Il sequestro del Parco Santa Lucia tra Politica & Veleni; Urbanistica & affari; Difesa legale & controffensiva urbanistica.
Una storia lunga 10 anni fatta di interpetrazioni urbanistiche di “fioretto”, che si intreccia con la salvaguardia dei Casoni Doria, raccontata da Oreste Vassalluzzo e dagli stessi protagonisti Pontecorvo e Di Cunzolo.
di Oreste Vassalluzzo
Caposervizio (Roma cronaca Salerno)
BATTIPAGLIA – Una città sconvolta, ancora una volta, dal “maledetto” cemento. L’azione dei carabinieri e della Procura portata a termine nella zona rurale di Santa Lucia ha avuto e avrà ripercussioni politiche, come è da sempre accaduto in città, anche sulla vita politica. E il giorno dopo il sequestro del Parco Santa Lucia e del Parco Primavera della Slam Srl dell’imprenditore Giuseppe Pontecorvo continuano le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Battipaglia coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Antonio Cantarella.
Ora si cerca negli oltre cinquanta computer sequestrati agli indagati. Si cercano collegamenti tra i vari tecnici e imprenditori implicati nella vicenda dal 2006, data del primo permesso a costruire rilasciato alla Slam Srl per il Parco Primavera (struttura avviata precedentemente e suoli acquistati da Pontecorvo da altri proprietari rispetto al Parco Santa Lucia), e che nel tempo hanno provveduto alla realizzazione, secondo la Procura, della lottizzazione abusiva.
Si tratta dell’imprenditore Giuseppe Pontecorvo, del progettista architetto Bruno Di Cunzolo, e dei dirigenti del settore tecnico del Comune di Battipaglia, ingegnere Attilio Busillo, l’architetto Michelangelo Guardigni, l’architetto Gaetano Oliva e l’architetto Maria Gabriella Camera. Gli indagati sono accusati dei reati in concorso, di abuso d’ufficio, lottizzazione abusiva e, di conseguenza, la realizzazione degli interventi edilizi in assenza di permesso di costruire.
Il decreto di sequestro emesso dal Gip del Tribunale di Salerno Giuseppina Alfano si basa sulla relazione del Consulente Tecnico d’Ufficio, l’architetto Anna Napoli. Nelle carte del decreto ci si accorge, e lo scrive proprio il consulente, che al Comune di Battipaglia non esiste copia del Piano Regolatore Generale e delle norme attuative. Fatto sta che lo stesso Prg è possibile acquistarlo in copia, con il timbro della Regione Campania, presso le eliografie battipagliesi. Ogni tecnico ne ha una copia, così come quella trovata nello studio del progettista dell’intervento edilizio a Santa Lucia Bruno Di Cunzolo.
Secondo il consulente dell’accusa negli uffici comunali si lavora senza avere contezza dell’effettivo Prg vigente. Ma vuoi vedere che oltre a Santa Lucia ci sono numerose altre situazioni di “illegalità” diffusa? Insomma, se dall’ufficio tecnico non si evincono le regole del Prg è possibile, anzi probabile, che molte delle concessioni rilasciate siano abusive o inficiate da un difetto di rilascio. Ma nel decreto del Gip si fa riferimento a zone agricole solo nella parte in cui si evince dalle foto aeree e satellitari allegate all’inchiesta, ma non in possesso degli indagati, e non nel dettaglio della relazione del Ctu.
Il primo dei due complessi residenziali sequestrato dai Carabinieri (il Parco Primavera già completato), viene inserito in zona C2 del Prg vigente, non in zona agricola quindi. Stesso discorso vale per il Parco Santa Lucia, anch’esso inserito nella relazione del Ctu in zona C2 del Prg. Tutte e due zone indicate nel Prg, reperibile presso le eliografie battipagliesi, come zona residenziale.
In una relazione del responsabile del procedimento dell’ufficio tecnico comunale ingegnere Attilio Busillo, effettuata nel 2011 dopo un controllo della Guardia Forestale, si evince che per la zona C2 non vi è necessità di una lottizzazione approvata ma basterebbe la concessione diretta. La concessione edilizia del Parco Santa Lucia è acquistata dalla Slam Srl di Giuseppe Pontecorvo nel 2008 dalla Iacp Futura Srl.
Nel decreto di sequestro si contesta, oltre alla necessità di un piano di lottizzazione approvato, la distanza di 20 metri dalle strade provinciali presenti nella zona. Stessa contestazione che fu anche mossa all’imprenditore Mazziotti che in quella zona costruì un edificio posto sotto sequestro. Edificio dissequestrato poi grazie all’analisi del consulente tecnico. La stessa relazione del Ctu, rappresentata in stralcio nel decreto di sequestro, parla anche di raddoppio, in termini volumetrici, della capacità edificatoria dell’area. Il Ctu ritiene che non siano stati applicati correttamente gli indici di fabbricabilità fondiaria e gli incidi di fabbricabilità territoriale. Questione affrontata anche nel 2000 in una sentenza del giudice Michele Videtta nel caso della lottizzazione Pastena- Zottoli in località Fiorignano.
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La difesa della famiglia Pontecorvo
BATTIPAGLIA – A Santa Lucia si costruisce da più di quarant’anni. Sempre con lo stesso metodo: la concessione diretta. Ma fatto sta che ora la magistratura è intervenuta per bloccare l’intervento edilizio del Parco Primavera e del Parco Santa Lucia. Coinvolto nella vicenda l’imprenditore Giuseppe Pontecorvo attraverso la società Slam Srl. E proprio la famiglia Pontecorvo interviene sulla vicenda. «Crediamo nel lavoro della magistratura – fa sapere la famiglia Pontecorvo -, e pensiamo che si farà chiarezza al più presto. Tutto parte da un macroscopico errore del Ctu che scrive che per questo intervento edilizio c’è la necessità di una lottizzazione quando è evidente a tutti che non è così».
I trecento appartamenti di Santa Lucia rappresentano un investimento di milioni di euro. Una questione che coinvolge anche gli acquirenti degli appartamenti. «Speriamo che venga chiarito tutto al più presto possibile – continua la famiglia Pontecorvo -. Questa situazione ci sta creando enormi danni economici. Noi abbiamo fatto un investimento per decine di milioni di euro a Santa Lucia e speriamo che con la stessa evidenza con cui sarà sbandierata la notizia del sequestro, ci hanno trattato quasi come Totò Riina, così sarà riportata la notizia che tutto è stato sistemato. Noi le concessioni le abbiamo acquistate quando già erano state rilasciate. E poi vediamo che nel provvedimento non ci sono i vertici della Iacp Futura e i proprietari dei suoli. Chi ha creato questi enormi danni pagherà. Non dimentichiamo che ci sono in ballo centinaia di famiglie che hanno acquistato gli appartamenti. Invito queste famiglie alla calma e ad essere sereni. Faremo di tutto affinché questa situazione sia chiarita nel più breve tempo possibile».
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La Controffensiva dell’architetto Di Cunzolo
BATTIPAGLIA – Sono pronte le contromisure difensive della Slam Srl di Giuseppe Pontecorvo e del progettista degli interventi edilizi a Santa Lucia finiti nell’inchiesta della magistratura salernitana. L’architetto Bruno di Cunzolo ha ottenuto ieri pomeriggio l’assenso del professore Francesco Forte, Ordinario di Urbanistica all’Università Federico II di Napoli e notissimo urbanista, alla realizzazione della perizia di parte.
L’incarico è stato affidato all’urbanista ieri pomeriggio nel corso di un incontro con Bruno Di Cunzolo e con l’imprenditore Giuseppe Pontecorvo. Il giorno dopo il sequestro dei 315 appartamenti e il terremoto giudiziario che si è abbattuto anche sull’Ufficio Tecnico del Comune di Battipaglia, l’architetto Bruno Di Cunzolo non ha ancora sbollito la rabbia per il sequestro di tutti i supporti tecnologici del suo studio tecnico. «Ho chiesto al magistrato di essere sentito immediatamente attraverso l’avvocato Michele Tedesco – dice -, rinunciando a tutte le mie prerogative di legge. Ma non è stato ancora possibile. Voglio sapere come farò a lavorare senza tutto il mio archivio e i supporti magnetici. Sono costretto ad andare ad acquistare un computer per poter lavorare e comunicare. E’ come se mi avessero arrestato».
Ma il giorno dopo il sequestro è anche l’occasione per entrare nel merito dell’inchiesta. «Prendo atto che alcuni giornalisti hanno affermato una serie di principi sulla base dei quali è stato ordinato il sequestro – afferma Bruno Di Cunzolo -. Per me sono novità assolute che non ritrovo nelle carte che mi sono state consegnate dalla Procura. Nell’ordinanza questi riferimenti non ci sono. A questo punto chiedo che il Pm renda nota la relazione del consulente tecnico d’ufficio». Atti, come la relazione del Ctu, che non è ancora in possesso della difesa dell’architetto Di Cunzolo e della Slam Srl.
E poi Di Cunzolo interviene nel merito di alcune questioni contenute nel decreto di sequestro. «Tra l’altro non capisco come possano essere accomunati due interventi in uno unico – continua il progettista -. Si tratta di due interventi edilizi ben distinti. Il primo acquistando i suoli da un proprietario diverso e in temi diversi». Ancora la precisazione sulla sparizione dal Comune dell’originale del Prg vigente. «Leggo anche che al Comune di Battipaglia non c’è il Prg in originale – afferma Di Cunzolo -. La copia con il timbro della Regione, come quella in mio possesso e sulla quale lavoro, è possibile acquistarla presso le eliografie di Battipaglia. Leggo ancora che sono esclusi dal sequestro coloro che hanno acquistato gli appartamenti realizzati. Anche la Slam Srl ha acquistato le concessioni dalla Iacp Futura. Per la società non c’è questa esclusione?».
Insomma, Bruno Di Cunzolo difende a spada tratta il proprio operato facendo anche notare che altri progettisti hanno firmato con lui i primi progetti del Parco Santa Lucia. «Io sono molto fiero di essere considerato meglio del professore Pagliara che ha firmato con me la prima progettazione del Parco Santa Lucia – continua l’architetto -. Ma non capisco perché lui non venga considerato un luminare. E poi vorrei far notare che nel 2009 un altro Ctu ha fatto una relazione tecnica proprio sul Parco Santa Lucia. Possibile che allora non si sia accorto di nulla? Possibile che tutti abbiano avuto una svista così madornale?».
Battipaglia, 31 marzo 2012
Battipaglia si sta riempiendo di manufatti sequestrati dai carabinieri. L’ultimo che mi viene in mente è quello vicino alla villa comunale di via Domodossola. Non entro nel merito della giustezza dei provvedimenti perchè non ne avrei le competenze, però è sicuramente da contestare l’enorme consumo di suolo senza che ad esso vengano forniti i dovuti servizi (in Germania si costruiscono prima le metropolitane, le scuole, i supermercati e poi le abitazioni) e senza una reale necessità (dove è calcolata o indicata la percentuale di appartamenti liberi rispetto a quelli occupati dalle famiglie battipagliesi?). E, sicuramente, da contestare lo scempio di questi manufatti che per anni (o anche per decenni) vengono a deturpare il decoro urbano, senza venire nè abbattuti nè completati. E’ un peccato per una città che potrebbe forse essere anche bella e, chissà mai, anche vivibile. Perchè nelle moderne città europee questi degradi semplicemente non si vedono e non appaiono agli occhi di un visitatore straniero?
Etica del Buon Cemento
Di Cunzolo è meglio di Calatrava; Pontecorvo è un benefattore della città. Santomauro non ama le donne e Battipaglia è una città all’avanguardia.
…… e “frungolo” è il canalizzatore del “pus” di questa città. Di tutta un’erba un solo fascio. Questo è quello che vogliono: l’omologazione è l’obiettivo per farvi sentire comodi in un mondo di cacca, in cui tutti puzzano di merda, ogni cosa ha un suo ineludibile destino fatto di degenerazioni. Bravi, bravi, bravi ………
Il discorso e che vi state mangiando e dico MANGIANDO l’etica, il decoro, la richezza, e la dignità di una comunità da 30 anni la politica locale non ha fatto altro che arricchire se stessa VERGONA.
ora ha agito solo l’accusa..il PM…vediamo come andrà in processo la difesa degli indagati…e poi si farà un giudizio! ora,credetemi, è tutto prematuro….
il problema, se ho capito bene leggendo quanto innanzi, è un poco complesso…..la giurisprudenza amministrativa di un decennio fa era nel senso della non necessità del piano di lottizzazione quando la zona, in effetti,era già urbanizzata ( principio del “lotto residuo”…del quale poi se ne fece un “abuso” ovvero uso indiscriminato!)..oggi è di segno completamente contrario, ritenedo necessario il piano di lottizzazione, quale presupposto per il rilascio della concessione edilizia, per dare un armonico raccordo con il preesistente aggregato abitativo, allo scopo di potenziare le opere di urbanizzazione già esistenti e, quindi, anche…” alla più limitata funzione di armonizzare aree già compromesse ed urbanizzate, che richiedano una necessaria pianificazione della “maglia”, e perciò anche in caso di lotto intercluso o di altri casi analoghi di zona già edificata e urbanizzata……. bisognerà vedere che ne penserà il Giudice Penale!
qualcuno mi sta deludendo….ho scritto “se ho capito bene leggendo”…non conosco la normativa di attuazione del PRG di Battipaglia…quindi posso anche sbagliare…in genere nelle zone di espansione i vecchi PRG prevedevano il rilascio delle singole concessioni previa approvazione di uno strumento attuativo ( piano di lottizzazione..piano particolareggiato )…se invece nella zona il PRG di Battipaglia prevede il rilascio diretto della concessione…tutto può essere e tutto è risolto! D’altra parte sono un povero CIUCCIO….che a volte VOLA…ma che non ha nessuna “ARROGANZA” caratteriale che è un limite e non un merito!Speriamo che finisca tutto e presto! Sarebbe brutto vedere un’altra cattredale incompiuta…
Non dire scemità ciuccio…pesante! Il sequestro lo ha deciso il giudice (per le indagini preliminari) e non il pm, quindi non l’accusa. Non tirare la pietra per accovare la mano appena ti danno in testa, somarello!
