“Mani sul terremoto” è uno spaccato di quegli anni: la tragedia, la distruzione, la morte, la ricostruzione e il resto che ne conseguì.
Mercoledì 21 marzo, ore 17,30, Sala del Gonfalone, Comune di Salerno presentazione del libro del giornalista Pietro Funaro “Mani sul Terremoto”.
SALERNO – Il 21 marzo prossimo, alle ore 17,30 nella Sala del Gonfalone del Comune di Salerno, è in programma la presentazione del libro del giornalista Pietro Funaro: “Mani sul terremoto” edito da Spazio Creativo. Uno spaccato di quegli anni: la tragedia, la distruzione, la morte, la ricostruzione e il resto che ne conseguì
“Il nostro, come disse Leonardo Sciascia, è un paese senza memoria e verità, e io per questo cerco di non dimenticare”.
E per non dimenticare, questo libro ha ripercorso un po’ di storia di ciò che è stata la cosiddetta Prima Repubblica in Italia ed in Campania. Zoomando la tragedia che colpì la nostra regione quel 23 novembre del 1980, raccontandone il dramma e la conseguente ricostruzione, facendo parlare i protagonisti dell’epoca, enunciandone le scelte ed il loro perché, illustrando le posizioni dei partiti, fotografandone le opzioni adottate e le motivazioni poste alla base delle stesse.
Per ricordare ai giovani cosa è stato e come si è sviluppato un periodo storico di cui hanno poche e, spesso, distorte informazioni manipolate dalla cultura imperante in gran parte asservita al potere dei nuovi padroni. Questo lavoro vuole essere un contributo a fare chiarezza, non ha pretesa di essere la verità assoluta, non intende indirizzarema ricordare, informare, aiutare a capire in special modo a coloro che dovranno costruire la società di domani.
L’opera vorrebbe riportare, in dettaglio, i dati sul terremoto dell’Irpinia del 1980, i danni e le opere previste negli innumerevoli interventi di ricostruzione civile e infrastrutturale. Partendo dalle quali, l’Autore vuole evidenziare le profonde differenze tra la classe dirigente della Prima Repubblica ed il quadro politico attuale traendo, infine, un accorato appello alle future generazioni affinché si attivino per superare il momento di particolare di crisi di depressione socio-culturale che stanno vivendo.
Oltre all’autore, interverranno l’Assessore alla Cultura e all’Università del Comune di Salerno Ermanno Guerra, il Presidente dell’Associazione Giornalisti salernitani Enzo Todaro.
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Pietro Funaro: Nasce a Napoli nel 1953, giovanissimo inizia il suo impegno sociale e politico, è giornalista professionista dal 1982. Inizia la sua attività professionale a Telenapoli, poi redattore del quotidiano “Il Diario”e successivamente inviato speciale de “Il Mattino”, è attualmente direttore responsabile del quindicinale magazine on-line dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania. Ha ricoperto varie cariche nella Democrazia Cristiana sia a livello nazionale che europeo del movimento giovanile e del partito stesso, successivamente in formazioni politiche di ispirazione cattolica, da anni si dedica solamente alla sua professione e all’insegnamento pur non tralasciando attività di carattere sociale. È componente del Comitato regionale per la Comunicazione della Regione Campania.
Antonio Fantini: È nato a Napoli il 31 gennaio del 1936, si impegna nel sindacato Cisl diventando, nel 1956, segretario dei metalmeccanici di Caserta; nel 1968 assume la carica di segretario generale dei lavoratori Silte, fino al 1980 quando viene eletto consigliere regionale in Campania. È presidente della Regione dal 23 marzo 1983 fino al 1989, poi eurodeputato.
Giulio Di Donato: È nato a Calvizzano (NA) il 26 aprile 1947, già consigliere comunale, assessore e vicesindaco di Napoli tra il 1975 ed il 1983, è stato eletto deputato per 3 legislature dal 1983 al 1994 nelle file del PSI. Nel 1992 lasciò l’attività politica, ritornandovi prima con La Rosa nel Pugno, poi con Forza Italia ed infine come segretario regionale dell’UDEUR in Campania.
Paolo Dauria: È nato a Castellammare di Stabia (NA) il 12 maggio 1980. Laureato in Ingegneria Civile nel 2006, è giornalista pubblicista dal 2007. Redattore della rivista scientifica “Arpacampania Ambiente” dal 2006, è addetto stampa dell’ARPAC ed articolista per diverse testate locali. Nel 2010 ha collaborato alla realizzazione del libro “Maria De Unterrichter e i Servizi Sociali in Italia” di Pietro Funaro e “La Campania dell’emergenza” di Maria Clotilde Sciaudone.
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Salerno, 19 marzo 2012
Un altro lavoro dedicato ai misfatti post-sismici dell’80 è sempre opera nobile, sociale e informativa allo stesso tempo.Si ricordi l’emergenza progettuale e legalizzata da una legge speciale: la numero 219 del 1981.,l’emergenzialità in molti casi unita alla gravità della situazione,aggira le regole e concentra i poteri in mani di pochi,con un altissimo rischio di corruttela e malversazione.Ecco perché è possibile nonché doveroso sottolineare qualsiasi sforzo di pubblica
opinione che sovverta a protervia di chi ancora spadroneggia. Per una retorica nostalgia?no di certo: talvolta non è saggio rivangare, ma lo è discernere, discernere dal passato,il buono e il cattivo,il bello e brutto, traendone tutti gli insegnamenti del caso.E mai obliando eventi abominevoli e personaggi disonesti
P.S. PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE IL TEMA DI CUI SOPRA sulle ruberie et simili delle amministrazioni post terremoto, Leggete: di Negri Ippolito, “La grande abbuffata e le mani rapaci sull’Irpinia del terremoto”,Asefi editore, Milano’96.
sarebbe stato molto nobile e signorile se avessero avuto la dignita’ di scrivere la verita’ sul magna magna per il terremoto in campania, a cui hanno partecipato in grande stile, propio per lasciare un testamento veritiero alle generazioni future, visto che le contemporanee hanno ancora la fortuna di ascoltare chi ha veramente sofferto l’emergenza e lo sta ancora facendo, nonostante i miliardi spesi e le grandi opere fatte….???? dimenticando abitazioni per chi ne aveva veramente bisogno e diritto…!!!! Certamente non potra’ essere di esempio per superare il momento di particolare crisi e di depressione socio-culturale che stiamo vivendo.Per fortuna la rete ci viene incontro e non cancellera’ gli articoli e le info per capire chi sono queste persone che si fregiano di sapere chi sono i nuovi padroni dimeticando che siamo nel terzo millennio e non negli anni ottanta novanta, i padroni non esistono piu’ stanno crescendo generazioni di ragazzi che pensano per il bene comune e non per le loro ambizioni di potere e denaro.
E’ FINITA!!!!!! PER VOI NOSTALGICI DEL POTERE CHE LOGORA CHI NON C’E’ L’HA