La proposta di Forza Nuova: “Il Tusciano”, una moneta locale per ridare ossigeno al territorio.
La crisi economica attuale attanaglia famiglie, disoccupati, imprese e commercianti. La Moneta Locale: una proposta semplice e utile già collaudata con successo in altre realtà italiane (Trento, Teramo, Crotone…).
BATTIPAGLIA – “I provvedimenti fiscali del Governo nazionale – scrive in una nota Mario Pucciarelli, Responsabile cittadino di Forza Nuova Battipaglia del Circolo “San Bernardo di Chiaravalle” – “strozzano” ogni possibilità di ripresa e sottraggono ulteriori risorse per creare investimenti e distribuire il reddito:
- Così si uccide l’economia di un territorio!
- In questo modo si trascina la gente al suicidio!
- Occorre far qualcosa per evitare il tracollo.
Ecco perché il nucleo battipagliese di Forza Nuova intende sottoporre all’attenzione dei Cittadini e dell’Amministrazione Comunale, una proposta semplice e utile già collaudata con successo in altre realtà italiane (Trento, Teramo, Crotone…): una Moneta Locale.
Di cosa si tratta?
Considerando che
- – in uno stesso complesso sociale o economico possono coesistere diverse circolazioni monetarie;
- – la moneta non ha un valore intrinseco ma assume valore solamente in relazione alla convenzione per cui essa è accettata da tutti come valida;
- – la moneta assume valore solo in relazione al suo effettivo potere d’acquisto
Proponiamo
Scrive Pucciarelli – Al Sindaco e all’Amministrazione comunale di Battipaglia di far stampare e circolare – senza alcuna violazione di legge –una propria moneta locale, il “tusciano”, elargita ai cittadini anche sotto forma di buono, che serva per l’acquisto di prodotti locali o come contributo per l’acquisto di prodotti non locali. Un benefit da destinare in special modo alle famiglie disagiate che non arrivano a fine mese, e allo stesso tempo, un ausilio per i commercianti, i quali, trattandosi di un abbuono, non accresceranno la propria base imponibile e potranno utilizzare il “tusciano”per i loro acquisti successivi determinando così un “circolo virtuoso” o una catena di valore infinita legato al numero dei passaggi della moneta locale stessa.
La nuova moneta – conclude Mario Pucciarelli – non si potrà convertire direttamente in Euro, pur conservandone un rapporto di parità, ma sarà spendibile sulla base di una percentuale disciplinata tramite accordo del Comune con i rappresentanti stessi del commercio battipagliese. Il “tusciano” non sarà certamente la panacea di tutti i mali, ma può configurare un buon viatico per creare presupposti di rinascita economica locale. Un ulteriore incentivo potrebbe essere anche quello di legarlo come “valore premio” per i cittadini più virtuosi in materia di raccolta differenziata.
Di qui la richiesta al Sindaco Santomauro da parte di Forza Nuova Battipaglia e agli amministratori di valutare e di studiare attentamente questa proposta che ha già avuto riscontri interessanti laddove essa è stata tradotta in realtà .
Il bene comune, prima di tutto!
Non è una proposta nuova, ma comunque intelligente, già diffusa per esempio anche a Napoli. Piuttosto che “tusciano”, è la moneta dell’arcipelago SCEC della foto che ha messo Massimo. Non è nient’altro che un buono sconto, per cui è perfettamente legale. Funziona in tantissime realtà, non solo commerciali, ma anche professionali (ad esempio, avvocati, medici e quant’altro). Consente di stimolare lo sviluppo delle realtà locali, in concorrenza con le catene commerciali che, non essendo locali, difficile che possano accettarla. Poi, inutile chiedere all’amministrazione di stamparla, è già disponibile (e acquistabile) nel circuito dell’arcipelago SCEC, l’unica cosa al massimo potrebbe essere una maggiore sensibilizzazione da parte dell’amministrazione comunale nei confronti delle realtà commerciali e imprenditoriali battipagliesi a farne uso, nel loro stesso interesse. Tutto qua. Proposta semplice, basta pochissimo per farla funzionare.
“Tusciano” è una denominazione convenzionale. Ma non casuale. Un fiume rende l’idea dello scorrimento fluido e limpido. Quello di cui abbisognerebbe una sana economia, avulsa dalle terribili strozzature dell’usura finanziaria e bancaria.
Per il resto, abbiamo protocollato la proposta. Sta al sindaco valutarla, ed eventualmente, concretarla.