I consiglieri “Liberi e riformisti” attaccano: “Il progetto speculativo è chiaro: cemetificare le colline di Eboli”.
I riformisti: Il Sindaco non si è fermato neanche di fronte alle assenze e i distinguo interni alla maggioranza. Invieremo i rilievi sollevati alla Provincia ed alla Regione. Confidiamo che si annulli tutto nell’interesse di Eboli.
EBOLI – La questione del giorno è il via libera che il Consiglio Comunale ha dato con la manifestazione di interesse nei confronti del progetto di Housing Sociale in località Fontanelle di Eboli. La Maggioranza che sostiene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, sebbene abbia vacillato con la defezione di Paolo Polito che ha dato voce e corpo al dibattito, ma anche con quella dei riformisti del PD, i consiglieri Comunali Salvatore Marisei, Antonio Petrone, Carmine Campagna, che hanno votato difformemente la maggioranza, e all’assenza definita “strategica” del Consigliere Alfonso Cillo.
La delibera è passata anche grazie all’approvazione di un ordine del Giorno proposto dai Consiglieri Mauro Delmasto, Francesco Rizzo, Francesco Bello, Emilio Masala, che hanno voluto si precisasse che il vincolo su quell’area fosse speculare alla effettiva realizzazione del Progetto di Housing Sociale. Con questo emendamento che si ritiene di “facciata” la maggioranza ha resistito e ha raggiunta quota 17 passando la prova.
All’indomani dell’approvazione rimane la coda delle polemiche e così le forze politiche e i gruppi che non hanno votato il provvedimento ci tengono a marcare le distanze come fanno in questa nota i Consiglieri Liberi e Riformisti (senza il PD):
“Il Sindaco getta la maschera e dichiara in Consiglio Comunale le sue vere intenzioni: cementificare le colline nel tratto da Eboli a Battipaglia.
È il via libera ufficiale alla peggiore speculazione che Eboli ricordi dalla sua fondazione. Mai si era arrivati a tanto, per di più a colpi di variante, trasformando zone con destinazione agricola e a bosco e praterie, acquistate con pochi spiccioli, in terreni edificabili con un indice di fabbricabilità di gran lunga migliore a quello dei piani particolareggiati.
Questi i fatti: in uno studio privato, professionisti vivici al Sindaco ed imprenditori che hanno messo in ginocchio le finanze del comune – quelli del caso Aracne per intenderci – organizzano una lottizzazione in località fontanelle, in zona agricola, per circa trecento alloggi. L’ammantano di buoni propositi nascondendosi dietro l’housing sociale, una nuova formula di intervento sperimentata con successo al centro nord per riqualificare aree cittadine degradate e ridurre il disagio abitativo di ampie fasce della popolazione.
A nulla sono valsi i nostri pesanti ed insuperabili rilievi sollevati in Consiglio comunale:
- il comune di Eboli è proprietario di aree edificabili nei PUA destinate ad interventi di housing sociale comprese tra il rione Molinello ed il rione Pescara, dove una volta sorgevano i prefabbricati posto terremoto;
- l’IACP di Salerno si era offerta, in una riunione tenutasi presso la sua sede, ed alla presenza di funzionari dell’Ufficio Urbanistiche del comune, di realizzare l’intervento di housing con fondi propri e fondi regionali;
- il comune non ha ritenuto di presentare alcuna proposta per accedere alle somme che la Regione Campania, con un avviso pubblico, ha reso disponibili per questi interventi;
- il comune non ha diramato alcun avviso al pubblico per informare gli imprenditori edili di Eboli di questa opportunità, né di altre: Eboli rischia di diventare terreno di speculazione di costruttori di Battipaglia, Salerno ed altre zone;
- il Sindaco non ha ritenuto di informare il Consiglio comunale su questo argomento (la possibilità di realizzare interventi di housing sociale era nota da circa 2 anni)
- nel piano regolatore vigente è prevista la possibilità di realizzare interventi di housing sociale nelle aree edificabili dei piani particolareggiati per circa 650 alloggi (su questo presupposto una precedente proposta non era stata approvata);
- i proprietari di aree edificabili nei piani particolareggiati, oggi PUA, hanno visto disattesa la loro possibilità di edificare per vincoli burocratici che il comune non ha mai rimosso, scarsa appetibilità economica e pressioni politiche, di varia natura, sui tecnici da loro incaricati (a loro la variante non è mai stata concessa);
- la delibera era errata nelle sue motivazioni, contraddittoria rispetto a deliberati precedenti, priva della dimostrazione concreta e reale dell’interesse pubblico;
