Il PD richiama l’Assessora Zoccoli: Commissione Pari Opportunità e più politica in difesa delle donne.
La valorizzazzione del ruolo delle donne e la tutela dei diritti passa attraverso atti concreti e non solo nella declinazione. La salvaguardia dei diritti è fondamentale e deve essere sancita con atti sostanziali e non formali.
PONTECAGNANO – Il Partito Democratico di Pontecagnano in una nota esprime tutta la sua con costernazione e tutto il suo profondo rammarico per la mancata attivazione di politiche dalla connotazione pratica e non meramente teorica, relativamente ai diritti in generale e alle donne e alle Pari opportunità. Il Pd legge ed apprende la notizia dell’impegno dell’Assessora Lucia Zoccoli a far sì che nel Comune di cui è rappresentante che i ruoli e gli incarichi attribuiti alle donne si declinino al femminile, e così il consigliere donna da oggi è la Consigliera, l’assessore diventa l’assessora.
“Nulla di più vacuo – scrivono i responsabili del PD – ed inconsistente poteva essere fatto da un’Amministratrice che, pur rivestendo da quasi quattro anni la funzione di delegata alle Pari Opportunità, non si è mai prodigata per il ripristino della Commissione tesa a salvaguardare e valorizzare le donne all’interno del territorio (la Commissione Pari Opportunità, appunto).
Peraltro, – continua la nota del PD – l’Assessora non si è espressa, nella nota stampa che la vede protagonista, in favore di una dipendente comunale vittima, in questi giorni, di un’aggressione fisica da parte di un collega.
Il suo silenzio – proseguono implacabili i democratici – testimonia, dunque, un atto di omertà e, contestualmente, di chiaro ed inoppugnabile disinteresse verso la reale condizione delle donne, dentro e fuori Palazzo di Città”.
Sulla base di questi episodi, il Pd quindi, esorta l’Assessora Zoccoli a “concentrarsi di più e meglio sul ruolo affidatole, individuando e ponendo in essere strategie vere per abbattere quel “tetto di cristallo” che, così facendo, lei stessa contribuisce a solidificare, rendendo sempre più impervia, se non impossibile, la strada verso il riconoscimento delle ambite pari opportunità”.
La strada dei diritti passa sempre attraverso il riconoscimento, e spesso o quasi sempre il riconoscimento è solo un atto formale, ma di fatto vi sono ostacoli insormontabili fatti di pali e di muri che altri non sono che i pregiudizi, e così è necessario per questa società distratta quando le conviene, opportunista sempre, ricorrere ad atti ufficiali per far prevalere la normalità.
La salvaguardia e il rispetto per il genere, le razze, le condizioni, le idee politiche, la religione, non possono passare solo rispondendo ad una legge o ad un regolamento, e ne talpoco, nella fattispecie, si da dignità alle donne aggiungendo la “a”, è come se ad una persona di colore, per dargli dignità, riconoscimenti e diritti, gli cambiamo il pigmento, ma passa solo attraverso una profonda convinzione.
Il problema è solo culturale e non formale.
Pontecagnano, 3 marzo 2012