Abbattimento dei Pini: Lettera di Giuseppe Imparato, un Cittadino senza alberi

Imparato a seguito di un virus ha subito un trapianto di cuore che gli ha salvato la vita.

Oggi sta bene e vive con il suo nuovo cuore, l’unico limite che i medici gli hanno posto dopo l’operazione è quello di vivere in un posto  dove l’aria non è altamente inquinata e scrive a POLITICAdeMENTE.

Pini-abbattuti-Ex-Scuola-Lauria

EBOLI – Riceviamo e con piacere pubblichiamo integralmente la lettera che segue, di un cittadino ebolitano, che interviene a proposito dell’abbattimento selvaggio dei Pini nell’Area dell’ex Scuola Elementare Berniero Lauria di Via Spirito Santo, e non sappiamo ancora chi ha dato l’ordine, se l’Ufficio Tecnico, l’Assessore Carmine Magliano, che se ne assunta la responsabilità o l’assessore Vincenzo Consalvo. Giuseppe Imparato ha voluto dare il suo contributo alla discussione, raccontando anche la sua esperienza personale, non escludendo un episodio che ha segnato indissolubilmente la sua vita. Ora il suo desiderio, ma anche una prescrizione medica, è quello di vivere possibilmente in luogo che valorizzi la natura, con più verde, più alberi. E chi glielo spiega a lui?

Un desiderio che mette in risalto l’approccio diverso ai problemi e nella fattispecie rispetto al tema specifico, facendo il parallelo tra quello che si trova sotto il suo balcone Imparato e quello che si trovavano quegli abitanti sotto il loro balcone, evidentemente esasperati dalla caduta delle Pigne sulle auto parcheggiate sulla strada, perché quel palazzo non ha il 40% a verde pubblico che dovrebbe avere e non ha il 20% di area a parcheggio che dovrebbe avere, contravvenendo alle norme urbanistiche vigenti all’epoca della sua realizzazione.

Il desiderio di Imparato, cittadino senza verde e senza alberi, si contrappone al desiderio dell’abbattimento di alberi a chi li ha perché danno fastidio.

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di Giuseppe Imparato
Cittadino senza alberi

Salve, mi chiamo Giuseppe Imparato, ho deciso di scrivere al blog dopo aver letto le diverse notizie riguardo l’abbattimento dei pini nel quartiere Borgo. Oltre a non condividere le modalità che hanno portato all’abbattimento, c’è una cosa che mi ha toccato particolarmente. Come si può giustificare la rimozione di 20 pini con la volontà di un condominio e dei suoi condomini che hanno fatto richiesta di abbattimento  a causa di motivi di sicurezza (pigne che cadono e marciapiedi che si rovinano causa radici) ma soprattutto come si fa ad apportare tra le motivazioni le “allergie” di chi abita in quel palazzo?

Rimango sbigottito da tali giustificazione e quanto più dal fatto che un assessore nasconda la sua scelta scellerata dietro questa lettera. Mi chiedo come mai allora non viene rimossa la parietaria che cresce ovunque (il centro storico ne è pieno), fiorisce tutto l’anno e comporta forti fastidi a chi è allergico?

Tre anni fa dopo un virus che ho contratto al cuore, ho subito un trapianto che mi ha salvato la vita. Oggi sto bene e vivo tranquillamente con il mio nuovo cuore, l’unico limite che i medici mi hanno posto dopo l’operazione è quello di vivere in un posto  dove l’aria non è altamente inquinata.

Vivo in via San Giovanni ad Eboli, per l’esattezza nel Parco Pesce, di verde e di alberi qui non se ne vedono nemmeno in lontananza, l’unica cosa che dal mio balcone posso vedere è un distributore di benzina in pieno centro cittadino.

Mai nemmeno lontanamente ho pensato che la mia situazione potesse far  spostare un distributore di benzina. Ho sempre pensato che questo distributore debba essere spostato al di là dei problemi degli abitanti. Mi è sempre parso strano il fatto che questo distributore sia stato l’unico ad essere lasciato tra palazzi nella Citta, non solo per questioni di sicurezza  ( c’è un serbatoio sotterraneo )ma anche per questioni di salute ( continue esalazioni di benzina) di chi vive in questa zona.

Mi auguro che un assessore così attento alla salute dei cittadini al tal punto da procedere all’abbattimento di venti pini sia pronto anche ad occuparsi di questa anomalia di un distributore di benzina tra le case e le persone  in piena città. Spero che un giorno anche noi residenti in Via San Giovanni saremmo liberi di aprire i balconi senza trovarci il puzzo e le esalazioni di benzina fin dentro casa.

Vi ringrazio per l’attenzione.

Eboli, 19 aprile 2012

2 commenti su “Abbattimento dei Pini: Lettera di Giuseppe Imparato, un Cittadino senza alberi”

  1. Sig. imparato, purtroppo questo é quello che ci capita, quando si ha a che fare con gente che non ha nessuna sensibilità per l’ambiente, ecco perché il mondo va a rotoli.
    Si riguardi, e stia tranquillo, anche un popolo sonnacchioso e pigro prima o poi si sveglia, vuol dire che ci sveglieremo un minuto prima di andare a votare e ci ricorderemo di loro.

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  2. Volendo rafforzare la osservazione del Sig. Imparato rammendiamo all’Assessore che in materia vi è una legge Nazionale che ordina lo spostamento dai centri abitati dei distributori, ad Eboli nelle altre zone ( vedi Madonna delle Grazie, via Carlo Rosselli, Piazza Mangrella ecc.) sono stati dismessi, l’unica rimasta è quella citata dal Sig. Imparato il quale detto fuori dalle righe si tratta di quella dei fratelli FALCONE vui vedere che sono intoccabili !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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