- la Provincia di Salerno ha chiarito che per ogni alloggio costruito in variante al PRG, occorre sottrarne altrettanti nelle aree urbane destinate alla costruzione di nuove residenze (il Sindaco non ha chiarito in quali piani particolareggiati e a chi verranno sottratti questi alloggi);
10. il prof. Gerundo, dell’Università di Salerno, che sta redigendo il nuovo piano regolatore, ha dichiarato in argomento che trattasi di una becera speculazione edilizia, incoerente ed incompatibile con i contenuti del suo lavoro, ed in contrasto con gli indirizzi approvati in consiglio comunale (in consiglio era assente);
11. l’intervento ricade in una zona collinare (spazi rurali aperti) soggetta a vincoli idrogeologico ed ambientale che la stessa Regione Campania, nel bando che rende disponibile alcune risorse per l’housing sociale, ha dichiarato non ammissibile, su cui in passato hanno insistito ben due discariche di rifiuti, mai bonificate, ed una canale sotterraneo;
12. la decisione del Consiglio comunale doveva essere assunta entro 30 giorni dalla conclusione dell’istruttoria che sempre la Regione Campania ha condotto, pena la revoca dei benefici economici al privato presentatore della proposta, e non a distanza di mesi e mesi come avvenuto l’altra sera;
13. dopo aver concesso alla Toto Costruzioni di devastare le colline di San Donato con un mega impianto fotovoltaico, beneficiario della variante è ora il geom. Baglieri, proponente in lite con il comune, in quanto collegato al Consorzio Aracne cui l’Ente deve circa due milioni di euro per una lottizzazione su Sant’Andrea mai avviata;
14. non vi era alcuno studio sul reale fabbisogno di alloggi o sulla crescita demografica della città, che accompagnasse la proposta di variante;
15. non vi era alcun parere delle autorità competenti, comprese quelle ambientali come l’Autorità di Bacino, che dovranno esprimersi sulla compatibilità dell’intervento in località Fontanelle (il nome della zona dice tutto) e l’avvenuta bonifica del sito che in passato ha ospitato ben due discariche;
16. il prezzo di vendita degli alloggi potrà arrivare a circa 1900,00 euro a mq., di certo non alla portata della fasce deboli della nostra città che, secondo i proponenti, dovrebbero tutti trasferirsi in collina, lontani dal centro urbano e dai servizi (una nuova Scampia);
17. il comune ricaverà dall’intervento circa 80 alloggi, meno dei cento che dovrebbe ottenere se rendesse operativi i PUA, invece di rallentarne lo sviluppo.
Tanto non è bastato ad indurre il Sindaco a fermarsi. Neanche le assenze ed i distinguo interni alla maggioranza che sono esplosi nel corso della discussione tra i pochi che non sono tenuti per la cavezza.
Annunciamo l’invio della documentazione con tutti i rilievi sollevati alla Provincia ed alla Regione. Confidiamo che qualcuno al di sopra delle parti, senza interessi di sorta, veda la realtà per quella che è ed annulli tutto nel superiore interesse di Eboli e dei suoi cittadini.
Eboli, 18 maggio 2012
Se siete così convinti che ci sia qualcosa di losco SCRIVETE AI MAGISTRATI, fate intervenire la Procura della Repubblica. A forza di abbaiare questi “signori” si sono convinti che non mordete. Suvvia un po’ più di coraggio!
almeno spero che abbiano ottenuto uno sconto sulla vicenda aracne! ma come dice schettino a’ campa mia nun è bona aracne =ragno=taranola=tarantella
La genesi del dissidio tra Melchionda e i contiani è nota e censurabile nel merito e non va ulteriormente commentata ma questi riformisti stanno facendo vedere come si fa veramente l’opposizione a chi l’opposizione doveva farla istituzionalmente ( Cariello , Vecchio etc…).
Concordo con Armando sull’attivazione della magistratura ma mi chiedo: possibile che la magistratura debba essere sempre compulsata per intervenire? Non potrebbe farlo autonomamente?
Non sono nè a favore nè contrario, per il semplice fatto che questa storia non l’ho seguita affatto ( faccio il mea culpa ).
Detto questo vorrei porre una domanda ai “riformisti” ?
Negli anni d’oro della cementificazione di Eboli ( anni 80-90 ) quando si è cementificato di tutto e di piu’ e in piu’ senza un minimo di regola alcuna lo sapete dove eravate?. Siccome temo l’abbiate dimenticato, ve lo ricordo.
Eravate al timone della Regione, della Provincia, del Comune e pure come Amministratori dei condominii presenti e futuri.
A volte tacere sarebbe meglio.