Di Cunzolo adesso trova solo chi è più moralizzatore di lui e si difende, politicamente, maluccio.
Il discorso dovrebbe essere più ampio, riguardando l’irresponsabile consumo di territorio che si sta perpetrando nella nostra città. Si costruiscono centinaia di appartamenti che nella maggior parte dei casi sono destinati a restare invenduti oppure a costituire una forma di investimento che a tutto può servire tranne che alle esigenze abitative delle famiglie. Famiglie che, nella maggior parte dei casi, difficilmente riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo a causa dei tassi di interesse onerosi e del mercato immobiliare drogato.
Tutto ciò a scapito delle aree agricole e di quelle destinate a verde con gravissimo danno per l’ecosistema, per l’assetto idrogeologico e per la salute dei cittadini.
Quindi, netta è la condanna morale per tutti coloro che si stanno prestando a questo scempio, pensando unicamente al facile arricchimento e lasciando le conseguenze nefaste alle future generazioni.
Scrutate un po’ di più la vostra coscienza ed il volto dei vostri figli a cui donerete tutto questo piuttosto che pensare unicamente al portafogli!
Tutti i salmi finiscono in gloria!!! L’ennesimo aborto urbanistico firmato dal solito vinello è finito come finiscono tutti i sogni… solo che questa volta dal sogno si è passati all’incubo delle centinaia di famiglie truffate dal solito duo…. dopo via domodossola…..un altro mostro occuperà per i prossimi anni il cuore dei battipagliesi liberi…. ma il tempo è galantuomo e prima poi la sbronza, anche se causata da un pessimo vino, passa…. meditate gente meditate
Premessa la frittata fatta dagli apprendisti urbanisti eticamente battipagliesi
Ritenuto necessario ricorrere ad un senile aiuto
Considerato l’ultimo fallimento di Forte consumato nel sequestro del PUC di Capaccio
Visti i numerosi strumenti urbanistici progettati e mai divenuti norma
Preso atto dei lauti compensi in ogni caso percepiti
Visto l’irregolarità tecnica ai sensi del TUEL (Testo Unico di Etica Lottizzatoria)
Delibera
di liberare la città di Battipaglia da vecchie cariatidi
di prescrivere ai “progettisti” una visita obbligatoria dall’oculista
Commenti sterili ma ancor più scurrili!Non pensava a Battipaglia ci fosse gente con tanta cattiveria covata dentro tanto da gridare alla condanna di chi lavora, immaginando forse qualcuno abbia guadagnato poco legittimamente.
Ma se andaste tutti dallo psicologo a capire qual è il problema più nascosto in voi, invece di sfogarvi con commenti indelicati, quanto pieni di cattiveria.
Forse il problema di questa città è l’ignoranza (e non di un progettista o di un urbanista o di un imprenditore) ma di tutta la gente che circola intorno e grida assassino prima della sentenza.Facile dar del ciuccio a chi si è appellato da solo così. All’ignoranza non v’è rimedio e bisogna averne paura, perchè solo essa crea scompiglio, abusi e poca serietà. E’ per colpa dell’ignoranza che quella città non va avanti, e devo dire che lì ha trovato terreno fertile, basta leggere questa pagina. Bravi tutti Voi, strumento ignorante nelle mani di pochi che volevano realizzare con questo ed il “processo di via domodossola” un gran casino ai danni di imprenditori e professionisti… poi non vi lamentate se non c’è lavoro in questo paese e chissà quanti lo perderanno ora. Vicina a tutte le famiglie colpite dalla Vostra cattiveria, sperando mantengano almeno il lavoro… se la giustizia fa in tempo!!!
Infatti penso di andare a breve a fare una visita oculistica, poiché come mio padre, credevo di aver visto tante visi puliti e candidi a Battipaglia. Io mi ritengo un po’ più cinico di lui e so che siete nascosti dietro pseudonimi che vi automortificano per scelta. Anonimi meschini che sui blog possono tirar fuori tutto il marcio che questa città, questo paese, instillano in ognuno. Non vi dirò altro a parte il fatto che so perchè non vi palesate! Perché quando passeggiate per strada o state in un locale e incrociate mio padre potete salutarlo e stringergli la mano senza vergognarvi dei vostri pensieri. Io spero che non abbiate mai problemi in questo campo, perché per risolverli in modo onesto vi dovrete mordere le dita e citofonare al nostro studio.
Ma tu vuoi vedere che mo gli dobbiamo pure dire bravi??
Fate lavorare i giudici (che non si muovono a vacante o per trame occulte contro chi non rappresenta altri che sè stesso) e non fate i ciucci.
Signora stufa della cattiveria se ne faccia una ragione: quando si gioisce per gli avvisi di garanzia altrui non ci si può aspettare comprensione quando arrivano i propri.
Aspettando ke il giudice si pronunci, in tutta questa storia ci sono dietro sempre e solo i soliti personaggi che stanno rovinando da anni la nostra città. La politica cari signori è una cosa seria, i vostri sporchi malcostumi lasciateli fuori.Ultimamente gli imprenditori che aprono le porte al lavoro sono diventati bersagli facili per l’invidia di chi non ha mai portato niente in questa città. Continuando ad attaccare queste persone pagherà solo ed esclusivamente Battipaglia!! sveglia signori!!!
é ormai una triste consuetudine che gli “affiliati” alla famiglia di cunzolo siano allergici alle norme…. via domodossola….lottizzazione santa lucia…. e si potrebbe continuare con tutti gli interventi sognati e poi finiti misermente in sequestri e contenziosi vari…. si sa la farina del diavolo finisce tutta in crusca….buona pasqua ai battipagliesi onesti e liberi
Continua la patetica sceneggiata del “clan Di Cunzolo attendiamo frementi l’intervento di qualche difensore d’ufficio….. usque tandem abutere patientia nostra…
Al vinello piccolo consigliamo di leggere la favola di Esopo sulla pulce ed il cammello e di cercarne la morale … ammesso che ci riesca… a tutti gli altri uomini onesti invece auguriamo una buona Pasqua
Le morali di solito vengono cercate dagli uomini di sfortunato intelletto, mentre chi come me ha interiorizzato certi insegnamenti fin da piccolo non ha bisogno di effettuare ricerche. Lei che si é ubriacato di tutti questi vinelli trova sicuramente interessante giocare alle citazioni colte con google, che oggi fornisce una gran mano a tutti quelli che vogliono cimentarsi in questo spassoso gioco. In sostituzione delle fiabe classiche, io vorrei invece consigliarle qualche lettura maggiormente stancante…ammesso che lei riesca a portare a termine l’arduo compito. Per esempio, mio caro Danglars, potrebbe sgranchirsi gli occhi con l’Idiota di un altro notissimo Fedro, oppure, mio simpatico Fernando, potrebbe cimentarsi nella filosofia moderna cercando in Also sprach Zarathustra tutte le morali che l’aggradano. Il filosofo le direbbe Ein Buch für Alle und Keinen.
Se, invece, vossignoria Villefort volesse spensieratamente distrarsi, potrebbe reggere tra le mani il destino di Edmond Dantes e vedere come va a finire.
Ma c’é una storia su tutte che mi ha emozionato:
“C’era una volta un tronfio oratore, il cui nome si faceva il cognome, e questo già lasciava intendere l’integrità del suo pensiero. Lui e i suoi adepti combattevano alacremente numerose faide per cercare di preservare la natura dal vil cemento. Tra le tante battaglie, si ricorda quella dei sette piani. In quell’occasione i crociati furono così intensamente presi e distratti che non si accorsero della nuova muraglia cinese che altri avevano iniziato ad ergere alle loro spalle. Al malcapitato oratore, distratto dalla paglietta finita nel proprio occhio, non rimase che ritirarsi per qualche tempo in silenzio nel proprio eremo, e contattare i migliori specialisti per poter estrarre la quercia che astutamente si era insinuata nel retro della sua mente.”
Giusto per essere chiari, considerato il livello di ignoranza ormai dilagante, a chi ha utilizzato certa terminologia, sappia che non e immune da querela. E giusto per essere sempre trasparenti, sappiate che il fatto di celarvi dietro falsi nomi o meglio detti nick name non vi consente di aggirare la legge. Purtroppo per Voi avete a che fare con persone di un certo intelletto, cultura e professionalita, quindi non pensate mai di essere impuniti solo perche non dichiarate il vostro nome. sappiate che ogni cosa che dite viene valutata ai fini della tutela dei diritti di chi e” fino a condanna INNOCENTE. Pertanto, buona pasqua a tutti e non vi lamentate degli avvisi di garanzia che vi arriveranno. In fondo, ve la siete proprio cercata!!!
Per tutti-
Il fatto che si scrivano Post e si usano Nick name, non significa che non si è identificabili, e non significa affatto di essere al riparo di responsabilità personali per quello che si scrive. Chi volesse può rivolgersi alla Polizia Postale e la stessa richiede l’ip all’amministratore del sito che a sua volta è tenuto a fornirlo.
Più di una volta si è aperta la discussione riguardo all’anonimato e più di una volta ho espresso il mio punto di vista e la decisione di accettare i post di persone che per motivi diversi non vogliono esporsi, o semplicemente che vogliono partecipare al dibattito senza coinvolgere la propria persona.
E’ evidente che bisogna rispettare tutte le posizioni e che si dovrebbe badare più ai contenuti piuttosto che a chi scrive.
L’esperienza però mi dice che spesso le critiche ai potenti è difficile farle a viso aperto, senza per questo non aspettarsi qualche ritorsione. Vi è un’altra considerazione che ure va fatta ed è quella: molti se non usassero un nick name, scriverebbero le stesse cose?
I potenti sono sempre impuniti, gli altri sono sempre a rischio.
Ma tornando alla questione del sequestro si deve chiarire alcune cose: la prima è che Brunello Di Cunzolo non è un potente, è solo un professionista e svolge una professione interessante ma anche difficile ed esposta a queste vicissitudini; La seconda, è che la materia urbanistica si presta a diverse interpetrazioni, quando gli strumenti di base non sono chiari e semmai datati nella loro realizzazione, costringendo gli operatori ad orientarsi in quelle norme datate e nelle altre che nel frattempo sono intervenute; Terzo, che quando si fanno investimenti, bisogna garantire nella maniera più assoluta chi investe. La garanzia, si può manifestare in tanti modi, approvando o respingendo le richieste; quarto, è sempre da spiegare perché il permesso, finché si è trattato delle IACP Futura, che ritengo sia il vero nodo della questione, non si è mosso nulla e solo dopo invece c’è stato il putiferio; Quinto, la famiglia Pontecorvo avrebbe rilevato suolo e e progetto se non vi fosse stato il Permesso a costruire?; Sesto, indipendentemente dalle interpetrazioni che hanno portato all’approvazione del Progetto, è mai possibile pretendere di vincolare terreni sine die?; settimo e ultimo, ma perché nessuno si solleva e protesta contro l’Amministrazione di oggi, voisto che non si è fatto per il passato perché si elabori un nuovo strumento urbanistico, atteso che si opera ancora su quello del 1972? Una città può mai aspettare 40 anni per potersi dare uno sviluppo urbanistico? e chi vorrebbe investire è giusto che aspetti tanto? E chi ha già investito, in tutti questi anni lo ha fatto per opera e virtù dello Spirito Santo, o non si è proceduto una volta si e una volta tanto ad interpetrare il Piano?
Se non si tiene conto di questo si vive una grande ipocrisia.
Brunello Di Cunzolo o Tommy e Gerry è costretto a muoversi in questa palude, e nella palude o si muore di malaria o si fanno gli anticorpi.
Le cattiverie poi se ce ne sono vanno valutate per quelle che sono: miserie umane. Riguardo poi agli sviluppi delle indagini, aspetteremo vi siano pronunciamenti definitivi per esprimere giudizi, che in ogni caso devono seguire vie brevi, perché, ripeto, non è giusto mettere a rischio ingentissime risorse economiche, i riflessi sarebbero disastrosi.
