Il Consiglio comunale ha approva l’intervento in Project Financing per la riqualificazione dell’area dell’ex Mattatoio comunale.
Si realizzaranno 43 alloggi per abitazioni civili, 1765 mq di locali commerciali su più piani, 78 box auto, un parcheggio interrato, 10 uffici, un ristorante di 254 mq. Il controvalore: circa il 30% dell’intervento.
EBOLI – Nella seduta del Consiglio Comunale di ieri sera, 26 aprile 2012, si è giunti alla piena approvazione dell’ambizioso intervento in Project Financing che vedrà la riqualificazione dell’area e degli edifici dell’ex Mattatoio comunale all’ingresso ovest del centro urbano e la realizzazione di un Centro polifunzionale.
In particolare, dopo la demolizione dei corpi di fabbrica destinati alla macellazione degli animali, alla stalla e agli spogliatoi e servizi, è prevista la realizzazione di un complesso articolato, che fornirà idonei uffici per il corpo di polizia municipale, nuove infrastrutture e superfici abitative e commerciali.
Nella fattispecie verranno realizzati 43 alloggi per abitazioni civili, 1765 mq di locali commerciali suddivisi su più piani, 78 box auto, un parcheggio interrato, 10 uffici e un ristorante di 254,50 mq.
Insomma una vera e propria riqualificazione dell’area di proprietà comunale, che contribuirà ad elevare lo standard dell’offerta commerciale e ricettiva della città e sarà in grado di attrarre maggiori clienti anche dai paesi limitrofi, con un notevole incremento per l’economia locale.
Questo intervento produrrà, inoltre, un vantaggio considerevole per l’Ente. Difatti, un controvalore pari a circa il 30% dell’intero investimento sarà conferito, in beni ed infrastrutture, al Comune di Eboli.
“Questa città – afferma il capogruppo del Pd Vincenzo Rotondo – attende da tempo innovazioni di questo tipo e, a nome del Partito Democratico, esprimo profonda soddisfazione per l’ approvazione di questo provvedimento. E’ un obiettivo importante, che darà nuova linfa e colmerà le attuali carenze nell’ambito della programmazione urbanistica”.
A riguardo interviene anche il capogruppo dell’API Arturo Marra: “Questo progetto rappresenta, in un momento di forte crisi per tutti gli enti locali, una grande opportunità di rilancio della nostra città che ci restituirà un’intera area comunale, oggi in disuso, in una veste nuova, moderna e più funzionale”.
“L’impegno dell’Amministrazione Comunale – dichiara il capogruppo dell’UDC Pietro Mazzini – è finalizzato a promuovere nuovo sviluppo per la nostra Eboli. La strada intrapresa è quella giusta. Credo, infatti, che la piena valorizzazione del territorio passi, necessariamente, attraverso politiche attive di innovazione, improntate ad una visione riformatrice della città e della società”.
Grande entusiasmo espresso dall’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Consalvo: “L’intervento di riqualificazione dell’ex mattatoio comunale è di fondamentale importanza. Sono, estremamente soddisfatto per l’approvazione, dopo un articolato dibattito, del provvedimento da parte del Consiglio comunale.
Verrà realizzato un moderno centro polifunzionale, ubicato proprio all’ingresso della nostra città. Tutto questo – conclude Consalvo – va ad inserirsi in una chiara strategia di rimodulazione dell’assetto urbano del nostro territorio”.
“Il risultato raggiunto con l’approvazione di questo importante investimento – dichiara il Sindaco di Eboli Martino Melchionda – è estremamente rilevante, perché si innesta in quell’azione di riqualificazione della principale via d’accesso alla nostra città che è in corso da anni. L’intervento in programma consentirà, difatti, di rendere finalmente fruibile un’area che è da tempo in larga parte inutilizzata.
Tutto questo dimostra ancora una volta – prosegue il sindaco – che l’Amministrazione comunale – anche in un momento di così grave difficoltà per la nostra economia, riesce a promuovere lo sviluppo della nostra città, grazie alla forza delle strategie messe in campo.
Strategie che consentono, anche in questo frangente, che ad Eboli aprano nuovi cantieri, si costruiscano infrastrutture importantissime, si attraggano investimenti pubblici e privati di notevole entità.
Questo si traduce – conclude Martino Melchionda – in nuove opere pubbliche, nella realizzazione di insediamenti abitativi accompagnati da standard urbanistici adeguati, in lavoro per i nostri concittadini, e tutto nella piena salvaguardia dell’ambiente e limitando il consumo di suolo”.
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foto gallery
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STUDIO FATTIBILITA’ PRELIMINARE PROJECT FINANCING PORTA SAN GIOVANNI
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Eboli, 27 aprile 2012
speriamo non si rinnovi lo scempio del parcheggio di via adinolfi.
Non sperarci. Se gli uffici del nostro comune e gli uomini che vi lavorano resteranno lontani dai cantieri e agevoleranno (con la loro assenza) il costruttore forse potremmo sperare di veder realizzata l’opera. Se ci mettono loro il becco è la fine.
