.
Perché non si è venuti per tempo in Consiglio Comunale ad informare di questa operazione?
Mercoledì – prosegue nelle sue considerazioni la nota di Sinistra Ecologia e Libertà – maggioranza a guida Melchionda ha voluto scrivere, con la solita arroganza, una delle peggiori pagine della storia amministrativa ebolitana, nella quale il Comune ha abdicato ad una sua funzione fondamentale: PROGRAMMARE LA CRESCITA, IL DISEGNO DELLA CITTÀ . Questa funzione è stata, invece, riconosciuta al privato: un privato ha deciso per 40.000 persone quale sarà il disegno della Città del futuro, dove dovrà crescere Eboli, quali sono le zone di espansione della città.
Una maggioranza politicamente e programmaticamente inesistente ha svolto semplicemente il ruolo della “giacca” che si fa tirare da una parte o dall’altra. Ed in questo allucinante “tiro della giacca” chi vince è sempre quello che ha più potere e più soldi, chi perde è sempre la Città, chi si arrende ed alza bandiera bianca è la politica, sono le Istituzioni, che da questa vicenda, grazie a Melchionda & C., escono massacrate!
L’impressione netta è che, dopo decenni, il “mattone” è tornato ad essere il “centro di tutti gli interessi“, quelli confessabili e quelli meno confessabili. A rendere maggiormente allucinante il clima in cui il Consiglio Comunale si è svolto è stato un articolo di stampa che solleva l’ALLARME CAMORRA e che descrive, facendo nomi e cognomi, una situazione di “compravendita” del voto dei consiglieri della maggioranza, tenuti a “votare” a fronte di “favori” e “sistemazione di amici e parenti”.
È UN CLIMA CHE NON CI PIACE! – Chiude la sua nota SEL – Un clima che dà il senso di dove 7 anni di amministrazione Melchionda hanno condotto la politica e le Istituzioni cittadine. Anche per questo abbiamo chiesto che tutti gli atti di quella deliberazione vengano mandati alla Procura della Repubblica, al fine di garantire l’intero Consiglio Comunale. Anche per questo saremo in Piazza con un pubblico comizio: per raccontare quello che sta avvenendo ad Eboli, per dire come la pensa Sinistra Ecologia e LIBERTA’ e per chiedere a tutti i cittadini che ancora hanno a cuore le sorti di questa Città di dire BASTA! a questa svendita del territorio e a questa Amministrazione.
Eboli, 22 maggio 2012