Partiti all’angolo. Trasversalismo e civismo intorno ai Candidati Sindaco di Capaccio. Landolfi (PD): A Capaccio il PD non sarà presente con il suo simbolo.
Oltre all’ex Sindaco Marino in corsa Voza, De Caro e Daniele, Nese si ritira, Gnazzo pensa di farlo e si rammarica per la confusione politica.
CAPACCIO – Corsa a quattro nel Comune di Capaccio per le prossime Elezioni amministrative. Almeno per il momento, oltre a Mimmo Nese, anche Mauro Gnazzo fa sapere di rinunciare alla candidatura a Sindaco. Per Gnazzo c’è troppa confusione e prende sia la destra che la sinistra, c’è un clima di “ammucchiata” che aleggia sulle elezioni amministrative di Capaccio.
In effetti a Capaccio come altrove, e come è accaduto anche per Salerno Città con Vincenzo De Luca, i Partiti non riescono più ad avere un ruolo, e per certi aspetti sono addirittura considerati ostacoli ai vari discorsi intrecciati tra uomini e gruppi e la mescolanza tra uomini di destra, di centro, di sinistra, tanto che ufficialmente si fanno da parte man mano che ci si avvicini al redde rationem.
E così arriva la prima “rinuncia” da parte del Partito Democratico con la dichiarazione del Segretario Provinciale PD Nicola Landolfi, che in uno offre sia una motivazione politiche che una motivazione tecnico-pratica: “A Capaccio il Partito Democratico non sarà presente con il proprio simbolo. – dichiara Landolfi – A questo si è giunti, sia perché sul piano locale, nonostante il tempo accordato, non è maturata nessuna decisione che andasse in senso contrario, sia per il carattere esasperatamente civico del confronto (con candidature e liste trasversali e oblique ai poli e agli schieramenti).
Rispettiamo il dibattito politico della città. – prosegue Landolfi – Ci auguriamo che il confronto civico non esasperi i personalismi e venga assicurata la governabilità. A Capaccio, fino alla proclamazione del nuovo Consiglio Comunale, nessuno potrà parlare per conto del Pd. I sostegni, singoli o presunti che siano, a questo o a quel candidato Sindaco sono, quindi, a titolo personale.
Dopo le elezioni, – aggiunge Nicola Landolfi – al gruppo dirigente provinciale spetterà il gravoso compito, non solo di di accompagnare, ma di dirigere, come in altre realtà, una rinascita e una rigenerazione profonda. Siamo fiduciosi perchè sappiamo che Capaccio è una città importante e che ci sono energie sane, motivate, nuove e coraggiose che si renderanno dipsonibili a lavorare insieme a noi.
Ai Democratici di Capaccio, – conclude il Segretario Provinciale del PD Landolfi – a quelli che si riconoscono nel nostro Partito, ai nostri elettori chiediamo di scegliere in autonomia e in libertà, confrontandosi con i programmi, le storie personali dei candidati sindaco e con i simboli che li affiancheranno“.
La competizione elettorale sta quindi assumendo sempre più il carattere esasperato del civismo politico e quindi intorno ai candidati si organizzano in maniera trasversale, liste e coalizioni. A Capaccio quindi si profila una campagna elettorale che avrà come protagonisti quattro candidati: il Sindaco uscente Pasquale Marino, Italo Voza, Gennaro De Caro, Nunzio Daniele. Corsa per il momento a quattro con schieramente del tutto variegati, dei quali sarà difficile individuarne i connotati, ma che rappresenta anche un problema seriamente politico per il futuro.
Indipendentemente dalla posizione ufficiale del PD in vista delle amministrative di Capaccio, sarebbe il caso fare qualche sforzo in più ora e non dopo le elezioni come si prefigge di fare il Segretario Provinciale del PD Nicola Landolfi.
Capaccio, 5 marzo 2012