Iannuzzi a Bassolino per l’ultimo rimpasto in Giunta: “Tra istituzioni e Partito non c’è dialogo”.
Cozzolino: “noi non siamo rappresentanti di un ciclo che finisce ma politici che si confrontano con il territorio”
NAPOLI – 29 giugno – Il segretario Regionale del Partito Democratico Tino Iannuzzi, al termine di una più che infuocata direzione del PD campano, si è deciso di affiancare al Segretario Regionale, un comitato politico nella gestione del partito. Di fatto Iannuzzi è stato “commissariato” e per questo sarà affiancato da un esecutivo ristretto composto oltre che da Tino Iannuzzi, anche da Cortese, Grimaldi, De Biase, Cesario, Marciano e Tremante.
La Direzione Regionale del PD campano si è tenuta nell’Hotel Tiberio di Napoli. Nel corso dell’incontro, si è avuto, a tratti, un confronto dai toni aspri e concitati con ripetuti scambi di accuse, fino a che si è proposto di dare vita ad un organismo unitario e consultivo che naturalmente rappresenta per Iannuzzi un vero e proprio commissariamento. La proposta sarà messa ai voti nella prossima riunione della Direzione Regionale.
Iannuzzi si è dovuto difendere dalle accuse che gli sono state rivolte. Accuse da tutte le direzioni ma soprattutto dalla parte del Governatore Antonio Bassolino, che rappresenta ancora il gruppo maggioritario oltre che essere ancora il maggior punto di riferimento del Partito Democratico in Campania, tra l’altro promotore e sostenitore della candidatura di Pierluigi Bersani alla candidatura per la Segreteria Nazionale.
Scambio di accuse tra gli intervenuti e Iannuzzi si è difeso rimproverando al Governatore Bassolino la sua gestione della giunta Regionale completamente scollata dal Partito. Il Segretario si riferiva agli ultimi provvedimenti di Antonio Bassolino, circa il rimpasto in giunta, il commissariamento delle AsL e la rimozione di Angelo Montemarano. Provvedimenti adottati in piena solitudine, così come rivolgendosi a Bassolino ha evidenziato che non c’è bisogno di una “Lega del Sud”, ritenendo che il Mezzogiorno non debba essere tema di divisione ma il tema preminente del PD.
Anche il neoparlamentare europeo e fedelissimo di Bassolino Andrea Cozzolino era presente e anche lui ha tentato di “parare” qualche colpo, e polemicamente lanciando i temi del Sud ha invitato a non guardare al Lingotto ma ai tanti e Bravi Sindaci del Sud.
E’ inutile dire che la sconfitta elettorale è di tutti, così come le responsabilità, anche se con diverse colpe ma è solidale. Chi si aspettava le dimissioni di Tino Iannuzzi è rimasto deluso, ha preferito subire un forte ridimensionamento piuttosto che rassegnare le dimissioni. Tra l’altro neanche Bassolino ci ha mai pensato a dimettersi. Ognuno dal suo posto invoca il rinnovamento della classe dirigente e un nuovo modo di far politica, ma restando saldamente ancorati al proprio posto.
c’è bisogno di un rinnovamento generale, sia a livello locale (Eboli), che Regionale e Nazionale. Speriamo che il congresso di ottobre del PD porta quest’area di rinnovamento, elemento indispensabile per la di questo partito
avete ragione. si dovrebbero dimettere tutti. a partire da guercio finendo a iannuzzi. tabula rasa e forse il pd riparte