L’USB accusa Regione e Provincia: si vuole passare l’affare del trasporto pubblico ai privati. Il PD accusa il PDL: vuole vendere il CSTP. Speriamo che la trattativa non la faccia Cosentino. l’API: la Regione è responsabile. La CGIL parla di scippo ai danni dei cittadini.
De Luca avanza una proposta in cinque punti per salvare il CSTP, ma per il PdL e la Provincia, niente da fare: il CSTP deve affondare.
SALERNO – “Abbiamo finalmente capito quale era il progetto del mitico Ciccone per il trasporto pubblico della provincia di Salerno: vendere il CSTP ! Speriamo solo che non facciano fare le trattative a Cosentino!” Questo è il commento amaro e sarcastico della segreteria provinciale del PD, al termine della giornata di mobilitazione dei sindacati e dei lavoratori di fronte al silenzio colpevole della Provincia e dei suoi inquilini, tutti protesi ad ultimare il progetto di quella sorta di “battaglia navale” che oggi ha colpito e affondato il CSTP, domani, gli idraulici forestali, dopodomani, l’Aeroporto Costa d’Amalfi, e così via per il Consorzio delle Farmacie e tutti gli altri Enti nei quali il Centro-destra ha sguinzagliato i suoi uomini, incapaci ed arroganti, per punire i salernitani, che nelle ultime elezioni non hanno seguito le mire “principesche” di certuni e hanno preferito con un plebiscito, “consegnare” inequivocabilmente le sorti della Città nelle mani di Vincenzo De Luca.
“Gli esecutori testamentari della provincia di Salerno – prosegue il Segretario Provinciale del PD Nicola Landolfi riferendosi ai vertici Regionali e Provinciali del PDL – continuano nella più grande svendita del territorio che si ricordi, di uomini e risorse: il nostro territorio è privo di governo! La Regione, oramai, pensa solo a Napoli e all’area nord, Caldoro non rappresenta la “regione reale”, quella del lavoro, delle emergenze, delle famiglie”.
La riduzione dei fondi da parte della Regione e quelli della Provincia pari a circa 9 milioni di euro hanno condannato a morte certa il CSTP. Ma si può mai pensare di annullare il trasporto pubblico a Salerno Città e tutta l’area metropolitana? Quanto costerà in termini di traffico, di risorse, di consumi, di inquinamento, di disagi agli anziani, agli studenti, ai lavoratori pendolari, alle casalinghe l’annnullamento di quel servizio? e quale sarebbe la soluzione, quella di liquidare il Consorzio e spezzettare la Società in tanti tronconi, magari i migliori vendendoli agli amici degli amici, e gli altri abbandonarli a se stessi, favorendo naturalmente i privati e azzerando di un solo colpo circa 1000 dipendenti, oltre all’indotto, cioè quello che gira intorno al CSTP, come ha avanzato accusando, senza mezzi termini l’Unione Sindacale di Base, che ha affidato le sue preoccupazioni ad una nota: “E’ fin troppo evidente la manovra di smantellamento delle aziende pubbliche locali attraverso i tagli dei trasferimenti. Si impongono fallimenti economici alle aziende come il Consorzio Salernitano Trasporto Pubblico per passare l’affare del trasporto pubblico ai privati“.
E chi è che può rispondere a queste accuse se non il nuovo inquilino della Prefettura di Salerno, Gerarda Maria Pantalone, e se si profilano affari sgarrupando la Società, il Procuratore della Repubblica di Salerno Franco Roberti, che sicuramente si adopereranno perchè quelle accuse non si materializzino?
Eppure il Sindaco di Salerno De Luca ha avanzato una proposta in cinque punti per salvare il Consorzio Salernitano di Trasporti Pubblici:
1) Riduzione del 50% dei tagli operati dalla Regione tra il 2011 e il 2012: si recupererebbero in tal modo quasi 4,5 milioni.
2 ) Immediata attivazione da parte della Regione Campania del fondo di sostengo per l’esodo e la cassa integrazione in deroga. Chiediamo che sia stanziato immediatamente un terzo della cifra complessiva (15 milioni): in tal modo si recupererebbero subito altri 5 milioni.
3 ) Riduzione del 50% dei tagli operati dalla Provincia: si recupererebbe, così, quasi un altro milione.
4 ) Istituzione, da parte di tutti gli enti soci, di un fondo autonomo per forniture di metano e gasolio. Il Comune di Salerno è disposto a stanziare i primi 100mila euro, si attende ora la risposta degli altri enti.
5 ) Istituzione in Prefettura, con l’intercessione degli istituti bancari, di un tavolo di concertazione con i principali fornitori di pezzi di ricambio per garantire la continuità dell’esercizio. Sul tavolo, come garanzia, potrebbe essere messo l’avvio delle procedure di vendita della sede di Piazza Luciani a Salerno e del deposito di Cava de’ Tirreni.
A questa Proposta gli inquilini della Provincia di Salerno hanno risposto “picche”, la Regione invece è distratta.
Sulla grave crisi che ha coinvolto il Consorzio Salernitano di Trasporti Pubblici interviene il Segretario provinciale dell’Api, Salvatore Paravia: “Santocchio si faccia da parte, apprezzeremo il suo senso di responsabilità. Al suo posto ci vuole un manager capace che presenti la migliore piattaforma di proposte per uscire dalla crisi. In questa vicenda le responsabilità del governo regionale sono evidenti a tutti”.
Paravia si sofferma poi sulle prospettive future dei lavoratori e sul ruolo dei comuni: “Gli Enti pubblici che sono soci dell’Azienda si assumano le loro responsabilità. I dipendenti del Consorzio conoscono bene i sacrifici da fare. Siamo favorevoli a una società pubblica ma con un manager competente”.
A nome di tutti c’è anche un’appello della CGIL che pure parla di scippi a carico delle fascie socialmente più deboli: “A nome di tutti gli utenti, i lavoratori, gli studenti chiediamo a tutte le istituzioni interessate interessate: al Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, al Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, al Presidente della Regione Stefano Caldoro: di non compiere l’ennesimo scippo ai danni dei cittadini di Salerno ed in particolare delle fasce socialmente più deboli”.
Appelli inutili, proteste inutili, proposte inutili. Uomini irresponsabili, che stanno dimostrando di non essere capaci e se lo sono di non essere giusti, stanno massacrando il territorio, dalla Sanità alla scuola, dai servizi ai Trasporti in quella “battaglia navale” che tra Palazzo Sant’Agostino di Salerno e Palazzo Santa Lucia a Napoli, “colpisce e affonda” il Consorzio Salernitano di Trasporti Pubblici, azzerando un servizio essenziale nel sospetto che si voglia favorire qualcuno.
Coraggio oggi al CSTP domani sotto a chi tocca.
Salerno, 12 aprile 2012