Massimo Del Mese
Come mai quando gli avvisi di garanzia coinvolgevano avversari politici, Di Cunzolo soloneggiava e pontificava in via Mazzini ed oggi si sdegna e si scandalizza….. chi di spada ferisce di spada perisce……….
Questionario per del mese:
1 – Che vuol dire ” è costretto a muoversi in questa palude, e nella palude o si muore di malaria o si fanno gli anticorpi”? Cosa sta giustificando? Il ‘così fan tutte’ è lo slogan preferito da Berlusconi e dai suoi sgherri, di certo a lei non appartiene.
2 – Prendiamocela con l’attuale amministrazione! E perchè? Forse la giunta di oggi, pure se fortemente deficitaria, non sta provando a mettere mano sul puc? Oppure dal ’72 in poi è stato sempre sindaco Santomauro? E dei personaggi coinvolti non c’è nessuno che abbia rivestito cariche pubbliche in tutto il quarantennio in questione? A loro non diciamo niente?
3 – “ripeto, non è giusto mettere a rischio ingentissime risorse economiche, i riflessi sarebbero disastrosi”. Di fondo siamo tutti d’accordo, ma se c’è un’inchiesta non sarebbe il caso farle seguire il suo corso naturale (a prescindere dai risultati) senza fare pressioni (o strumentalizzare) altre situazioni? Se chi ha comprato una casa ha paura è logico, ma è logico pure capire se ci sono i profili di illegittimità avanzati, o sbaglio?
4 – Le cattiverie sono miserie umane. Senza dubbio concordo con lei. Ma occhio a non fare due pesi e due misure perchè la frasetta ‘santomauro camorrista’ digitata su google dà come secondo risultato il suo blog in quanto tale locuzione (questa sì passibile di querela, s’informi il battagliero avvocato anonimo anti-nick name) è, evidentemente, chiave di ricerca (addirittura!!) di un suo articolo.
5 – ‘Quesito’ ha ripreso una considerazione che già ho formulato. Non si può pretendere solidarietà o comprensione quando si è i primi a pontificare sugli avvisi di garanzia altrui. Il garantismo a corrente alternata è sinonimo di ipocrisia, o sbaglio.
Con immutata stima
per dilettante allo sbaraglio e frungolo –
innanzitutto grazie per aver voluto contribuire al dibattito, tuttavia rivolgete a me dei quesiti e rispondete alle mie domande, invece di rivolgerle a chi di dovere: all’amministrazione innanzi tutto e a tutti quelli che a vario titolo hanno avuto responsabilita’nella Citta’di Battipaglia, e a tutti quelli che ci hanno sguazzato in un quarantennio di prg, mai completato e stiracchiato da ogni parte, rovinando un disegno urbanistico intercomunale, che comprendeva Eboli e Battipaglia, che aveva una sua logica e una grande valenza. Ora il povro Fuccella si rivolta nella tomba.
E’ evidente che la magistratura deve fare il suo corso, io certo non sono tra quelli che vorrebbero il contrario, e il dilettante allo sbaraglio, che tanto dilettante non e’, non puo’ accollarmi responsabilita’ che invece io trovo in altri e chi oggi si butta su questo caso. E’ evidente che ci si deve muovere nelle leggi, questo e’ il presupposto indispensabile.
Purtroppo in tutti questi anni molte risoluzioni sono passate attraverso le varie magistrature, esautorando o sostituendo o opponendosi agli organi deputati.
questa storia, e l’ho scritto anche in uno dei tanti articoli, parte proprio dallo Iacp Futura, come non solo io ma anche il “dilettante non tanto allo sbaraglio”dice che e’ una societa’ privata che evidentemente si e’ fatta scudo dello Iacp (socio di minoranza) evitando appalti e controlli vari e gabbando i Comuni che si sono “immediatamente” predisposti a spianare tutte le strade.
Poiche’ sono un poco maligno, ho fatto quelle domande, alle quali spero risponda chi deve rispondere e alke quali spero la Magistratura prenda spunto per chiarire tutte queste brutte storie battipagliesi, fatte solo di mattoni, cen.mento, speculazioni e furbizie, giocando sulle interpetrazioni e su vincoli scaduti e su vuoti legislativi-urbanistici.
Questo progetto e questa realizzazione a me sembra proprio essere figlia di tutte queste zone d’ombra.
Il Comune e’ carente sotto tutti i punti di vista. sia rispetto alle vecchie che alle nuove normative. perche’. per esempio non si dota lel PUC?
Se poi vogliamo essere piu’ precisi circa la vicenda che riguarda prima Iacp Futura e poi la famiglia Pontecorvo nonche’ Di Cunzolo, perche’ il comune non ha revocato quell’autorizzazione? Perche’ ha consentito che si realizzasse e si ultimasse senza intervenire su quelle macroscopiche incongruenze di cui la magistratura ne fara’ sicuramente e definitivamente chiarezza?
Evidentemente si fidava dei suoi tecnici ma forse anche per un altro motivo che non e’ da sottovalutare e che “dilettante non tanto allo sbaraglio” ha evidenziato nel suo post rispondendo puntualmente ai miei interrogativi quasi come io fossi l’avvocato difensore di Pontecorvo o di Di Cunzolo, riguardo ad un eventuale risarcimento del danno. Infatti se si e’ mosso qualcuno su cui poi fortunatamente cara’luce la Magistratura, sapeva benissimo che il miglior danno che si potesse fare a chi aveva investito era quello di far pronunciare la Magistratura e non il Comune, poiche’ per i provvrdimenti della prima non sono previsti al pari del secondo risarcimenti, che sarebbero stati milionari e che avrebbero fatto fallire il Comune di Battipaglia, che avrebbe dovuto giustificare perche’ si era data un’autorizzazione e poi una revoca con i conseguenti danni arrecati.
Questa potrebbe essere una ipotesi, che con un poco di malignita’, potrebbe giustificare ritardi, silenzi, e tutto quello che poi ne e’ venuto fuori, certo e’ che se veramente dovesse avere un riscontro, e’ stata proprio pensata bene, il danno e, totale e risponde ad una cattiveria condita di competenze giuridico-amministrative di grande spessore, solo e solamente per fare del male, sicuramente a chi ha investito, ma anche a quelle povere famiglie che hanno investito. Se fossi in loro mi sarei trasformato in Rambo.
Devo dire per il resto che non ho capito la questione a cui faceva riferimento frungolo riguardo alla “frasetta: Santomauro camorrista”, rilevata sul web proveniente dal mio sito.
Non solo preciso e senza nessuna remora che accuse di questo genere non mi appartengono e non possono essere attribuibili a me o nei miei scritti, ma chi li scrive ne e’ pienamente responsabile, sia o non sia anonimo, poiche’ e’ possibbile risalire agli autori attraverso l’ IP.
Una cosa e’ certa a Battipaglia si mangia pane, mattoni e cemento, anzi solo.mattoni e cemento, e invece di pensare di fare i giustizieri e a essere favorevoli e contrari alle varie colate di cemento che si riversano da un quarantennio sulla citta’ perche’ non si pretende piu’ rigore, piu’ responsabilita’, piu’ amore per la citta’, piu’ servizi, piu’ serieta’ e meno ragionamenti da urbanisti e giuristi del mq?
Massimo Del Mese
Pare che l’architetto Di Cunzolo (che si reputa un “esperto di urbanistica”) ignori:
1) un fondamento basilare del diritto urbanistico ossia che il PUA è la regola mentre il permesso a costruire diretto è la eccezione il cui rilascio è lecito solo in pochissimi casi (ad esempio nel caso del piccolo fondo intercluso);
2) che una pregressa illegittimità (anche per casi identici) giammai può autorizzare o giustificare terzi a commettere il medesimo illecito;
3) che la presunta buona fede è comunque irrilevante in materia di edilizia ed urbanistica;
4) il principio tempus regit actum (quindi eventuali aiuti della attuale Amministrazione Comunale nel volere inserire quella zona all’interno del centro abitato ai sensi del Codice della Strada o la auspicata demolizione dei Casoni Doria sono irrilevanti).
Ora delle due l’una: o l’esperto di urbanistica non è un vero conoscitore della giurisprudenza della Cassazione e del Consiglio di Stato oppure giustamente fa affermazioni da consulente tecnico di parte proponendo a noi massa incompetente e gente ignorante suggestive tesi difensive.
Al giornalista Massimo Del Mese.
1) Brunello Di Cunzolo non è un potente, è solo un professionista e svolge una professione interessante ma anche difficile ed esposta a queste vicissitudini.
Risposta: irrilevante ai fini della liceità o meno delle opere realizzate o in corso di realizzazione.
2) la materia urbanistica si presta a diverse interpetrazioni, quando gli strumenti di base non sono chiari e semmai datati nella loro realizzazione, costringendo gli operatori ad orientarsi in quelle norme datate e nelle altre che nel frattempo sono intervenute.
Risposta: Le interpretazioni spettano ai Giudici che statuiscono principi di diritto a cui gli operatori del diritto (Amministrazioni Pubbliche, professionisti e privati) debbono conformarsi. Ma chi ha detto che il PRG del 1972 è datato? Le regole ci sono sempre state sia prima del 1972 che, a maggior ragione, dopo l’approvazione del PRG. Si potrebbe obiettare al buon giornalista Del Mese che allora solo perché il codice civile è del 1942 allora esso va cambiato e riformato. Ma quando mai? Va quanto meno aggiornato alle esigenze sociali o per soddisfare nuove istanze o interessi leciti. Il problema è invero che quasi mai nessuno ha rispettato le norme del PRG. Sarebbe poi bello capire il perché: vuoi per corruzione? vuoi per ignoranza? vuoi per amicizia? Risposte ovviamente alle quali non si può dare una risposta se non intervistando i politici, i tecnici comunali e gli imprenditori edili di quel tempo.
3) Quando si fanno investimenti, bisogna garantire nella maniera più assoluta chi investe. La garanzia, si può manifestare in tanti modi, approvando o respingendo le richieste.
Risposta: gli investimenti vanno fatti nel rispetto del leggi. Altrimenti passa il messaggio di Berlusconi il quale solo perché dà a mangiare 24.000 famiglie gli è permesso di violare la LEGGE SACRA DEL LIBERO MERCATO (il principio della concorrenza) o corrompere giudici. Né può incidere se l’investimento sia stato fatto in buona fede o mala fede alla luce della giurisprudenza penale ed amministrativa tanto vero che non si ha diritto a risarcimento danni in caso di annullamento legittimo di un permesso di costruire illegittimo. Il Pontecorvo potrebbe semmai solo rivalersi sulla IACP Futura ma non certamente sul Comune di Battipaglia.
4) È sempre da spiegare perché il permesso, finché si è trattato delle IACP Futura non si è mosso nulla e solo dopo invece c’è stato il putiferio.
Risposta: è irrilevante il nominativo del beneficiario del permesso di costruire. Ciò che a mio avviso può destare scalpore è che in corso di causa degli allora proprietari del 1999 che ricorsero al TAR avverso un DINIEGO DI PIANO DI LOTTIZZAZIONE il Comune di Battipaglia rilasciò permesso di costruire diretto alla IACP Futura scarl (che è una società privata che riceve finanziamenti pubblici per realizzare Edilizia Residenziale Pubblica).
5) La famiglia Pontecorvo avrebbe rilevato suolo e e progetto se non vi fosse stato il Permesso a costruire?
Risposta: rilasciare un provvedimento amministrativo non significa che esso sia per forza legittimo. Il rilascio del permesso a costruire può incidere semmai soltanto in fase pre-contrattuale di compravendita di terreno. Vendere il terreno sul quale vi è stato rilascio di permesso di costruire è un giochetto che molti consulenti tecnici fanno per fare da fulcro tra venditore e il (loro amico) acquirente. Al giornalista si può obiettare: se il terreno è edificabile e il progetto rispetta ogni norma di legge è irrilevante pertanto se il permesso di costruire è stato rilasciato al (promissario) venditore o al (promissario) acquirente.
6) Indipendentemente dalle interpetrazioni che hanno portato all’approvazione del Progetto, è mai possibile pretendere di vincolare terreni sine die?
Risposta: vincolare terreni sine die? Ma che significa ciò che ha scritto? I terreni o sono edificabili o non lo sono. Presumibilmente il terreno del Pontecorvo di oltre 10.000 mq è edificabile, quindi di quali vincoli sta parlando? Forse di vincoli espropriativi decaduti oppure di zone agricole o di zone verdi?
7) Perché nessuno si solleva e protesta contro l’Amministrazione di oggi, visto che non si è fatto per il passato perché si elabori un nuovo strumento urbanistico, atteso che si opera ancora su quello del 1972? Una città può mai aspettare 40 anni per potersi dare uno sviluppo urbanistico? e chi vorrebbe investire è giusto che aspetti tanto? E chi ha già investito, in tutti questi anni lo ha fatto per opera e virtù dello Spirito Santo, o non si è proceduto una volta si e una volta tanto ad interpetrare il Piano?
