Fallimento Cstp, protesta dei lavoratori domani 29 marzo 2012 e Il PD con Landolfi si scaglia contro Regione e Provincia in difesa del CSTP.
Il CSTP verso il fallimento: Cronaca di una morte annunciata. Poi tocca all’Aeroporto e al Consorzio delle Farmacie.
SALERNO – “La crisi economica finanziaria della CSTP Azienda della Mobilità SpA di Salerno ha raggiunto livelli tali da mettere seriamente a rischio il suo futuro e con esso quello dei lavoratori. E ciò anche in virtù del fatto che da parte degli Enti proprietari, che si riuniranno in assemblea giovedì 29, non sembra esserci la convinzione di provvedere alla necessaria ricapitalizzazione, sebbene sia prossima l’applicazione, in azienda, dell’accordo Regionale del 16/12/2011 relativo al Fondo di sostegno al TPL (contratti di solidarietà difensiva, esodi incentivati e percorsi di riqualificazione)”. Scrivano i Sindacati di categoria del comparto Trasporti, in una nota inviata agli assessori regionali al Lavoro, ai Trasporti, agli Enti Proprietari del CSTP, al Presidente del Cda del CSTP e per conoscenza al Prefetto di Salerno.
La situazione, in tutti i suoi aspetti ha generato uno stato di tensione tra i lavoratori interessati, ma nello stesso tempo mette in discussione il servizio di trasporto pubblico locale a Salerno città e Provincia già a partire dal prossimo mese di Aprile.
Con queste motivazioni più che valide CISL, CGIL, UIL, UGL, FAISA, CISAL, chiedono un incontro urgente per cercare di trovare una via di uscita a questa crisi procurata dalle politiche che la Regione Campania attraverso i tagli che ha apportato al settore, specie nella Provincia di Salerno, trattata diversamente in termini percentuali rispetto a Caserta e Napoli, domani 29 marzo dalle 10,00 in piazza Matteo Luciani si è organizzato un nuovo presidio di protesta dei dipendenti del Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici, Cstp.
I dipendenti manifestano il proprio dissenso riguardo alla liquidazione della società, che dovrebbe avvenire nel giro di un mese. Questo è quanto è emerso dal vertice Comune-Provincia, che si è tenuto nei giorni scorsi. Per i maggiori azionisti dell’Azienda di trasporti pubblici non è possibile ricapitalizzare la società, è troppo oneroso.
Abbandonata l’ipotesi ricapitalizzazione resterebbe in piedi la proposta, già avanzata qualche mese fa dall’Assessore Provinciale di Salerno Squillante di individuare un soggetto privato al quale affidare il servizio di trasporti. Questa ipotesi non è affatto gradita ai dipendenti, che hanno annunciato un presidio di protesta così come avvenne lo scorso luglio.
Mario Santocchio, sin dal primo istante della sua nomina a Presidente del CSTP, nella sua gestione si è mosso subito da “commissario liquidatore“, e così è stato, accompagnando il Consorzio dei trasporti salernitano alla sua morte.
Alla protesta dei Sindacati, alla mobilitazione dei dipendenti si aggiunge anche il Partito Democratico della provincia di Salerno, che attraverso il suo Segreatio Provinciale Nicola Landolfi ha diramato una nota: “Il PD è schierato al fianco dei lavoratori del CSTP in difesa dell’azienda, della sua storia, delle sue prerogative, della salvaguardia dei livelli occupazionali, sia pure legati a una situazione drammatica che dobbiamo affrontare tutti in modo sereno e razionale, partendo, però da due punti precisi di lotta e di verità, che se non risolti determineranno l’inevitabile messa in liquidazione. – Landolfi aggiunge con determinazione -:
1-Santocchio si deve dimettere per incompatibilità sostanziale con l’indagine che lo riguarda.
2-Si deve spostare la mobilitazione verso la regione di Caldoro e Cosentino, che ha tagliato per 8 milioni di euro l’azienda e che non riconosce al territorio gli stessi parametri percentuali di percorrenza che riconosce alle zone dove è influente Cosentino, amico di Santocchio, cioè l’area Napoli – nord. E di spostare la mobilitazione verso la Provincia del nulla che taglia il CSTP a vantaggio di soluzioni “private”.
Salerno, 28 marzo 2012
trovate una soluzione!!!
il lavoro è un diritto e come tale vatutelato.
tutelate i lavorartori e le loro 650 famiglie…
Stiamo sul baratro di una crisi senza precedenti.
Avete per caso idea di quanta gente rimarrà senza lavoro e a quante persone creerete enormi danni? Non solo gli studenti viaggiano sui pullman ma anche lavoratori che per spostarsi utilizzano i mezzi forniti dalla vostra azienda; per non parlare di persone, vostri abbonati, che hanno investito in voi ancora una volta. Dovreste tutelare tutte queste persone che hanno creduto in voi fino ad adesso! (e magari mettere il PERSONALE adatto che valuti il BIGLIETTO alla salita)