I contiani non si sentono responsabili e il “quaderno riformista” è l’individuazione dei problemi, ma anche occasione di discussione e di ripresa.
I punti di crisi: Bilancio e settore finanziario, commercio e pianificazione del territorio, gestione del Patrimonio e delle società partecipate, clientele e favoritismi, l’Amministrazione è in piena deriva gestionale e politica.
EBOLI – Nella giornata di ieri, il gruppo di minoranza interna al Partito Democratrico, presente in Consiglio Comunale con Salvatore Marisei, Carmine Campagna, Antonio Petrone, Armando Cicalese, “Liberi e riformisti del PD”, che fa riferimento all’ex Ministro Carmelo Conte, nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuto nella saletta del Bar Fatina di Eboli, ha presentato ufficialmente: “Il Quaderno Riformista“.
Il gruppo di minoranza del Partito Democratico, per le battaglie che sta conducendo, ormai da una posizione di opposizione, per dare un contributo alla ripresa politica ed economica della nostra città, ha pubblicato in questo “Quaderno” le iniziative e le proposte avanzate, nel corso di questi mesi di contrasto ad alcuni provvedimenti dell’Amministrazione comunale, per frenare la deriva gestionale, gli sprechi, la degenerazione politica, l’immobilismo dell’interesse pubblico e l’attivismo in quello privato.
“Noi – scrivono i Riformisti – abbiamo preso le distanze drasticamente da quest’amministrazione quando ci è parso chiaro che essa non era idonea né portata a governare, ma a praticare politiche preoccupanti e degeneranti su alcuni settori particolari:
1) Il settore finanziario è stato gestito in maniera approssimativa per non dire sconsiderata, facendo debiti su debiti. Il comune perde circa 30mila euro al giorno per sprechi e interessi, ha dilapidato risorse in liti temerarie che hanno generato, anche per improvvida gestione del contenzioso, debiti fuori bilancio per circa 30milini di Euro concorrendo al dissesto finanziario del comune. Ci sono avvocati che hanno percepito dal Comune milioni di euro: è giunta l’ora di pubblicare i nomi di quelli che negli anni hanno percepito più di cinquantamila euro. E ci saranno sorprese.
- I bilanci del 2009, 2010 e 2011 sono stati approvarti sulla base di indicazioni “fasulle”, che ora la Corte dei Conti chiede di riportare a verità, di fatto bocciandoli. Un disastro che si poteva evitare se le nostre richieste fossero state prese in considerazione e non raggirate garantendo in Consiglio Comunale, ad esplicita domanda, che tutto era regolare. E come se non bastasse il Consiglio Comunale non viene convocato per deliberare quanto richiesto dalla Corte dei Conti, il che si configura come una gravissima inadempienza.
2) Il patrimonio immobiliare del Comune è in godimento gratuito o per pochi euro ai soliti noti, spesso amici e parenti, e le relative concessioni sono state rinnovate, a volte anche due anni prima della scadenza come è avvenuto per alcuni impianti sportivi e altre volte mentre persisteva la morosità. Per ultimo si è mal gestita la società Eboli Patrimonio Spa, nel tentativo di fare cassa facendone un veicolo di vendita scriteriata dei beni anziché di valorizzarli, con il risultato di una passività di esercizio ed un ulteriore indebitamento censurato dalla Corte dei Conti: il vecchio amministratore si è dimesso contestando al Comune gravi rilievi.
3) I problemi dell’occupazione si sono ridotti alla ricerca di quale posto per amici e parenti presso ditte che hanno interessi con il Comune. Nel mentre sono stati abbandonati al loro destino:
- i commercianti che danno lavoro a qualche migliaio di persone, in favore del Centro Le Bolle, che ha aperto senza essere in regola, dietro la cortina fumogena di centinaia di assunzioni che via via si sono ridotte a poche unità di raccomandati degli amministratori;
- i lavoratori della Multiservizi Spa, consentendo che questa sprofondasse nel falso di bilancio, girando ai privati le commesse migliori;
- i lavoratori di imprese e associazioni onlus che impiegano centinai di persone, come in particolare quelli dell’Ises che ora devono pagare per le irregolarità in cui è stata tenuta per anni la struttura. Sbaglia chi pensa, in nome dei lavoratori, di promuovere una speculazione su aree fabbricabili, perché avrebbe ben alte finalità. Per salvare l’occupazione occorrono provvedimenti immediati e drastici: il commissariamento della società e la messa a disposizione di locali idonei di proprietà del Comune per garantire alla società continuità nel funzionamento;
4) La gestione del territorio per la quale, il Sindaco Melchionda, al fine di “gestirla in maniera innovativa” si è prefabbricata una nuova maggioranza. Prevede, tra l’altro, di insediare in zona agricola, sulla collina di Fontanelle, circa mille nuove persone attraverso una cooperativa salernitana, che ha dato l’avvio alla pratica dell’opzione di acquisto di terreni agricoli in vista della loro trasformazione in edificabili. Il Piano regolatore oltre ad essere stato disatteso è anche scaduto, tutte le aree vincolate sono libere. La gente è alla ricerca, per far fronte con rapidità alle proprie esigenze, dei tecnici che hanno più maniglie sul Comune.
Noi – aggiungono concludendo i Riformisti del PD – continueremo la nostra azione per Eboli e siamo pronti a farci portatori delle istanze dei cittadini ai quali chiediamo di partecipare e di non tacere: si può e si deve promuovere una svolta, liberare il Comune da chi lo disamministra e ne usa per fini personali“.
Eboli, 4 marzo 2012
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AIUTO AIUTO AIUTO AIUTO
Non ci posso credere, siamo a ZELIG dove sta la telecamera ………..
e SIAMO NOI!!!! e SIAMO NOI!!!!!!
VERGOGNATEVI
LA GOLOSITA E’ PECCATO………