Risposta: il PRG del 1972 era un ottimo strumento urbanistico, solo però che non è stato in parte rispettato. Tutto qui. E poi bisogna domandarsi: approvare un nuovo PRG (ora PUC) quali esigenze dovrà soddisfare? È giocoforza pensare che un nuovo PRG non potrà che essere strumento per urbanizzare zone all’esterno del centro abitato già urbanizzato. Quanto alle interpretazioni legga le risposte di sopra.
Con stima e viva cordialità.
Un dilettante allo sbaraglio
Da tutte le frasi che leggo si evince chiaramente che questa debba essere per forza di cosa una punizione politica? Battipagliese? Il tempo potrà darci ragione o torto, difficile che ci dia torto, ma tutto può essere. In fondo siamo di parte e appositamente ci sono i giudici e la giustizia. Ma c’è da fare una piccola distinzione:
una cosa è la giustizia (che è giusta, insindacabile e uguale per tutti), altra cosa sono gli operatori che dovrebbero applicarla e farla rispettare.
Quindi tutti dovrebbero fare molta attenzione a sbandierare le proprie accuse ai quattro venti.
Per quanto riguarda il PRG, una sua anche superficiale lettura potrebbe essere illuminante per la zona in questione. Luce che non ha illuminato il CTU e neanche molti che scrivono su questo blog.
Preciso per Del Mese.
Provi ad andare su google ed a digitare ‘santomauro camorrista’. Come secondo risultato le uscirà il link al suo blog, essendo il primo una questione relativa ad altre persone di altre zone d’Italia.
Non le sembra che come ‘key word’ possa essere considerata un po’ eccessiva utilizzando lo stesso metro usato dall’avvocato de anonimis di cui sopra (che se non mi sbaglio ha fatto suo, il metro non il professionista o presunto tale)?
Mi sta facendo fare il difensore d’ufficio d’uno dei sindaci peggiori nemmeno ipotizzabili..e ho detto tutto!!!!!
per frungolo –
Carissimo, poiche’ sei molto attento alla navigazione faresti bene ad approfondire, quando fai delle affermazioni.
per te bastava solo aprire quelle pagine e ti saresti reso conto cosa significavano e a chi andavano attribuite quelle affermazioni, che io ho riportato virgolettate e non riferibili a me, semmai va riscontrato il contrario.
Quegli articoli: “Francese e Di cunzolo all’attacco…” e ‘Battipaglia politica & veleni….” aborrivano al ricorso sic et simpliciter alle accuse di “camorrista” o semplicemente chiamare in causa la “camorra”, nelle contese politiche, proprio per evitare confusione con la realta’ che a noi ci tormenta, con la presenza invadente e opprimente delle camorre.
Ti raccomando, leggili: buona lettura.
Massimo Del Mese
Egregio “quesito”, il sottoscritto non si sdegna e non si scandalizza mai degli avvisi di garanzia: ha solo chiesto di essere immediatamente ascoltato dal Magistrato e si scandalizza solo del fatto che non è stato ancora chiamato. Si scandalizza e si indigna perché è abituato a discutere su elementi e prove concrete e non a nascondersi dietro ad un dito. A via Mazzini il sottoscritto ha presentato una denuncia dettagliata: non si è compiaciuto degli avvisi di garanzia in quanto non erano stati ancora emessi. Dopo, non ho mai commentato: attendo giustizia. Spettabile “frungolo” muoversi nella palude è sempre difficile, perché tra mille trabocchetti e mille serpenti velenosi corrono mille insidie e dopo 32 anni ritrovarsi senza neppure uno schizzo di fango o melma e senza ferite, ma pieno di morsi di serpenti a sonagli significherà pure qualcosa. Sta di fatto che in tutti questi anni non ho mai assunto ruoli decisionali di responsabilità politica, ne diretti, ne indiretti, dunque, addebitare a me responsabilità sull’attuale concezione del sistema delle regole è un poco dura da sostenere. Il garantismo è un principio tanto serio da non poter essere dibattuto tra chi si espone e chi non lo fa, tra chi lo pratica quotidianamente e di chi come te lo annuncia solo quando gli conviene. X “dilettante allo sbaraglio” – povero te, questa materia non si pratica con la superficialità che tu proponi. In primo luogo si legge e così si apprende e se ne hai voglia leggerai nel PRGC vigente che “nelle zone di tipo C2 quando non vi è il retino con bande trasversale e un indice numerico si attua mediante semplici licenze edilizie” come nel caso che stiamo trattando. Sei tu che ignori le regole. Per il resto , l’area è tutta programmata dal 1972 per la edificazione e nulla è irregolare. Sarà la storia a raccontarvi di cosa stiamo trattando, atteso che io non mi fermerò nel denunciare i miserabili che si nascondono dietro questo vile attentato alla democrazia. Per le insolenze e le ingiurie passerò ai fatti. I miei avvocati avranno parecchio da fare.
Per Massimo Del Mese.
Chiedo gentilmente la rimozione dei due post precedenti perché contenenti errori ortografici o grammaticali (dovuti alla velocità di battitura).
Caro dott. Del Mese, innanzitutto sono io a ringraziare Lei per avere stuzzicato l’interesse nell’intervenire. Potrà convenire con me che almeno con me può stare certo che si dialogherà sempre e soltanto su questioni di fatto o questioni di diritto. Gli intrallazzi o le offese o gli attacchi personali non ci interessano né ci appartengono. Ciò detto, mi permetto nuovamente di intervenire per manifestare la mia non condivisione su alcune sue affermazioni. 1) «innanzitutto grazie per aver voluto contribuire al dibattito, tuttavia rivolgete a me dei quesiti e rispondete alle mie domande, invece di rivolgerle a chi di dovere: all’amministrazione innanzi tutto e a tutti quelli che a vario titolo hanno avuto responsabilita’nella Citta’di Battipaglia, e a tutti quelli che ci hanno sguazzato in un quarantennio di prg, mai completato e stiracchiato da ogni parte, rovinando un disegno urbanistico intercomunale, che comprendeva Eboli e Battipaglia, che aveva una sua logica e una grande valenza. Ora il povro Fuccella si rivolta nella tomba» Risposta: io a Lei non ho posto quesiti ma ho semplicemente risposto alle sue sette domande dal mio punto di vista critico e, spero, tendente alla obiettività e soprattutto alla imparzialità. Per le “responsabilità nella Città di Battipaglia” chieda – glielo suggerisco nuovamente – di intervistare i politici, i tecnici comunali e gli imprenditori edili degli ultimi 30 anni almeno. Il PRG del 1972 è (anche) per definizione completo (art. 7 comma 1 Legge Urbanistica Nazionale 1150 del 1942 che riporto di seguito “Il piano regolatore generale deve considerare la totalità del territorio comunale”). Non è vero inoltre che è stato stiracchiato salvo se intende con tale verbo una interpretazione del PRG a uso e consumo proprio ovvero a convenienza di coloro che hanno ricoperto ruoli pubblici, amministratori pubblici e dipendenti pubblici.
2) «E’ evidente che la magistratura deve fare il suo corso, io certo non sono tra quelli che vorrebbero il contrario, e il dilettante allo sbaraglio, che tanto dilettante non e’, non puo’ accollarmi responsabilita’ che invece io trovo in altri e chi oggi si butta su questo caso. E’ evidente che ci si deve muovere nelle leggi, questo e’ il presupposto indispensabile». Risposta: egr. dott. Del Mese o sono io che mi sono male espresso con le mie opinioni messe per iscritto (e se così è mi scuso fin da ora e Le chiedo di darmi lumi per una rettifica di mie espressioni che Lei ritiene lesive della sua persona) oppure Lei ha interpretato in maniera difforme il mio pensiero. Per carità, se così fosse stato gentilmente mi indichi con esattezza le mie parole “incriminate”. Non era e non è affatto mia intenzione ledere l’immagine sua come di terzi. Ora però Le domando: in quali miei scritti ritiene che io le abbia accollato responsabilità che giustamente non ha? Anzi, un giornalista che apre un blog e che permette di scrivere a tutti è soltanto da lodare, non certamente da emarginare. Quindi, sarò anche petulante, mi chiarisca gentilmente quali responsabilità le avrei accollato. La ringrazio fin da ora.
3) «Purtroppo in tutti questi anni molte risoluzioni sono passate attraverso le varie magistrature, esautorando o sostituendo o opponendosi agli organi deputati. questa storia, e l’ho scritto anche in uno dei tanti articoli, parte proprio dallo Iacp Futura, come non solo io ma anche il “dilettante non tanto allo sbaraglio”dice che e’ una societa’ privata che evidentemente si e’ fatta scudo dello Iacp (socio di minoranza) evitando appalti e controlli vari e gabbando i Comuni che si sono “immediatamente” predisposti a spianare tutte le strade». Risposta: «che evidentemente si e’ fatta scudo dello Iacp (socio di minoranza) evitando appalti e controlli vari e gabbando i Comuni che si sono “immediatamente” predisposti a spianare tutte le strade» lo ha affermato Lei, non certamente io. Non mi faccia dire cose che né ho detto né invero ho mai pensato. Anzi, una sola cosa dovrei rettificare ovvero sia che la IACP Futura non è una scarl bensì una srl con sede legale in Salerno e avante quale oggetto sociale dal 16/09/1997 la costruzione e vendita di alloggi di edilizia agevolata e convenzionata nel territorio della Provincia di Salerno e dal 30/1/2002 la costruzione, vendita e locazione di alloggi di edilizia agevolata e convenzionata nel territorio della Provincia di Salerno. Con franchezza, non avendo nemmeno fatto una visura camerale (né storica né attuale) non Le so nemmeno dire se lo IACP è un socio di minoranza o meno. Quando avrò un po’ di tempo nel recarmi presso la Camera di Commercio di Salerno capiremo finalmente vita, morte e miracoli della società IACP Futura srl.
4) «Poiche’ sono un poco maligno, ho fatto quelle domande, alle quali spero risponda chi deve rispondere e alke quali spero la Magistratura prenda spunto per chiarire tutte queste brutte storie battipagliesi, fatte solo di mattoni, cen.mento, speculazioni e furbizie, giocando sulle interpetrazioni e su vincoli scaduti e su vuoti legislativi-urbanistici». Risposta: diceva Andreotti “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Non posso pertanto che concordare con il suo modus cogendi. Mi permetta però soltanto di aggiungere che dobbiamo chiarirci con i termini. Lei per speculazione cosa intende? Intende il lecito esercizio del proprio di diritto di proprietà in conformità alle Legge oppure intende quale sinonimo di intrallazzo? Quanto al gioco sulle interpretazioni mi dispiace nuovamente non concordare con Lei visto che – Le ripeto – la interpretazione spetta solo alla Giurisprudenza, non certamente a qualche mago dell’urbanistica dipendente del Comune di Battipaglia. Quanto a vincoli scaduti Lei sa che se una zona è sottoposta a vincolo espropriativo decaduto il regime urbanistico che si applica è quello della INEDIFICABILITÀ? Ragion per cui, di che cosa stiamo parlando o discutendo?! Quanto ai vuoti legislativi-urbanistici può stare tranquillo che in urbanistica non ve ne sono quanto meno a partire dal 1982.
5) «Il Comune e’ carente sotto tutti i punti di vista. sia rispetto alle vecchie che alle nuove normative. perche’. per esempio non si dota lel PUC?» Risposta: Non è vero che il Comune è carente. Le vecchie e nuove normative quali? Se Lei fa riferimento alla Legge Regionale 14 del 1982 Le ricordo che essa è immediatamente applicabile a prescindere da una variante normativa al PRG. Se fa riferimento inoltre ad altre Leggi Le ricordo che – per giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione e del Consiglio di Stato – qualsiasi norma di rango regolamentare in materia urbanistica (quindi PRG o Regolamento Edilizio Comunale) che è difforme a una disposizione legislativa statale o regionale, sopravvenuta o antecedente è irrilevante, è TAMQUAM NON ESSET (cioè è come se non esistesse e pertanto va DISAPPLICATA). A maggior ragione (e qui gli esperti di urbanistica lo sanno bene) se una disposizione regolamentare locale va contro a PRINCIPI INDEROGABILI DI DIRITTO URBANISTICO (quale ad esempio il principio della indefettibilità del Piano Urbanistico Attuativo salvo pochissimi casi). Lei si domanda perché il Comune non si dota di un Nuovo Strumento Urbanistico Generale. La risposta potrebbe essere: un nuovo PRG (ora PUC) quali esigenze dovrà soddisfare? Di certo non potrà andare in soccorso al Pontecorvo visto che – come poc’anzi detto – il PRINCIPIO DELLA INDEFETTIBILITÀ DEL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO è inderogabile e giammai una disposizione vuoi di rango regolamentare vuoi addirittura di rango legislativo potrà scalfirlo (pena per il primo rango una disapplicazione da parte dell’operatore del diritto, per il secondo rango una declaratoria di incostituzionalità).
