Venerdì è venuto a mancare Carlo Mirra. Padre di Egidio, consigliere PD. Aveva 82 anni e con lui scompare un pezzo di storia politica di Battipaglia.
Politico serio e passionale sempre impegnato nella sinistra militante, deluso lascia il PCI e fonda il MAC uno dei primi Movimenti extraparlamentari. Con Cacciatore approda al PSI, ma la sua natura inquieta lo porta oltre, ad occuparsi di temi ambientali.
BATTIPAGLIA – E’ morto Carlo Mirra. Con Carlo Mirra scompare un pezzo di storia politica battipagliese. Il papà del consigliere comunale del Pd Egidio, è scomparso venerdì sera all’età di 82 anni. Lascia la moglie Rosa e i figli Egidio, Raffaella e Massimo. Ieri pomeriggio presso la chiesa di Sant’Antonio nel quartiere Serroni si è svolta la breve cerimonia funebre.
Il professionista odontoiatra battipagliese è stato fino agli anni Novanta un politico impegnato in prima persona. Dall’esperienza nel partito comunista per finire al 1994 con la sua militanza nei Verdi. In quell’anno lasciò il testimone politico al figlio Egidio che proprio alle elezioni amministrative venne eletto per la prima volta in consiglio comunale nella lista di appoggio al candidato sindaco Rosa Barra.
L’attività politica di Carlo Mirra, classe 1930, inizia negli anni Sessanta. E’ stato per tre legislature consigliere comunale del Partito Comunista Italiano di cui è stato anche segretario cittadino. Nel 1969 è attivo protagonista dei moti che il 9 aprile sconvolsero la Città di Battipaglia.
Era sul palco, mentre era in corso un comizio della Cgil, quando ci fu la rivolta degli operai. Quell’episodio lo convinse a lasciare definitivamente il Partito Comunista. Proprio in quegli anni entra in contatto con la sinistra extraparlamentare di cui diventa ben presto punto di riferimento nella cittadina della Piana del Sele.
Costituisce il primo movimento di sinistra extraparlamentare che si presenta alle elezioni amministrative del 1970 sotto la sigla Mac (movimento autonomo comunista). Solo per una manciata di voti la lista presente alle elezioni per il Comune non riesce ad ottenere una rappresentanza in consiglio comunale. Alle elezioni politiche dello stesso anno, la sua amicizia con l’avvocato Cecchino Cacciatore lo porta a sostenere il Senatore Socialista Mario Vignola e nel 1972 entra ufficialmente nel PSI.
Dopo sei mesi ne diventa il Segretario cittadino. Attraverso la sua azione politica si costituirà poi in consiglio comunale un gruppo di sei consiglieri con l’accordo con i Socialdemocratici. E’ stato anche membro della Commissione edilizia fino al 1989. Il suo impegno politico e civile non è mai stato scalfito da dubbi di nessuna natura ne talpoco è stato mai protagonista in questioni giudiziarie. Ma la sua natura politica di i militante inquieto lo porta a dissentire con le politiche del Psi, sia riguardo agli “equilibri più avanzati“, che sancivano una presa di distanza, seppure lenta dall’essere un Partito Operaio, sia riguardo alla “governabilità” che faceva del PSI un Partito governativo, che da una parte perseguiva una fantomatica unità a sinistra, e dall’altra invece governava stabilmente con la DC, fino ad aggiudicarsi l’appellativo del “Partito degli assessori“. Era l’epoca craxiana e in provincia di Salerno quella di Carmelo Conte.
Il PSI di quegli anni e specie con Bettino Craxi e il suo “Riformismo” precipitò nella conquista e nella gestione sistematica del potere fine a se stesso, condizione che negli anni ottanta, portò Carlo Mirra, soprattutto per la questione morale, a prenderne le distanze, iniziando una nuova avventura politica con i Verdi, occupandosi dei problemi dell’ambiente che nel frattempo incombevano prepotenti ancora del tutto irrisolti. In quell’epoca il suo impegno lo porta anche a candidarsi alle regionali, raccogliendo a Battipaglia quasi mille voti. La sua avventura politica termina nel 1994 quando lascia spazio al figlio Egidio. Il resto oltre alla memoria e alla storia della Città, è cronaca.
a cura di Oreste Vassalluzzo e Massimo Del Mese
Battipaglia, 8 aprile 2012
Naturalmente ad Egidio vanno, indipendentemente dalle valutazioni politiche, le più sentite condoglianze
Sentite Condoglianze per uno dei pochi uomini onesti e puliti di questo paese affaristico. Che possa riposare in pace.
Carlo era una bupna persona. Battipaglia avrebbe bisogno di piu’ di un Carlo, altro che questi ometti che ci sono. il figlio Egidio sappia raccogliere con orgoglio l’eredita’del papa’.