Non si è avviato nessun censimento e non si è sgombrato nessun immobili della piana. Il Sindaco lasci stare le colline e l’edilizia, lasci liberi i Consiglieri Comunali di votare secondo coscienza, si guardi intorno e faccia qualcosa.
I contiani chiedono sicurezza nella Piana e puntano il dito sul Sindaco: non ha dato corso agli impegni assunti in Consiglio comunale.
EBOLI – “Che fine ha fatto il censimento e lo sgombero degli immobili della piana? – si chiedono i Consiglieri “Liberi e Riformisti del PD”, Salvatore Marisei, Antonio Petrone, Carmine Campagna, Armando Cicalese, sospesi per un anno dalla Commissione provinciale di Garanzia del Partito Democratico – Come avevamo temuto, – scrivono i riformisti – il Sindaco di Eboli c dopo la passerella di propaganda sui giornali e una gita in Prefettura ha letteralmente dimenticato che il problema della sicurezza e dei furti permane e si aggrava.
Il Sindaco, con il suo grigio andare, – proseguono i riformisti contiani – non ha dato seguito a agli impegni assunti in Consiglio comunale. In particolare ha omesso di disporre:
- il censimento delle persone estranee al territorio, comunitari ed extracomunitari, unitamente ai luoghi di soggiorno, a chi li ospita e li utilizza;
- lo sgombero degli immobili adibiti impropriamente a ricoveri di fortuna, ove spesso dimorano fino a 7 persone per vano;
- la costituzione di un sostanzioso fondo di bilancio da destinare alla sicurezza;
- la segnalazione alle Forze dell’Ordine di ogni atto intimidatorio di cui si venisse a conoscenza, ed in particolare gli elementi che fanno pensare che dietro la strategia dei furti si nascondano organizzazioni criminali per offrire protezione;
- il rafforzamento con uomini e mezzi dei presidi delle Forze dell’Ordine di Eboli e di Santa Cecilia;
- un accertamento per verificare se e perché qualcuno si offre di guardare a pagamento le case private e se questo è in relazione alla strategia dei furti nelle case.
E’ quanto avevano chiesto con una sottoscrizione 400 cittadini che si battono per gli interessi generali e non per fatti personali, ai quali il Sindaco deve rendere il conto del proprio operato.
Bisogna stroncare il torbido fenomeno di oppressione sui cittadini che viene esercitato attraverso personaggi di dubbia attendibilità con false promesse e subdole intimidazioni – scrivono i contiani –.
Comprare e vendere una zona, o turlupinare il centro cittadino, per interessi propri, siano essi edilizi o di altro genere, è disdicevole sia per chi compra che per chi vende: sono metodi da anni cinquanta.
Il Sindaco – concludono i consiglieri Marisei, Cicalese, Petrone e Campagna – lasci stare le colline e l’edilizia, lasci liberi i Consiglieri Comunali di votare secondo coscienza, si guardi intorno e faccia qualcosa: stia sul Comune otto ore al giorno, ne curi gli interessi, quelli comuni e non dei singoli, non serve che faccia dichiarazione sui giornali senza fare nulla di concreto.
Cerchi di imitare i Sindaci di Polla, di Battipaglia, di Agropoli, di Oliveto Citra e di Roccadaspide che parlano poco sui giornali, ma difendono i loro ospedali con impegno operativo quotidiano e risultati migliori“.
Eboli, 16 maggio 2012
Sempre la stessa musica.