Attentato all’Ansaldo di Genova: Si segue la pista Anarchica

Attentato di matrice anarchica: nel mirino l’ingegnere salernitano Adinolfi, Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare.

Solidarietà bipartizan dagli ambienti politici da Fornero a Bersani, Alfano, Vendola, Di Pietro. Un momento difficile del Paese che ci riporta agli anni di Piombo che il Paese ancora ne soffre gli strascichi.

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GENOVA – L’incubo terrorismo ricade sull’Italia l’attentato a Genova riapre la paura che il nostro paese non ha mai risolto, ma ci riporta a periodi, le cui indagini sono ancora in corso e non hanno contribuito a chiudere questa partita che di tanto in tanto affiora ed è la causa delle paure degli italiani. A farne le spese è stato il manager, ingegnere salernitano, Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, società del gruppo Ansaldo Energia, di proprietà di Finmeccanica.

Che l’attentato al dirigente di Ansaldo nucleare possa essere di matrice anarchica, non è da escludere, anche perché, nei mesi scorsi sul web, era circolato l’appello di alcuni gruppi anarchici “ad alzare il tiro” e “a pensare di passare ad una fase che possa prevedere l’azione armata”. Poco dopo le 8.15 in via Montello 14, nel quartiere di Marassi, dove abita, Adinolfi è stato raggiunto al ginocchio destro  da uno dei tre colpi sparati da una pistola semiautomatica 762 Tukarev di fabbricazione dell’Est Europea.

Così come ha detto lui stesso ai Carabinieri dei Ros prima di essere trasportato in ospedale, Roberto Adinolfi era stato atteso in strada dai suoi due attentatori: “Due tipi strani“, che erano fermi su una moto, subito dopo è stato superato, uno dei due è sceso e lo ha sparato, e subito dopo sono fuggiti.  Il manager in quel momento era solo, il figlio non era con lui. A soccorrerlo è stato il portinaio di via Montello, Salvatore Sannino, che ha chiamato l’ambulanza.

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Roberto Adinolfi, ha 53 anni, è ingegnere, è sposato ed è padre di due figli. Le note sulla sua carriera ci dicono che ha percorso tutta la carriera all’interno di Ansaldo Nucleare società del Gruppo Finmeccanica che ha 250 dipendenti. Adinolfi è il manager di in una società che opera nell’ambito del nucleare, condizione che potrebbe avvalorare l’ipotesi della pista anarchica. Ma indipendentemente dalla matrice, analizzando le modalità della gambizzazione e il tipo di pistola, una semiautomatica, e facendo una comparazione con altri attentati che ci riportano agli anni Settanta, si potrebbero stabilire, se ce ne sono, analogie con quelli di matrice sovversiva compiuti negli anni di piombo, e che sembrerebbero, indicativi e dimostrativi, preludio di altri avvenimenti.

Le reazioni

I messaggi di solidarietà ad Adinolfi sono arrivati da tutti gli schieramenti politici e per primo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Enzo Marco Letizia, Segretario Nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, dopo l’attentato al dirigente Ansaldo, ricorda che gli analisti dell’antiterrorismo hanno da tempo lanciato l’allarme di una minaccia del terrorismo internazionale e dell’eversione interna, ritenendo che ‘‘L’area anarco-insurrezionalista e’ pronta a fare il salto di qualita’, ed e’ pronta a un’escalation di violenza. Forse non volevano ucciderlo, ma gambizzandolo ci dice come sia “mortale” il pericolo che corre la democrazia italiana”.

Siamo tutti sotto shock” e’ il commento proveniente dagli ambienti di Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare. A confermarlo sono anche le RSU: “In questa realtà c’è un clima sereno, disteso, senza tensioni sindacali da anni”.

Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a proposito ha detto: “Sono cose che non si commentano“.

Pierluigi Bersani(PD) dal canto suo ha affermato: “E’ un segnale preoccupante di un salto di qualità delle tensioni e della violenza, Si tenga alta la guardia della democrazia”.

Il commento di Angelino Alfan (PDL) è stato: “Quanto accaduto a Genova, ai danni dell’amministratore delegato di Ansaldo, Roberto Adinolfi, è il gravissimo sintomo di un clima saturo di tensioni sociali che rischiano di inquinare la storia di civiltà che ci siamo conquistati, lasciandoci alle spalle periodi bui e mai dimenticati”.

Nichi Vendola(SEL) invece da Twitter posta: “…mi informano del ferimento del manager Ansaldo a Genova: orrore e preoccupazione. Non tornino i tempi bui”.

Interviene anche l’Idv con Antonio Di Pietro: “Esprimiamo vicinanza e solidarietà all’Ad dell’Ansaldo, Roberto Adinolfi, e ci auguriamo che venga fatta, quanto prima, piena luce sulla tragica vicenda. L’Italia dei Valori è un partito che si batte per la legalità, per la trasparenza e la giustizia sociale e considera criminale e nemico della democrazia e dei lavoratori qualsiasi atto eversivo e violento”.

Genova, 7 maggio 2012

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