6) «Se poi vogliamo essere piu’ precisi circa la vicenda che riguarda prima Iacp Futura e poi la famiglia Pontecorvo nonche’ Di Cunzolo, perche’ il comune non ha revocato quell’autorizzazione? Perche’ ha consentito che si realizzasse e si ultimasse senza intervenire su quelle macroscopiche incongruenze di cui la magistratura ne fara’ sicuramente e definitivamente chiarezza?» RISPOSTA: Mi permetta di dire che questo è la domanda più seria (sotto il profilo giuridico) che Lei finora ha posto. Infatti è proprio questo il problema. Come mai il Comune, previa comunicazione di avvio del procedimento, non ha deciso di annullare in via di autotutela i permessi di costruire rilasciati in assenza di piano urbanistico attuativo?
7) «Evidentemente si fidava dei suoi tecnici ma forse anche per un altro motivo che non e’ da sottovalutare e che “dilettante non tanto allo sbaraglio”
ha evidenziato nel suo post rispondendo puntualmente ai miei interrogativi quasi come io fossi l’avvocato difensore di Pontecorvo o di Di Cunzolo, riguardo ad un eventuale risarcimento del danno». Risposta: la risposta richiederebbe pagine e pagine, tuttavia mi limito onde evitare di tediare il lettore a rispondere come segue. Tutti i contribuenti battipagliesi e il Comune di Battipaglia potranno stare tranquilli. Una eventuale domanda di risarcimento danni potrà essere accolta se e soltanto se ricorrono i presupposti. Potete stare tranquilli cittadini di Battipaglia che il Comune non dovrà sborsare un centesimo di euro. Gli attuali proprietari possono “minacciare” la proposizione di una domanda di risarcimento danni quanto e quando vogliono ma spetterà sempre a un Giudice Ordinario vagliare la loro domanda di risarcimento danni. State sereno popolo battipagliese che i presupposti per liquidare i danni non vi sono.
8) «Infatti se si e’ mosso qualcuno su cui poi fortunatamente cara’luce la Magistratura, sapeva benissimo che il miglior danno che si potesse fare a chi aveva investito era quello di far pronunciare la Magistratura e non il Comune, poiche’ per i provvrdimenti della prima non sono previsti al pari del secondo risarcimenti, che sarebbero stati milionari e che avrebbero fatto fallire il Comune di Battipaglia, che avrebbe dovuto giustificare perche’ si era data un’autorizzazione e poi una revoca con i conseguenti danni arrecati. Questa potrebbe essere una ipotesi, che con un poco di malignita’, potrebbe giustificare ritardi, silenzi, e tutto quello che poi ne e’ venuto fuori, certo e’ che se veramente dovesse avere un riscontro, e’ stata proprio pensata bene, il danno e, totale e risponde ad una cattiveria condita di competenze giuridico-amministrative di grande spessore, solo e solamente per fare del male, sicuramente a chi ha investito, ma anche a quelle povere famiglie che hanno investito». Risposta: queste sono sue affermazioni sulle quali, seppure non condividendole, non intendo soffermarmi. Mi limito però ad affermare quanto segue. A parte il fatto che un permesso di costruire è irrevocabile ma può essere annullato, mi permetto di ribadire che si ha diritto al risarcimento del danno se vi sono i presupposti, non certamente se i provvedimenti rilasciati o emanati sono illegittimi. In altri termini: si ha diritto a risarcimento se il provvedimento di annullamento è illegittimo mentre non si ha diritto a risarcimento se il provvedimento annullato è illegittimo. Suvvia, non mettiamola sempre su questioni extra-giuridiche quali le “povere famiglie” le quali non possono che fare una sola cosa: chiedere i risarcimenti danni al venditore il quale sarà sicuramente una società di capitali.
perr dilettante allo sbaraglio –
le tue considerazioni non sono affatto lesive, assolutamente, solo che ritengo che si imposti la questione solo sotto il profilo giuridico, materia per la quale sarà la magistratura a chiarire e della quale mi fido ciecamente.
Il problema è politico e normativo e mi rifiuto di pensare che il Comune di Battipaglia non si sia posto quesiti che io rilevo per la mia parte, ma che anche altri evidenziano per la loro.
Le furbizie e le cattiverie sono quel substrato su cui a Battipaglia si é operato e i “cultori” del mattone e del cemento ci hanno sguazzato.
Infine le questioni non riguardano me e altri ma la città. Se solo si togliesse il coperchio su questa battipaglia, succederebbe di tutto.
massimo Del Mese
Se gentilmente anche questa volta può eliminare i due post di cui sopra perché contenenti errori. Grazie.
Caro dott. Del Mese, Lei ha perfettamente ragione. Questo ahimé è un mio limite. Non intendo però lasciarmi andare a (pubbliche) considerazioni politico-amministrative altrimenti – allora sì – che sarei talmente idiota da beccarmi una querela, ragion per cui tali considerazioni le riservo esclusivamente in privato a miei stretti amici con i quali posso condividere l’amore (e il valore) per la legalità e la giustizia, a prescindere dalla simpatia/antipatia, amicizia/inimicizia con gli operatori del diritto.
A mio parere, i «cultori del mattone e del cemento» ci hanno sguazzato (nella ILLEGALITÀ) – quanto meno negli anni ’80 – perché hanno trovato sempre una sponda sul versante pubblicistico (nel caso di specie: la Amministrazione Comunale nelle eventuali persone degli amministratori pubblici, componenti della Commissione Edilizia Comunale Integrata e dei tecnici comunali).
Ora sarebbe bello – giusto per amore della verità – capire il perché: amicizia? corruzione? ignoranza? Non riesco con franchezza a trovare ulteriore risposta o spiegazione.
Concordo altresì con Lei quando afferma che il problema è (oramai) anche politico visto che è inspiegabile la inerzia della attuale Amministrazione Comunale in persona dell’ex segretario comunale.
Non vorrei citarLe un precedente del 15 maggio 1996 dove – per un caso identico – l’Amministrazione Comunale di quel tempo sotto la spinta (di fatto) delle Autorità Giudiziarie fu costretta (giustamente e lecitamente) ad annullare d’ufficio dei permessi di costruire rilasciati in assenza del piano di lottizzazione.
Come è andata a finire presumo lo saprà se avrà letto le sentenze definitive delle Autorità Giudiziarie Amministrative e Penali intervenute.
In realtà una differenza fondamentale vi è: è che questa volta l’ottima Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ha contestato altresì il reato di lottizzazione abusiva ragion per cui il Pontecorvo non potrà sperare di arrivare fino in Cassazione con la finalità di vedersi dichiarare prescritto il reato di lottizzazione abusiva visto che la confisca dei terreni la si può evitare (fortunatamente) soltanto se si viene ASSOLTI in pieno e non certamente per una misera prescrizione sopravvenuta del presunto reato commesso (che la Procura gli starà per contestare con la formalizzazione della richiesta di rinvio a giudizio).
La ringrazio nuovamente.
Buonaserata.
Un dilettante allo sbaraglio.
Frungolo, ma secondo lei l’avvocato ha bisogno di informarsi?!Si sprema!!!
Se qualcuno si ritiene leso, presenti querela. Ma chi pensa di nascondersi dietro un nick name è bene che sappia che la querela se ha offeso, ingiuriato, diffamato se la becca comunque così come il conseguente avviso di garanzia.
Un saluto al dilettante allo sbaraglio, che da sempre si rivolge all’architetto per ottenere i suoi pareri di urbanistica…ah forse ha cambiato sponda quando gli ha fatto capire che non poteva assecondarlo… ops… mi sa che non è lui a ritenersi tale, quanto tanti come lei a ritenerlo tale!chissà se ci sono state le intercettazioni e quanti “anonimi” o impensabili si saran rivolti a lui!!!spero tanto le pubblichino!!!Ricordarsi il nick name cambia, ma lo stile non inganna!!!
Ringrazio innanzitutto “Avvocato”. Non ho problema alcuno nel rilevare la mia identità (glielo comunicherò in privato o per il tramite del dott. Del Mese). Le preciso che non ho mai scritto con altri nickname se non con questo e se vuole Le spiego anche il perché di “un dilettante allo sbaraglio”: 1) mi ritengo un dilettante perché sono consapevole della mia ignoranza e quindi dei miei limiti 2) allo sbaraglio perché in Italia abbiamo oltre 20.000 leggi che quanto meno creano un disagio psicologico e quindi fanno sentire l’operatore del diritto “allo sbaraglio”. Preciso infine che non ho mai chiesto pareri all’arch. Di Cunzolo né vi è mai stato con questi un rapporto di natura professionale. Mi permetta però di dire che almeno un confronto è bello che ci sia stato, non certamente un dialogo basato su pregiudizi o offese quanto piuttosto su tesi in contrasto e punti di vista diversi. Tutto qui. Buona giornata
x dilettante allo sbaraglio: A) i vincoli urbanistici caduchi sono solo quelli tesi all’esproprio o alla limitazione dell’esercizio del diritto di proprietà. B) le previsioni urbanistiche non scadono mai; C) il caso della Concessione annullata nel 1996 è totalmente diverso da questo di Santa Lucia; 1) perché in quel caso si rilasciò una concessione in assenza di una convenzione e di una mimetizzazione delle aree per urbanizzazione secondaria 2) perché nel caso in esame il PRGC non prescrive la preventiva lottizzazione mentre nel caso del 1996 lo prescriveva; D) Siamo arrivati al punto in cui siamo sol perché è stata nominata una consulente molto ignorante che ha composto un teorema basato su fatti inesistenti, su considerazioni astruse, senza praticare ciò che si LEGGE e si prescrive sia nel PRGC vigente sia in note e opportune sentenze, sia amministrative, sia penali passate in giudicato che si sono consolidate proprio in Battipaglia. Nessuno ha mai pensato di annullare queste concessioni “convenzionate” perché non v’è ragione per farlo. Per quanto riguarda poi le ipotesi fantasiose sulla prescrizione, dovresti sapere che la sanzione accessoria della acquisizione al patrimonio pubblico per una eventuale lottizzazione abusiva è applicabile anche con una sentenza di prescrizione, giacchè chi se ne avvale sa che in quel caso la presunzione è di colpevolezza. Nei prossimi giorni, se il magistrato proseguirà nel trascurare la mia tempestiva richiesta di essere ascoltato terrò una conferenza stampa in cui dimostrerò, carte alla mano, che non ci vuole un esperto in urbanistica per leggere il semplice quadro normativo e che la ignorante CTU ha anche reso dichiarazioni false che hanno indotto la Pubblica accusa a queste misure preventive. Per intanto, ho dato mandato ai miei avvocati di querelare sia la CTU sia Gerardo Motta.
Mi fa piacere che il tecnico, di cui sopra, il quale si titola “dilettante”, sia così esperto in materia da aver già decretato ben due o tre gradi di colpevolezza, senza che nulla ancora sia iniziato. Di sicuro non avrà ingiuriato nessuno, però si ricordi che ha già emesso sentenze di colpevolezza senza, a questo punto, far parte del procedimento in corso. Se non fosse informato le vorrei comunicare che dopo 14 giorni i computer non sono ancora stati restituiti, e siamo nel 2012. Allora da grande esperto della pubblica accusa le faccio io una domanda:
è lecito fare ciò in un paese che dovrebbe essere democratico, dove accusa e difesa dovrebbero avere lo stesso peso dinanzi alla giustizia? O, visto quello che leggo, siamo in un mondo in cui è giusto trattare un “presunto” colpevole come un delinquente prezzolato? E’ giusto privare decine di famiglie del proprio lavoro, per una cosa che deve essere ancora sviscerata?
Ma daltronde capisco che sia così facile giudicare quando non si sono lette le carte del CTU, la quale oggi sicuramente non sarà più molto tranquilla per tutto quello che ha scritto e certificato. Forse al PM occorrerrà un’altra consulenza. Se vuole si può proporre, così capirà meglio di cosa parlo quando dico, anzi diciamo, che “l’interpretazione” del PRG su quell’area non è mai stata così univoca e chiara, tanto da non dover necessitare di un’interpretazione, ma di una semplice lettura.
Sicuramente a Battipaglia ci sono da decenni situazioni “poco chiare”, ma purtroppo vi distraggono con la pagliuzza nell’occhio per inocularvi magistralmente il tronco nel retro della vostra mente. Come nei migliori giochi di prestigio oggi siamo arrivati proprio a questo: noi lavoriamo su tavole del PRG comprate per 27 euro in una eliografia di Battipaglia, in copia conforme; guarda caso, negli ultimi mesi, sul comune hanno certificato che alcune tavole non sarebbero “utilizzabili” e successivamente sono scomparsi, per magia o per volontà dello spirito santo, dei documenti che asseveravano queste cose. Una bella gatta da pelare se si pensa che con queste tavole “non conformi” sono stati rilasciati pareri, certificati di destinazione d’uso, certificati urbanistici, estratti di piano e quant’altro. Ora chiedo, quanti tecnici e privati si devono preoccupare di questa cosa, considerato che per 27 euro, constatato la “non utilizzabilità” di alcune tavole, l’amministrazione poteva acquistare detti elaborati?
