L’assessore al bilancio del Comune di Eboli Lettera ed il Sindaco Melchionda intervengono sull’IMU: è una “Patrimoniale mascherata”.
Stabilite le aliquete: Prima casa 0,50%; aliquota ordinaria 1,00 %; aliquota fabbricati rurali allo 0.20%; immobili non locati 1,06%. Da una simulazione ci sarà un risparmio rispetto all’ICI di circa 50 €.
EBOLI – L’Imposta Municipale Unica, come ormai tutti sanno, in realtà nasconde una tassa i cui proventi saranno incassati dal Governo nazionale, che gli enti locali sono chiamati, in larga parte, a riscuotere in qualità di meri esattori.
Si tratta, in buona sostanza, di una patrimoniale mascherata.
Questo comporterà, per gli enti locali, un ulteriore sensibile calo dei trasferimenti da parte dello Stato. Nel caso del Comune di Eboli, tale riduzione è quantificabile per quest’anno in circa 1.300.000 euro. Tutto questo sta causando problemi di liquidità e ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.
Oltre a questo, occorre ricordare che il Comune sostiene, con non poche difficoltà, il pagamento di debiti fuori bilancio dovuti a contenziosi generati dall’operato di precedenti amministrazioni cittadine, quali le vertenze Mazzitelli e Aracne.
L’Amministrazione Comunale, continua a condurre la propria battaglia, assieme agli altri comuni italiani rappresentati dall’ANCI – per avere un’Imu più equa.
Le risorse derivanti da questa imposta devono rimanere sul territorio, al fine di assicurare i servizi essenziali ai propri cittadini. Nel frattempo, l’Amministrazione comunale ha disposto le seguenti aliquote:
- l’aliquota sulla prima casa si attesta allo 0.50%
- l’aliquota ordinaria all’1,00 %
- l’aliquota dei fabbricati rurali allo 0.20%
Inoltre si è deciso di determinare:
- allo 1,06% l’aliquota per gli immobili non locati classificata o classificabile nel gruppo catastale A (ad eccezione della categoria A/10) utilizzabile ai fini abitativi, non tenuta a disposizione del possessore per uso personale diretto e non locata né data in comodato a terzi ivi residenti,
- allo 0,30% l’aliquota per l’abitazione principale dei soggetti passivi in cui è presente nel nucleo familiare almeno un soggetto diversamente abile, riconosciuto invalido civile al 100%;
- allo 0,50% l’aliquota per i fabbricati di nuova costruzione, utilizzati direttamente dal soggetto passivo d’imposta, per lo svolgimento di un’attività produttiva (commerciale, industriale, agricola, professionale, artigianale).
Questa riduzione, destinata alle attività produttive, viene intesa dall’Amministrazione come incentivo rivolto a quegli imprenditori che, nonostante il quadro economico difficile, decidono di investire nella propria attività.
A titolo di esempio, considerando un nucleo familiare composto da padre, madre e due figli di età inferiore ai 26 anni, proprietari della prima casa la cui rendita è pari ad € 600,00 e l’aliquota Imu al 5 per mille, la detrazione per la prima casa è pari a € 200, a cui va aggiunta la detrazione di € 50 per ogni figlio a carico, dunque pagherà un Imu pari a € 204,00.
Invece, con l’ICI, precedentemente in vigore, con l’aliquota sulla prima casa del 5,75 per mille ed una detrazione pari ad € 103,29, con la stessa rendita catastale, l’importo da pagare era pari a €258,96, con una differenza quindi di € 54,96 rispetto all’Imu.
Il pagamento della prima rata dell’Imu dovrà essere effettuato entro il 18 giugno.
Gli uffici comunali, per garantire una maggiore assistenza ai cittadini, dal 28 maggio all’ 1 giugno saranno aperti al pubblico tutti i giorni; dal 4 giugno al 17 giugno affiancheranno anche una apertura serale dalle ore 18:00 alle 20:00. Inoltre, sabato 9 -16 giugno e domenica 17 saranno aperti dalle ore 9:00 alle 12:00.