Sono come Re Mida con la differenza che quello che toccano diventa cacca.
A.V.
“Ma mi faccia il piacere”, avrebbe detto Totò. E’ questo il modo di presentare un progetto? Questa è lo scimmiottamento di un quadro cubista, con prospettive surreali e dimensioni falsate. Quel manto verde in primo piano che dà respiro al progetto e che lascia immaginare uno spazio disponibile per festose frotte di bambini residenti, non è nient’altro che una delle attuali rotatorie che li riempirà di anidride carbonica, polveri sottili e decibel a profusione. E poi, si tratta forse di un nuovo Auditorium di Renzo Piano, senza aperture all’esterno? Si dirà che non conosco i dettagli del progetto, ed è vero, ma siccome logica vuole che si presenti la parte migliore, figuratevi il resto. Non mi meraviglio di Cicia, che sta all’urbanistica come io sto alla sanità, ma dell’amico Consalvo, che ha gli strumenti tecnici e l’esperienza professionale per valutare. Un moderno rendering, fa vedere l’oggetto reale nella situazione reale e non la sua proiezione immaginifica. Dimenticavo che stiamo a Eboli e basta qualche specchietto per le allodole per impressionare … il cittadino-allodola. Siamo seri, partendo da chi pur non avendone nessun titolo si permette di parlare in nome di un inesistente “Partito Democratico” (gli ricordo che la sezione è commissariata e l’unico titolato a rappresentarla è Michele Figliulo). Questi autentici campioni del dialogo e della partecipazione popolare stanno facendo rivoltare nella tomba “veri” democratici che hanno dato lustro a questa città. Le mie opinioni in merito del progetto, per quel che contano, l’esprimerò in altra sede, ora voglio solo esprimere il mio disappunto per la stupida rozzezza con cui veniamo trattati noi cittadini qualunque e dire semplicemente: smettetela di fare stupide “parate” e risolvete i problemi della città!
A leggere le dichiarazioni sopra riportate, chi non conosce Eboli sarebbe indotto a farsene un quadro largamente distorto. Si parla di “centro polifunzionale”, di riqualificazione della entrata alla città, di innovazione, etc. Temi importanti, certo, ma che fanno ombra su una realtà sostanzialmente diversa dagli scenari ipotizzati. Disoccupazione, prospettive di vita inesistenti, carenza di alloggi (non perché non ci siano, ma per la presenza di un numero consistente di unità abitative vuote, in attesa di trovare collocazione sul mercato immobiliare, quando e se la crisi passerà), questioni ambientali irrisolte (anche con alberi tristemente abbattuti con motivazioni risibili), assenza di un progetto culturale e di dibattito pubblico. Far passare Eboli come un centro trainante dell’economia terziaria, di servizi high profile, proteso sul versante del marketing territoriale, è una impresa legittima (e suggestiva), ma nei fatti velleitaria, a mio modo di vedere. Qui però il discorso sarebbe lungo, e fuori tema… Riguardo al project financing, mi sembra che le prime impressioni che manifestavo qui http://massimo.delmese.net/38822/l%E2%80%99urbanistica-si-e-fermata-a-eboli-una-lettura-del-piano-strategico-comunale/ non sono state smentite. Premetto di non aver ancora letto la relazione, e ammetto che la visione di ulteriori elaborati grafici potrebbe farmi cambiare opinione (in quel caso non mancherò di comunicarla all’ottimo Massimo Del Mese), ma dai rendering pubblicati si conferma, se ce ne fosse bisogno, che il project financing è la procedura meno appropriata per intervenire in aree strategiche della città. Onestamente, devo dire che elaborati di questo tipo, se presentati ad un concorso aperto, avrebbero avuto poche possibilità di essere presi in considerazione. Ma è il procedimento del project financing in sé ad essere del tutto inadatto, come inadatta in generale è la normativa italiana in materia di appalti pubblici quando si confronta con la qualità dell’architettura. Non esistono criteri di valutazione dei progetti che non siano semplici check list di indicatori generici e astratti, di compatibilità e capacità economico-finanziaria. E in generale gli amministratori pubblici non sono nemmeno sfiorati dall’idea che esista una qualità dell’architettura (che è poi qualità dell’ambiente e di chi ci vive). Il sospetto è che si profila un altro pasticcio del tipo santuario dei SS. Cosma e Damiano (lì, pasticcio proprio nel senso di pasticceria edilizia…) o anche, per altri versi, della riqualificazione dell’area ex Pezzullo, dove il project financing ha di fatto consegnato all’oblìo il luogo, ignorandone la storia e la memoria, il senso per gli ebolitani (di quella che era “la” fabbrica).
Oggettivamente quella non é un’area particolarmente degradata, altre andrebbero riqualificate. Al contrario é un’area ben delimitata riguardo alle urbanizzazioni primarie. Insomma, non é una priorità, ma non é necessario presentarlo come un intervento salvifico.