O meglio ancora andare a reperirli in regione? Perchè questi tecnici comunali hanno asseverato queste cose e non si sono poi mossi a reperire la documentazione “mancante”?
Ci sono molte cose da sviscerare oltre alla “presunta lottizzazzione abusiva”. Piano piano ne avrete cognizione. Basterà leggere lo sviluppo, così come altri avrebbero dovruto semplicemente leggere il PRG o quello che stavano certificando.
Per l’architetto Di Cunzolo Bruno.
«dovresti sapere che la sanzione accessoria della acquisizione al patrimonio pubblico per una eventuale lottizzazione abusiva è applicabile anche con una sentenza di prescrizione» (infatti io questo ho affermato quando ho scritto « la confisca dei terreni la si può evitare (fortunatamente) soltanto se si viene ASSOLTI in pieno e non certamente per una misera prescrizione sopravvenuta del presunto reato commesso».
Gentilmente può indicare gli estremi delle sentenze sia amministrative, sia penali passate in giudicato che si sono consolidate proprio in Battipaglia?
Il caso del 1996 non riguardava una zona C2 proprio come i terreni di Santa Lucia?
La ringrazio in ogni caso per avermi risposto.
Per l’architetto Di Cunzolo Giustino.
Non ho decretato un bel niente né ho emesso sentenze di colpevolezza. Mi sono soltanto permesso di fare delle considerazioni (spero serie) che possono essere giustamente condivise o meno. Delle due l’una: o mi sono male espresso (e Le chiedo gentilmente di indicarmi le mie espressioni poco chiare) o sono stato male interpretato. Se mi sarò male espresso, non ho fatto altro e solo che una considerazione di natura processuale. Sarò ancora più esplicito (visto che mi pareva di avere fatto una considerazione evidente): ho detto semplicemente che a mio parere l’avvocato della difesa non potrà adottare una strategia processuale finalizzata a fare durare oltre 6 anni il processo visto che si sarà comunque costretti ad arrivare fino in Cassazione se non vi sarà assoluzione già nei giudizi di merito. Tutto qui. Se poi sono stato male interpretato spero di avere chiarito meglio ora ciò che ho scritto ieri.
Che i computer di sua proprietà non siano stati restituiti non so che dirLe (né intendo commentare) visto che non sono nella mente dei PM né giustamente ed ovviamente conosco il fascicolo del procedimento penale in corso.
Sulle prime tre domande che mi pone non so risponderLe visto che i PM non avrebbero fatto altro che sfruttare le norme che il codice di procedura penale consente loro. Fortunatamente esistono i mezzi di impugnazione e quindi il Tribunale del Riesame.
Sulle altre domande che mi pone ovvero sulla questione della presunta scomparsa delle carte non so risponderLe. Tuttavia, non è più semplice rivolgere queste domande al mitico responsabile dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Battipaglia (che per quanto si vocifera a Battipaglia risulterebbe essere un grandissimo esperto di urbanistica)?
Ringrazio anche Lei per avermi risposto.
Buona giornata.
“Avvocà” e so due: tu sfotti gli anonimi e il tuo nome non lo fai. “Fate come dico non fate come faccio”..non è che sotto sotto fai il prevetacchione? Tvb
Le sue considerazioni sono state sicuramente, e qui mi ripeto, educate ma in un paio di punti, se me lo permette, espresse male (a questo punto), per non dire inadeguate e fuori luogo. Tendenziose? Di seguito le riporto il suo primo intervento il quale si scaglia in maniera diretta e precisa contro l’arch. Brunello Di Cunzolo schernendolo quasi sul suo essere un “esperto di urbanistica”:
“un dilettante allo sbaraglio
10 aprile 2012 – 13:15
Pare che l’architetto Di Cunzolo (che si reputa un “esperto di urbanistica”) ignori:
1) un fondamento basilare del diritto urbanistico ossia che il PUA è la regola mentre il permesso a costruire diretto è la eccezione il cui rilascio è lecito solo in pochissimi casi (ad esempio nel caso del piccolo fondo intercluso);
2) che una pregressa illegittimità (anche per casi identici) giammai può autorizzare o giustificare terzi a commettere il medesimo illecito;
3) che la presunta buona fede è comunque irrilevante in materia di edilizia ed urbanistica;
4) il principio tempus regit actum (quindi eventuali aiuti della attuale Amministrazione Comunale nel volere inserire quella zona all’interno del centro abitato ai sensi del Codice della Strada o la auspicata demolizione dei Casoni Doria sono irrilevanti).
Ora delle due l’una: o l’esperto di urbanistica non è un vero conoscitore della giurisprudenza della Cassazione e del Consiglio di Stato oppure giustamente fa affermazioni da consulente tecnico di parte proponendo a noi massa incompetente e gente ignorante suggestive tesi difensive.”
Allora visto che lei finge di ignorare o ignora semplicemente l’epiteto di “urbanista creativo” affibbiato all’arch. Di Cunzolo all’interno della perizia del CTU, nel suo rush finale e nel suo incipit condivide a pieno la tesi del CTU, parlando di ignoranza nella giurisprudenza o di millanteria da parte del Di Cunzolo che propina alla massa ignorante palesi fesserie.
Per citare un altro paio di cose, l’arch. Di Cunzolo non parla di giustificazione per pregressa illegittimità, ma di mancato interessamento da parte della magistratura in tutti gli attori di questa lunga vicenda (vecchi proprietari, progettisti e consulenti che hanno partecipato al rilascio dei titoli), soffermandosi solo sul Di Cunzolo e sul Pontecorvo. Come la chiama lei questa? Approssimazione? Premeditazione? Io do un nome più semplice a tutto ciò: POLITICA.
Inoltre la zona C2, da che mondo è mondo, anche se oggi questa definizione non ha più peso in quanto il mondo può esser paese o paesello, non sarà certamente centro storico di una città, ma sicuramente risulta essere area di espansione programmata o programmatica di una città, e quindi come tale ricade nel centro abitato e non certo in aperta campagna come lasciano prefigurare la relazione del CTU e le accuse/offese mosse da più anonimi o presunti tali.
Il fatto che l’arch. Brunello Di Cunzolo si reputi un esperto di urbanistica virgolettato è un’altra menzogna, in quanto in anni di duro lavoro si è costruito una reputazione in materia, della quale faccio anche io grande esperienza (come molti altri in Campania e non solo), che gli è valsa dai più, compresi importanti giuristi dell’ambito professionale e non certo opinionistico, il titolo di “esperto in ambito urbanistico”. Per verificarlo può sicuramente fare un giro tra i processi penali e amministrativi che si sono avvalsi delle consulenze dell’arch. Di Cunzolo.
“un dilettante allo sbaraglio
10 aprile 2012 – 13:36
(omissis)
5) La famiglia Pontecorvo avrebbe rilevato suolo e e progetto se non vi fosse stato il Permesso a costruire?
Risposta: rilasciare un provvedimento amministrativo non significa che esso sia per forza legittimo. Il rilascio del permesso a costruire può incidere semmai soltanto in fase pre-contrattuale di compravendita di terreno. Vendere il terreno sul quale vi è stato rilascio di permesso di costruire è un giochetto che molti consulenti tecnici fanno per fare da fulcro tra venditore e il (loro amico) acquirente. Al giornalista si può obiettare: se il terreno è edificabile e il progetto rispetta ogni norma di legge è irrilevante pertanto se il permesso di costruire è stato rilasciato al (promissario) venditore o al (promissario) acquirente.”
Cosa sta prefigurando in questo piccolo inciso? Che l’arch. Di Cunzolo avrebbe fatto il giochino delle tre carte con i privati per deliziarli con la promessa di grandi introiti tramite un titolo illegittimo, in modo da favorire gli amici acquirenti?
Poco dopo scrive:
“State sereno popolo battipagliese che i presupposti per liquidare i danni non vi sono.”
E ancora:
“ In altri termini: si ha diritto a risarcimento se il provvedimento di annullamento è illegittimo mentre non si ha diritto a risarcimento se il provvedimento annullato è illegittimo. Suvvia, non mettiamola sempre su questioni extra-giuridiche quali le “povere famiglie” le quali non possono che fare una sola cosa: chiedere i risarcimenti danni al venditore il quale sarà sicuramente una società di capitali.”
Per concludere, ricucendo il quadro di tutto quello che lei dice, e che altri intorno al suo commento hanno espresso, personalmente perdo un po’ la cognizione di tutto quello di cui si sta parlando. Perché leggendo le sue parole si evince una colpa implicita, già sviscerata, dei due attori privati in gioco, i quali dovrebbero utilizzare una strategia difensiva volta a far durare il processo oltre i 6 anni. E qui sbaglia di grosso perché, se non lo sa, contrariamente a ciò che accade nella maggior parte del paese, l’arch. Di Cunzolo ha chiesto esplicitamente di poter essere ascoltato dal Gip il quale non ha acconsentito “ancora”!
E lo sa perché non si vuole raggiungere un traguardo così ambito come quello di oltre 6 anni? Semplicemente perché il CTU ha “preso una serie di abbagli”, per essere buoni e non pensare a male come lei cita!
Per il resto, come lei dice giustamente, esistono fortunatamente i mezzi giuridici per impugnare questi “fatti” che stanno calpestando i diritti dei privati per una “presunta colpevolezza”. Siamo in dittatura? Che cosa sono questi gli anni i ferro?
Lei dice di volersi esprimere solo in abito giuridico, ma in questo caso la questione è più scientificamente politica, che giuridica, tanto che le affermazioni espresse dalla CTU dissacrano la materia urbanistica, rendendola una bazzecola in mano ai bambini.
Infine chi doveva ricevere interrogazioni su al comune, le ha già ricevute e può star tranquillo che qualcuno ancora sta saltando sulla sedia.
Per l’architetto Di Cunzolo Giustino.
Partiamo da una delle sue ultime affermazioni.
” i quali dovrebbero utilizzare una strategia difensiva volta a far durare il processo oltre i 6 anni”. In verità ho affermato il contrario. Mi dica che sono io a scrivere male, gentilmente, altrimenti mi sa che ho seri problemi nello scrivere chiaro e limpido. Da ciò che ho scritto in precedenza non si evince che è interesse degli imputatati (se vi sarà richiesta di rinvio a giudizio) terminare il processo immediatamente con una sentenza di assoluzione da fare passare in giudicato? Me lo dica gentilmente perché a me pare di avere scritto ciò.
Mi fa piacere conoscere il giudizio che Lei ha della CTU, tuttavia se permette, per quanto autorevole possa essere il suo giudizio per me è irrilevante. Se Le è permesso, renda pubblica la CTU cosicché chiunque di noi potrà leggerla e farsi un personale e autonomo giudizio e pertanto condividere o meno la CTU.
Seconda affermazione.
« parlando di ignoranza nella giurisprudenza o di millanteria da parte del Di Cunzolo che propina alla massa ignorante palesi fesserie». Mi sa che Lei legge troppo velocemente ciò che io scrivo. Innanzitutto mai detto che suo padre è un millantatore. Sono affermazioni che Lei vuole fare dire a me ma non ho detto né tanto meno pensato. Quanto alla massa ignorante Lei forse estrapola frasi e non capisce il senso di ciò che ho scritto che Le trascrivo di seguito “delle due l’una:o l’esperto di urbanistica non è un vero conoscitore della giurisprudenza della Cassazione e del Consiglio di Stato oppure giustamente fa affermazioni da CONSULENTE TECNICO DI PARTE proponendo a noi massa incompetente e gente ignorante SUGGESTIVE TESI DIFENSIVE”. Se apre il vocabolario suggestivo è sinonimo di affascinante ed è tuttavia un aggettivo per esprimere un giudizio positivo, non certamente negativo. Così come per “massa incompetente” e “gente ignorante”. Incompetente – sempre dal vocabolario italiano – sta per “non competente, non idoneo a svolgere una determinata attività” ovvero “chi non si intende di una determinata cosa” mentre l’aggettivo ignorante l’ho usato per significare “che non conosce una cosa”. Se permette, io mi reputo un ignorante visto che purtroppo la mia conoscenza è limitata e sicuramente sarà inferiore al suo livello di conoscenza.
Una tesi difensiva pur suggestiva può essere non accolta così come invece essere accolta. Non sono stato affatto tendenzioso. Innanzitutto ho risposto alle 7 domande del dott. Del Mese. In secondo luogo, ho dato una mia risposta a Del Mese che può essere condivisa o meno. Lei non la condivide. Tutto qui.
Inoltre mi dica se è vero o non è vero che:
1) il PUA è la regola mentre il permesso a costruire diretto è la eccezione?
2) una pregressa illegittimità (anche per casi identici) giammai può autorizzare o giustificare terzi a commettere il medesimo illecito?
3) la presunta buona fede è comunque irrilevante in materia di edilizia ed urbanistica?
4) si applica il principio tempus regit actum in materia dell’edilizia e dell’urbanistica?
