Cardiello propone un piano di prevenzione e di lotta alla micro criminalità, rafforzando l’organico delle forze dell’ordine presenti sul territorio e ripristinando la video sorveglianza.
EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la Mozione che il Consigliere Comunale del Popolo delle Libertà Damiano Cardiello ha inviato al Sindaco di Eboli Martino Melchionda, al Presidente del Consiglio Comunale di Eboli Luca Sgroia, ai Consiglieri Comunali, per discutrere e proporre una serie di iniziative di contrasto alla criminalità e di sviluppo della legalità.
Cardiello propone il potenziamento dell’organico di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio, investire più risorse, lanciare una campagna della legalità nelle scuole, e potenziare una rete di videosorveglianza dei punti che si ritengono più critici. Intanto il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda ha annunciatop che a seguito di una ferma richiesta è operante sul territorio una forza speciale di controllo che insieme alle altre forze dell’Ordine presenti sul territorio svolgeranno una sorveglianza sinergica e più attenta del territorio. Meno male, era ora.
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Al Sindaco di Eboli
Ai Consiglieri Comunali
E p.c. al Presidente del Consiglio Comunale
Mozione – ex art. 25 regolamento consiglio comunale
OGGETTO: Iniziative di contrasto alla criminalità e di sviluppo della legalità.
Premesso che:
- negli ultimi mesi il problema sicurezza nella città di Eboli si è riproposto in maniera drammatica a causa di alcuni episodi che hanno interessato i media nazionali, quali il ritrovamento di un cadavere carbonizzato nella fascia pinetata, l’arresto di un gruppo organizzato dedito al narcotraffico e legato alla malavita organizzata e l’uccisione di un cittadina residente per motivi ancora da chiarire;
- in particolare, molti altri eventi malavitosi hanno destato preoccupazione ed allarme nella comunità Ebolitana, come i recenti e numerosi furti in abitazione, che coinvolgono soprattutto i residenti delle zone periferiche cittadine. La continua e grave escalation del fenomeno sta notevolmente allarmando l’opinione pubblica, provocando, rabbia e paura, in maniera particolare nelle periferie, perché tali gesti dimostrano il dilagare progressivo del fenomeno criminale;
Ritenuto che:
- la maggioranza della popolazione e costituita da un tessuto sociale sano, di gente laboriosa che si attiva quotidianamente per progredire e far fronte alle problematiche di una città che negli ultimi anni sta attraversando una fase economica poco rosea;
- le forze dell’ordine presenti sul territorio, nonostante un incisiva lotta al crimine garantita quotidianamente, non risultano sufficienti al contrasto di fenomeni criminali. Nella consapevolezza che il problema della sicurezza pubblica non possa risolversi semplicemente ed esclusivamente con l’intervento e l’aumento delle forze dell’ordine senza un contributo importante delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali;
- occorre incidere anche sulle cause, e non solo sugli effetti delle azioni criminali ed in questo senso sia necessario intensificare i rapporti tra i cittadini, il governo locale e le forze dell’ordine, al fine di avviare un’ opera di prevenzione del crimine;
Il Consiglio Comunale di Eboli impegna l’Amministrazione a:
- richiedere al Ministero dell’Interno, alla luce dell’emergenza criminalità riscontrata nel territorio ebolitano, un potenziamento a favore delle forze dell’ordine, eventualmente in deroga al freddo rapporto “abitanti- dotazione” ;
- potenziare al massimo l’organico della Polizia Locale e aprire una sede di Polizia municipale in località Santa Cecilia – Cioffi – Corno D’oro;
- investire maggiori risorse nel settore della pubblica illuminazione;
- richiedere alla Provincia e alla Regione mezzi economici per dotare le zone più a rischio delle città di strumenti tecnologici di sicurezza (videosorveglianza)
- far partire dall’anno scolastico in corso, una campagna di sensibilizzazione in tutte le scuole della città sul tema della legalità, integrazione e della sicurezza;
- investire maggiori risorse economiche nel settore dei servizi sociali da utilizzare per una migliore integrazione di tutte le sacche di emarginazione con particolare attenzione al recupero di giovani con disagio sia di carattere economico che familiare;
Eboli, 27 marzo 2012