Seminario: “Le ulcere degli arti inferiori: strategie diagnostiche e terapeutiche”

Sabato 5 maggio 2012, complesso monumentale Sant’Antonio di Eboli, I^ edizione del corso di Educazione Continua in Medicina su “Le ulcere degli arti inferiori, strategie diagnostiche e terapeutiche”.

Il Seminario-Corso di aggiornamento di Educazione Continua in Medicina, Organizzato dalla “Sophis”, conferisce ai partecipanti 8 crediti ECM.

Ulcere arti inferiori

EBOLI – Si terrà sabato 5 maggio la prima edizione del corso di Educazione Continua in Medicina su “Le ulcere degli arti inferiori, strategie diagnostiche e terapeutiche”. Una giornata di approfondimento dei nuovi protocolli diagnostico-terapeutici e assistenziali legati alla patologia, che si svolgerà presso il complesso monumentale Sant’Antonio di Eboli a partire dalle ore 8,30.

Rivolto a medici e infermieri, l’evento è gratuito e conferisce ai partecipanti 8 crediti ECM. Il corso di aggiornamento è organizzato dall’Associazione di formazione professionaleSophis” presieduta da Marco Botta. Le cause di ulcerazione degli arti inferiori per il 70 per cento hanno origine venosa, meno del 10% invece sono i casi derivanti da patologie arteriose. Tra le lesioni vascolari, è in aumento l’incidenza di casi di ulcere linfatiche e miste, ovvero una combinazione di problemi arteriosi, venosi e linfatici.

Ci sono poi lesioni derivanti da patologie neoplastiche, tra cui il sarcoma di Kaposi e i carcinomi epiteliali, senza dimenticare le lesioni del piede diabetico e le ulcere vasculitiche. Curare la lesione senza curare la persona nella sua globalità (malattie di base e stato nutrizionale) non è sufficiente.

Durante il corso, si approfondiranno quindi sia terapie mediche sia tecniche chirurgiche vascolari ed endovascolari. Fino agli anni ‘60 è persistita la falsa credenza secondo cui l’ulcera doveva essiccarsi per cicatrizzare. E’ stato dimostrato invece che mantenere umida la ferita stimola la crescita di tessuto di granulazione della pelle favorendo la riparazione dei tessuti – spiega la dottoressa Rosa Apicella, specialista in chirurgia vascolare presso l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli – La preparazione del letto della ferita (Wound Bed Preparation) è essenziale nel campo della riparazione tessutale. Dopo aver esaminato la lesione, verificato se presenta tessuto necrotico o devitalizzato, infezioni o infiammazioni, macerazione o secchezza e valutato lo stato dell’epidermide (metodo T.I.M.E.), si procede ad individuare gli interventi più appropriati.

Attualmente la tecnologia accelera i processi di guarigione: grazie al sistema integrato Vacuum Assisted Closure (Vac), è stato constatato che la guarigione della ferita va stimolata a livello cellulare utilizzando il metodo della pressione negativa: Nel nostro reparto abbiamo trattato casi di ulcere utilizzando sostituti dermici in materiali di bioingegneria e abbiamo effettuato trapianti di cute – continua Rosa Apicella – Il futuro nel trattamento delle ulcere degli arti inferiori si intravede nelle cellule staminali che potrebbero favorire la neoangiogenesi, ovvero la produzione di nuovi vasi sanguigni.

Il trattamento di queste patologie comporta costi elevati per i pazienti e le loro famiglie. Il decorso delle ulcere richiede un lungo periodo di tempo. Spesso l’apparato burocratico assistenziale rallenta ancora di più il percorso di guarigione dei pazienti: I costi di queste patologie sono molto alti sia per il sistema sanitario nazionale che per i soggetti che ne soffrono. E’ giusto però trovare un buon compromesso tra una politica di contenimento della spesa sanitaria e una migliore qualità di vita dei pazienti, spesso costretti ad essere assenti dal lavoro per molto tempo vista l’inabilità che consegue da queste malattie. Una corretta gestione delle ulcere riduce i tempi di guarigione a vantaggio del paziente e del sistema sanitario nazionale” conclude la dottoressa Apicella.

interverranno:

Alferio Niglio,

professore aggregato Seconda Università degli Studi di Napoli: “Le ulcere degli arti inferiori: inquadramento nosologico e diagnostica clinico-strumentale”;  

Bruno Amato,

professore associato di chirurgia generale all’Università degli Studi di Napoli: “Le ulcere venose, strategie terapeutiche”;

Giovanni Paroni,

dirigente di II livello presso la Casa sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo: “Le ulcere arteriose: trattamento integrato medico-chirurgico”;  

Nicola Iovine,

dirigente medico di I livello del reparto di endocrinologia presso l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli: “Il piede diabetico: approccio multidisciplinare”;  

Rosa Apicella,

dirigente medico di I livello specialista in chirurgia vascolare e chirurgia generale presso l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli: “La riparazione tessutale: passato presente e futuro”.

Presidente dell’evento:   

Massimo Porcellini,
professore ordinario di chirurgia all’Università degli Studi di Salerno.    

Moderatori:

Cosmo Rizzo,

dirigente di II livello presso il reparto di chirurgia dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli;  

Michele Iovino,

dirigente di II livello presso il reparto di endocrinologia dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli.

Eboli, 26 aprile 2012

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