Tutto qui.
Buona serata.
Trovo molto positivo il fatto che lei abbia cambiato in corsa la sua opinione sull’arch. Di Cunzolo facendo uso del vocabolario. Forse deve essere stato vittima di qualche mia parola che deve averla suggestionata. Io continuo a trovare cavilloso e tendenzioso il suo modo di approcciare al discorso. Lei si attacca a una singola parola per trarre in fallo il suo interlocutore. Ma sinceramente un blog non lo trovo il luogo adatto per poter fare questo tipo di operazione virtuosa. Mi (anzi ci) incontri nelle sedi opportune per poter effettuare questo gioco allo svenamento parola su parola.
L’italiano d’altronde è una lingua biforcuta: ogni parola può avere un duplice, triplice (forse qualcosa in più) significato, in base al contesto in cui la si inserisce. Quindi sa bene che sottolineare delle parole e poi tradurle tramite il vocabolario non sempre è l’operazione corretta da effettuare.
Detto ciò non mi resta che dirle tre ultime cose che mi va di dirle:
1) la CTU se verrà resa pubblica, sarà resa pubblica a tempo debito, e centellinata al meglio per non perdersi il divertimento (un pò come al cinema);
2) le risposte tecniche glie le ho già fornite, a parte quella alla domanda in cui lei mette a paragone il PUA con il permesso a costruire. Non dovrei neanche rispondere in quanto anche questa risulta essere una domanda tendenziosa e/o mal elaborata, e mi spiego. Il PUA (PRG) è uno strumento di pianificazione. Il permesso a costruire è un’autorizzazzione. Non vanno paragonati, in quanto il primo descrive e delinea le zone in cui si applica l’intervento diretto o quello indiretto. Quindi nessuna magia, nessuna eccezione, semplicemente si consultano i retini degli elaborati grafici e si trova la soluzione.
3) l’applicazione del principio tempus regit actum dipende da vari casi e fattori normativi. Li vuole sviscerare tutti su un blog?
Le consulenze costano. Già sono stato magnanimo.
x “un dilettante allo sbaraglio”: Il problema da porsi è se condividiamo il principio che le leggi, le norme, anche quando non piacciono o si ritengono ingiuste, inique, vanno rispettate e pedissequamente applicate. Se siamo d’accordo su questo fondamentale semplice principio, ci sono tutti gli strumenti per capacitarsi sul se il sottoscritto ha violato o meno la legge. Le sentenze passate in giudicato di cui le riferivo sono la Sentenza TAR Salerno n 1013 del 2000, seconda sezione – presidente Orrei – ricorso n°1100/1998, in cui si conferma con estrema puntualità che nelle zone C2 del PRGC di Battipaglia si è obbligati alla lottizzazione sol quando le aree sono indicate con un retino a fasce oblique e con un indice numerico, mentre negli altri casi l’attuazione avviene in forma diretta. La seconda sentenza è invece penale – Giudice Monocratico Michele Videtta – n°1126/2001, data deposito 9/1/2002 – Tribunale di Salerno, e riguarda come si deve calcolare la volumetria realizzabile, se al fondiario si applica l’indice fondiario e se il territoriale si applica all’insieme delle aree pubbliche e private anche quando le aree standard sono monetizzate. In questa illuminante sentenza la Procura della Repubblica definisce il PRGC di Battipaglia un “piano disegnato” termine coniato tra l’altro da un noto urbanista italiano, del tutto sconosciuto alla ignorante consulente, che si permette di affermare che pratico l’urbanistica in modo creativo sol perché ho anch’io mutuato questa definizione, oltretutto condivisa dal Giudice Videtta. Ma, devo anche risponderle su alcune sue principali richieste di chiarimento: 1) il PUA è la regola? La regola è che ogni PRGC per legge è ineguale. Ogni Comune ne redige e ne approva uno che ha la propria specifica singolarità. Le regole vengono fissate dal PRGC secondo regole Nazionali e regionali. Il principio è che quando un’area non risulta servita da strade, fogne, rete idrica, energia elettrica, non essendo sufficientemente urbanizzata deve attuarsi mediante uno strumento intermedio, PUA o PdiL. Ma, questa valutazione sulla esigenza del preventivo Piano di lottizzazione fu fatta in sede di approvazione del PRGC e il redattore ing. Fuccella classificò tutto il quartiere di Santa Lucia come sufficientemente urbanizzato ESCLUDENDO l’attuazione mediante piano attuativo. Per questo semplice motivo che se vuole può leggere sia nelle norme di attuazione, TAb. B, sia nella tavola n°8 del PRGC, (basta leggere), TUTTI e sin dal 1972 hanno praticato l’attuazione mediante semplici concessioni dirette. Mai, dico MAI, nessun consulente della procura, nessun tecnico comunale, nessun operatore di settore si è sognato di affermare che la LEGGE impone la preventiva lottizzazione in ben 40 anni di esercizio della norma. Spero di essere stato chiaro adesso. Spero che leggerà sia le sentenze e sia il PRG in modo che potrà criticamente rivedere le sue valutazioni al riguardo. 2) Una pregressa illegittimità non sana e non giustifica una successiva identica illegittimità? CONCORDO, ma al pari, una storica pregressa prassi attuativa legittima e indiscutibilmente chiara ed inconfutabile può a suo giudizio essere oggetto di una diversa valutazione rispetto ad una ultima determinazione in linea con la legittima pratica storica? 3) la presunta buona fede? Non sta a me a questo punto verificare se la Consulente del P.M. sia in perfetta buona fede, dunque solo ignorante, o invece influenzata da chi ha un ben preciso interesse a creare casini e problemi. A lei le valutazioni. Io concordo con il principio da lei evidenziato. 4) il principio giuridico da lei affermato è incontestabile, peccato che nessuno in questa vicenda sembra interessato a leggersi le norme. Mi creda, leggendo sembrerà tutta una storia da “SCHERZI A PARTE”.
x dilettante allo sbaraglio: mi perdoni, ma ho trascurato di rispondere ad una sua precedente riflessione circa la sentenza del 1996. Anche quell’area è classificata in son omogenea C2 ma a differenza di quella oggi in esame apparteneva ad una UNITA’ DI LOTTIZZAZIONE nel rione Turco di Battipaglia, al più “residua” perché l’Amministrazione era intervenuta con un esproprio all’interno dello stesso ambito per realizzarvi una scuola. Come vede non è la stessa cosa. Per chiarirle meglio le differenze le sarà di sicuro aiuto la sentenza del giudice Videtta.
Dimenticavo per dilettante allo sbaraglio che questo è quello che ha scritto in merito agli indagati:
“In realtà una differenza fondamentale vi è: è che questa volta l’ottima Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ha contestato altresì il reato di lottizzazione abusiva ragion per cui il Pontecorvo non potrà sperare di arrivare fino in Cassazione con la finalità di vedersi dichiarare prescritto il reato di lottizzazione abusiva visto che la confisca dei terreni la si può evitare (fortunatamente) soltanto se si viene ASSOLTI in pieno e non certamente per una misera prescrizione sopravvenuta del presunto reato commesso (che la Procura gli starà per contestare con la formalizzazione della richiesta di rinvio a giudizio).”
Cos’è questa: petulanza? Ovvietà? Oppure vuole dimostrare di conoscere a pieno la materia giuridica, facendo ipotesi non auspicabili da nessuno?
Perchè gli indagati dovrebbero “sperare”? Li reputa degli “ignoranti allo sbaraglio”?
Lei ha fatto una serie di affermazioni che non sono per nulla garantiste, bensì si riferiscono al fatto che gli indagati debbano per forza di cosa trovare degli escamotage per salvarsi dalla tempesta. Eppure per un operatore di diritto dovrebbe essere chiaro che ACCUSA E DIFESA DOVREBBERO AVERE GLI STESSI DIRITTI E UGUALE RESPONSABILITA’ E PESO DINANZI ALLA GIUSTIZIA.
Quindi: se fosse tutto leggittimo invece? Se l’è posto il problema, o effettua solo ipotesi ridondanti sulla sicura illeggitimità dell’operazione, perchè dietro c’è l’ottima Procura?
L’ho già scritto prima in un altro intervento, ma vedo che la superficialità è una dote di molti e quindi mi ripeterò per forza di cose:
UNA COSA E’ LA GIUSTIZIA, DI PER SE IMPARZIALE, EQUA E OGGETTIVA, UN’ALTRA COSA SONO INVECE COLORO CHE DOVREBBERO APPLICARLA.
O lei è fautore dell’impersonalità dei magistrati e degli operatori giuridici?
Essere operatori di diritto significa porsi anche in questa ottica, non fare ipotesi tendenziose e fantasiose senza il supporto di informazioni corrette, o con il supporto di informazioni riportate sommariamente o, ancor di più, di informazioni corrotte.
Leggerò anche velocemente, e di questo me ne scuso, ma il tempo purtroppo è tiranno, come può immaginare. Però lei di sicuro pensa troppo velocemente andando fuori strada. E questa non è una consulenza, bensì un vivo consiglio da professionista a professionista, anche se il mio “autorevole giudizio” per lei risulta irrilevante. D’altronde l’anonimato non ha spessore, dunque vive e vegeta nel limbo dell’irrilevanza.
p.s. ovviamente una A a tarda ora ci scappa. Prima che si appenda anche a questa, mi riferivo al PUC (PRG)!
Che noia!!!! Il tempo è galantuomo…. francamente cercherei di investire le energie in altro che dibbattere sulla legittimità o meno dell’intevrento…. l’unica considerazione che mi sento di rassegnare e che tutto sommato Santa Lucia era meglio quanto era circodata dal verde che affogata dal cemento colorato…..
x noia: che noia quando gli attacchi non possono più trovare un appiglio giudiziario e non possono più giustificarsi che per livore personale o altro e bisogna appigliarsi a motivi di puro “gusto”! Mi lasci almeno il gusto di rispondere alle allusioni ed alle offese e se effettivamente si annoia a seguire questo confronto, mi scusi, ma non ci annoi con la solita solfa e non si annoi a seguirci. Ci sono tanti paesaggi e tanti luoghi grigi che potranno sottrarla dalla noia di guardare il cemento colorato. Che noia vivere in una casa e soffrire i lamenti di un cavernicolo. che noia.
Per l’architetto Di Cunzolo Giustino.
1) «Cosa sta prefigurando in questo piccolo inciso? Che l’arch. Di Cunzolo avrebbe fatto il giochino delle tre carte con i privati per deliziarli con la promessa di grandi introiti tramite un titolo illegittimo, in modo da favorire gli amici acquirenti?»
Non so perché ma Lei o ha la coda di paglia (e lo escludo) oppure ha il vizio di fare dire a me cose mai dette né pensate. Se rilegge con meno velocità e più attenzione io ho detto semplicemente che su un terreno edificabile vuoi che vi sia stato rilascio di permesso di costruire vuoi che non vi sia stato è irrilevante.
Un progettista che fa da fulcro tra venditore e acquirente – se permette – ha maggiore potere contrattuale cosicché non può essere “sloggiato” dall’acquirente, o mi sbaglio? Concorda o no? Anzi, a questo punto, visto che Lei tende a farmi dire cose che non ho scritto, è la stessa narrativa dei fatti a smentirLa visto che:
in data 7 dicembre 2004 il Comune di Battipaglia rilascia alla IACP Futura srl, senza alcuna previa approvazione di piano urbanistico attuativo, permesso di costruire n. 190/04; in data 14 gennaio 2008 il Comune di Battipaglia rilascia permesso di costruire di variante n. 3/08, infine in data 13/05/2008 il Comune di Battipaglia rilascia a Pontecorvo permesso di costruire n. 65/08 di voltura al permesso di costruire n. 190/04 del 07/12/2004.
Comunicazione di inizio lavori n. 50664 del 11/07/2008.
Se Lei invece ritiene ancora che io abbia fatto allusioni, sono pertato a domandare io a Lei: i progettisti della IACP Futura erano i medesimi progettisti di Pontecorvo?
2) «Per citare un altro paio di cose, l’arch. Di Cunzolo non parla di giustificazione per pregressa illegittimità, ma di mancato interessamento da parte della magistratura in tutti gli attori di questa lunga vicenda (vecchi proprietari, progettisti e consulenti che hanno partecipato al rilascio dei titoli), soffermandosi solo sul Di Cunzolo e sul Pontecorvo. Come la chiama lei questa? Approssimazione? Premeditazione? Io do un nome più semplice a tutto ciò: POLITICA».
Ma quale politica chiedo scusa? L’art. 29 del dPR 380/2001 parla chiaro (per gli operatori del versante privatistico): la responsabilità va ad imputarsi al titolare del permesso di costruire, al committente, al costruttore e al direttore dei lavori. Non risulta che la IACP Futura avesse mai fatto comunicazione di inizio lavori (se mi sbaglio, per favore mi corregga).