“ I Comuni – dichiara l’assessore al Bilancio Pasquale Lettera – sono abbandonati a loro stessi e hanno finito per svolgere il solo compito di esattori per conto del Governo. Essi subiscono, inoltre, un ulteriore taglio ai trasferimenti provenienti dallo Stato, sulla base di una stima di entrata dell’Imu sopravvalutata.
Tuttavia, – spiega Lettera – si è cercato di assicurare, nei limiti del possibile, delle agevolazioni alle fasce più deboli della popolazione. Difatti le famiglie a basso reddito e i portatori di handicap verseranno sulla prima casa un’Imu pari al 3 per mille”.
Sulla questione interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda. “Ribadisco ancora una volta la mia contrarietà all’Imu per come è stata configurata. Essa, difatti, dietro le false sembianze di imposta comunale, verrà, in gran parte, trasferita al Governo. Spero vivamente che quest’ultimo mantenga le proprie promesse, e restituisca alle comunità locali parte degli introiti derivanti dalla riscossione dell’Imu.
Questo consentirebbe, almeno, un parziale recupero finanziario per le casse del Comune ed il riaffermarsi concretamente del principio dell’autonomia degli enti locali. Voglio ricordare infine – conclude il Sindaco di Eboli – che quest’anno vi è stata una ulteriore riduzione delle risorse trasferite dallo Stato pari a circa un milione e trecentomila euro, che va ad aggiungersi ai diversi milioni di euro di tagli effettuati nell’ultimo triennio”.
Eboli, 16 maggio 2012
Il comune di Eboli con l’approvazione dello schema di bilancio preventivo annuale 2012 è riuscito a diminuire le spese (correnti, conto capitale, rimborso prestiti e per conto di terzi) di € 44.585.968,00. Fantafinanza o dura recessione economica?
La seconda non è da escludere, il PIL salernitano ha segnato nel corso del 2011 un non invidiabile -4,1 , e per effetto delle manovre correttive susseguitesi nello scorso anno (manovre estive Berlusconi e decreto salva Italia Monti) i comuni hanno dovuto rideterminare al ribasso i propri bilanci.
Ad Eboli si è passati da spese faraoniche (ma veritiere ?!?) di € 103.318.853,00 nel 2011 a € 58.732.885,00 nel 2012.
1) rispetto al 2011 cresce di € 1.988.379,00 la spesa corrente e al suo interno le partite contabili che hanno una variazione maggiore sono le
a) Prestazione di servizi
b) Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime
c) Interessi passivi e oneri finanziari diversi
d) Oneri straordinari della gestione corrente
Invece fa registrare una diminuzione la spesa per il personale dell’ente. Quindi, la spesa corrente passa da € 25.263.100,00 nel 2011 a € 27.251.479,00 nel 2012. L’amministrazione comunale incrementa la spesa corrente, la spesa che non porta benefici alle generazioni future ma provvidenze di scarsa utilità a quelle attuali!!!
2) La spesa conto capitale passa da € 48.861.933,00 nel 2011 a € 8.683.650,00 nel 2012. Decresce di circa 40 mln di euro. Scompaiono gli investimenti per le future generazioni riferite ad investimenti a fini produttivistici!!!
3) Altro aspetto da considerare è l’aumento della pressione tributaria, derivante dall’IMU dall’addizionale comunale IRPEF e non solo, a carico degli ebolitani. Infatti, con una crisi economica che prospetta una variazione in diminuzione del PIL maggiore rispetto all’anno passato l’amministrazione comunale spreme gli ebolitani:
Bilancio 2011 Bilancio 2012 Incremento
ICI/IMU € 3.800.000,00 € 7.050.000,00 € 3.250.000,00
Compartecipazione IRPEF € 1.051.115,00 € 1.900.000,00 € 848.885,00
Tutto ciò si traduce in un esborso nel 2012 di € 4.098.885,00 per la collettività ebolitana rispetto al 2011.
A voi le conclusioni!!!
dott. Del Mese, su eolopress è stata battuta una notizia ,a dire il vero molto scarna, la quale dava il sindaco imputato per abuso d’ufficio, ha qualche informazione in merito?