3) «Inoltre la zona C2, da che mondo è mondo, anche se oggi questa definizione non ha più peso in quanto il mondo può esser paese o paesello, non sarà certamente centro storico di una città, ma sicuramente risulta essere area di espansione programmata o programmatica di una città, e quindi come tale ricade nel centro abitato e non certo in aperta campagna come lasciano prefigurare la relazione del CTU e le accuse/offese mosse da più anonimi o presunti tali».
Questa è una sua tesi per carità che – Le auguro – le Autorità Giudiziarie Penali potranno accogliere o meno. Io, ribadisco, non la condivido perché la giurisprudenza della Cassazione e del Consiglio di Stato affermano altro (per quante sentenze abbia potuto leggere). Gentilmente mi citi almeno una sentenza (degli ultimi 10 anni) di queste due Supreme Autorità Giudiziarie che corroborano la sua tesi, grazie. Con piacere scapperò a leggerle.
4) «Lei si attacca a una singola parola per trarre in fallo il suo interlocutore».
Io non ho fatto altro che confutare la sua tesi che avrebbe voluto fare affermare al sottoscritto cose mai dette (cioè scritte). Se poi Lei, ripeto, travisa ciò che io scrivo mi dispiace e posso comprenderLa. Sarà forse ancora una persona abbastanza emotiva che non riesce a scindere il Giustino professionista dal Giustino figlio di Bruno (per di più suo – presumo – datore di lavoro di fatto) o (presunto) caro amico di Pontecorvo?
5) «Trovo molto positivo il fatto che lei abbia cambiato in corsa la sua opinione sull’arch. Di Cunzolo facendo uso del vocabolario».
Anche qui nuovamente cade in errore. Fa affermazioni sulla mia persona inesatte. Chi le ha detto che ho cambiato in corsa la mia opinione? Innanzitutto io, a sua differenza, non ho espresso giudizi sulle qualità delle persone ma semplicemente ho espresso tesi contrastanti alle sue tesi difensive. È lecito oppure Lei si ritiene una persona infallibile per cui le sue tesi sono sante e intoccabili e chi non la pensa come Lei (per di più per motivi giuridici, non di convenienza o amicizia) va deriso? Se Lei (o suo padre) si ritiene leso dalle cose che ho scritto mi quereli (per i miei dati anagrafici potrà chiedere al dott. Del Mese il quale conserva i miei IP o la cache o chieda direttamente al sottoscritto). Non ho paura, sono e resto sereno perché so di avere agito senza compiere reato di diffamazione o calunnia come interpretate dalla Suprema Corte di Cassazione (unica deputata alla interpretazione delle leggi). A mio avviso Lei purtroppo legge con troppa emotività (posso comprenderLa per carità). Mi permetta di darLe un suggerimento: sia più freddo e non faccia viaggiare insieme il cuore con la mente. A proposito, gentilmente se può indicare gli estremi (delle sentenze) dei ricorsi amministrativi proposti dinanzi ai Tribunali Amministrativi Regionali e, ove occorra, del Consiglio di Stato cosicché di corsa andrò leggermi le auspicate sentenze di merito o anche ordinanze cautelari o sentenze di improcedibilità. La ringrazio fin da ora.
6) «Il PUA (PRG) è uno strumento di pianificazione. Il permesso a costruire è un’autorizzazione».
A me invero hanno insegnato diversamente. Il PRG è un atto di pianificazione di primo livello, il PUA è un atto di pianificazione di secondo livello (di attuazione del PRG), il permesso a costruire è un atto di pianificazione di terzo livello.
Ho letto anche l’art. 26 della Legge Regionale Campania 16 del 2004.
Per carità, ripeto, auguro a Lei che le Autorità Giudiziarie accolgano le sue tesi difensive.
7) «l’applicazione del principio tempus regit actum dipende da vari casi e fattori normativi».
Non condivido la sua affermazione ma non Le rispondo (cioè non Le controdeduco) semplicemente perché una risposta seria richiede tempo e completezza (detto in altri termini, la risposta richiede almeno un’ora di tempo).
8) «Le consulenze costano. Già sono stato magnanimo»
Condivido in pieno, ci mancherebbe. Tutti i tipi di consulenze costano.
Per l’architetto Di Cunzolo Bruno.
Mi sento deluso da Lei. Pensavo che avrebbe citato recentissima, recente o meno giurisprudenza della Cassazione e del Consiglio di Stato e invece, fa riferimento a una sentenza TAR del 2000 (per una zona C/12) e omette di richiamare le sentenze del Consiglio di Stato, che riguardano sempre il Comune di Battipaglia, sulla questione Battipaglia Sviluppo (STU) e sulla questione dei tre palazzi abusivi di fronte lo Stadio Pastena (zona C2).
Almeno Lei però giustamente riconosce (e apprezza) la diversità dei punti di vista. Lei afferma che non vi è necessità di PUA mentre io affermo il contrario, tutto qui.
Evviva la diversità di pensiero.
Non conosco la sentenza dei Giudice penale dott. Videtta ma se la memoria non mi inganna lì non vi fu delibazione sul reato di lottizzazione abusiva (perché mai contestato) ma sul reato di falso (e vi fu assoluzione) per zone sempre C/12 o C/11.
Peccato però che il Giudice monocratico non è la autorevolissima e Suprema Corte di Cassazione e comunque, non la prenda male, preferisco leggere le sentenze direttamente con i miei occhi e non farmi raccontare ciò che le sentenze avrebbero accertato o statuito.
Per carità, auguro anche a Lei che le sue tesi verranno accolte dal Tribunale del Riesame (per quanto riguarda il sequestro) e in seguito, se vi sarà rinvio a giudizio, dal Tribunale di merito.
Non condivido la sua risposta sul PUA che non sarebbe la regola perché su una ultimissima rivista di edilizia ho letto che la esigenza di un piano di lottizzazione, quale presupposto per il rilascio della concessione edilizia, si impone anche al fine di un armonico raccordo con il preesistente aggregato abitativo, allo scopo di potenziare le opere di urbanizzazione già esistenti e, quindi, anche alla più limitata funzione di armonizzare aree già compromesse ed urbanizzate, che richiedano una necessaria pianificazione della «maglia», e perciò anche in caso di lotto intercluso o di altri casi analoghi di zona già edificata e urbanizzata (la rivista riporta gli estremi di Consiglio Stato, sezione quinta, n. 1178 del 29 febbraio 2012).
Buona giornata.
Caro dilettante (é il suo nick name non certo una mia opinione, tutt’altro) per essere precisi e coerenti, se con attenzione rilegge tutti i commenti da me rilasciati su questo blog, noterá che non fanno capo a nessuna tesi difensiva, per essere chiari il mio punto di vista non l’ho espresso ne lo faró, visto che non ritengo questa la sede opportuna. Semplicemente mi sono “divertito” a confutare alcune tesi che sono state espresse senza partire dai dati di fatto, ma semplicemente dal titolone “lottizzazione abusiva”. Ma cos’é questa lottizzazione abusiva? L’art. 30 del DPR 380/01 lo descrive in maniera concisa e perfetta:
“Si ha lottizzazione abusiva di terreni a scopo edificatorio quando vengono iniziate opere che comportino trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni stessi in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza la prescritta autorizzazione”.
Quindi semplicemente dovremmo consultare lo strumento urbanistico vigente. Il PUA dice? Quale PUA? Semmai il PRG di Battipaglia, un piano disegnato, il quale individua le zone e i relativi strumenti attuativi diretti o indiretti. Non le piace la norma? Non gradisce il PRG? Provi ad inserirsi nella commissione per il PUC e lo “ridefinisca” lei. Anche se questo non potrà aiutare la sua tesi di lottizzazione abusiva proprio grazie a quel principio da lei così finemente trattato: il tempus regit actum.
Tornando al PRG, esso individua per quelle zone, dove applicare l’intervento diretto, dove l’indiretto. Guarda caso, dal 72, esso individua per quell’area un’attuazione diretta, quindi priva di lottizzazione edilizia. Tutto semplicemente qua.
Non condivido la sua tesi perché un ragionamento logico sul caso in questione, che non é narrativa astratta, dovrebbe partire almeno da questo. Poi si potrebbe ragionare di volumetrie, distanze, altezze, standard, vincoli.
Risulta superfluo dirlo, ma lo dico lo stesso, perché lei é stato molto arguto, e me ne compiaccio, a cercare di istigarmi con due o tre cose dette qua e lá (come avrà notato mi sono divertito anch’io a fare lo stesso con lei):
A) l’emotivitá non é una delle mie doti, semmai l’essere tranquillo;
B) collaborare col proprio padre (lavorando anche in altre città e regioni italiane) non penso sia attinente alla sua tesi giuridica, a meno che non sia un reato penale, e la prego, nel caso, di fornirmi gli estremi di almeno una delle sentenze che le due Supreme Autoritá Giudiziarie hanno emesso, scapperó immediatamente all’estero a leggere Novella 2000 sulla spiaggia;
C) Pontecorvo é un cliente al quale sono state fornite prestazioni professionali, e in quanto tale va tutelato, nella convinzione, per lei irrilevante, di legittimità del nostro operato;
D) art.12 del DPR 380/01 sui presupposti al rilascio del Permesso di Costruire:
“1. Il permesso di costruire è rilasciato in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente.
2. Il permesso di costruire è comunque subordinato alla esistenza delle opere di urbanizzazione primaria o alla previsione da parte del comune dell’attuazione delle stesse nel successivo triennio, ovvero all’impegno degli interessati di procedere all’attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell’intervento oggetto del permesso.”
Elementare come bere un bicchiere d’acqua. Non ci vogliono Lauree specifiche, né roboanti Master, né testi interpretativi del diritto urbanistico;
E) stia tranquillo, non é mia intenzione sporgere querele per chi ha opinioni diverse (non pensavo di doverlo specificare, ma c’é sempre una prima volta), questo non vuol dire che non controbatto; diversamente sono perseguibili coloro che offendono ed ingiuriano, ovviamente a discrezione mia (potrei anche non perderci tempo!), lei al più é stato tendenzioso (stesso lei si é definito malignetto, io ho solo citato);
F) se non volesse insinuare nulla non si celerebbe dietro l’anonimato, come vede io mi sto prendendo tutti i rischi del caso, a costo di risultare approssimativo, incompetente e fazioso a suo giudizio (non perché lo scrive espressamente, semplicemente ci gira intorno con mestiere);
G) cadró anche in fallo, in errore, ma a mio avviso sembra più lei a possedere una tesi inconfutabile rispetto al sottoscritto, che, ripetendosi, le ricorda che non ne ha espressa alcuna;
H) una mia eventuale tesi non andrà sottoposta a nessun giudizio giuridico, in quanto sarebbe fuori luogo e inopportuno un mio coinvolgimento. Comprende?
Non é una mia aspirazione farla ritrattare su alcune allusioni, da lei espresse, decisamente fuoriluogo, in quanto non credo che il giorno lei lo passi seduto accanto alla mia scrivania o nei luoghi dove esercito. O ha anche una tesi su questo?
x dilettante allo sbaraglio. Io non mi sento deluso da lei, mi sta confermando la sua volontaria e pregiudiziale contrarietà, atteso che evita di leggere ciò che le ho indicato e che sminuisce la portata di autorevole giurisprudenza passata in giudicato, che altro non fa che descrivere quello che si legge nella norma vigente a Battipaglia. Le leggi si rispettano e si rispettano le sentenze: se su questo non siamo d’accordo non possiamo proseguire a confrontarci, Lei riferisce sulle sentenze che hanno riguardato la STU, ma non riferisce che sono state le mie consulenze ha determinare quelle decisioni giudiziarie che hanno dato ragione ai miei assistiti, tra cui una signora che s’era vista denegare l’istanza per l’edificazione di un fabbricato perché il comune aveva ritenuto che ricorreva l’obbligo del preventivo piano di lottizzazione. Lei che ha certamente letto tutto in merito, avrà coscienza di un’altra lucida sentenza di merito del TAR che in questa vicenda accetta la tesi della ricorrente e si determina per la non ricorrenza del preventivo piano di lottizzazione. Lei vorrebbe farci credere che questi giudici, sia amministrativi, sia penali, non sono aggiornati, non hanno letto le stesse riviste che lei ha avuto la fortuna di leggere, oppure ci dobbiamo porre il dubbio che lei vuole leggere ciò che alla sua ragione conviene di leggere? Per questo lei è prevenuto e al suo augurio circa la possibilità che la mia tesi difensiva venga accolta dai giudici io contrappongo un mio augurio a lei e a tutti coloro come lei: Vi auguro di ritrovare la ragione, vi auguro di proseguire nel cammino che ha fatto grande l’ITALIA e gli italiani; paese che è invidiato nel mondo per la capacità di meravigliare in positivo, per la creatività, per la solarità del pensiero. Mi auguro per voi che trionfi la giustizia e la ragione.
A tutta la cattiveria di questo Paese… BUONA ROSICATA!!!evviva l’Architetto Di Cunzolo e le poche persone perbene come lui… un brindisi a tutti sti “poracci”… per chi facesse finta di non capire: i GIUDICI hanno lavorato!!!