Mastrolia e Melchionda sul dissequestro della Casina Rossa: “Un sequestro ridicolo”; e sui furti alle abitazioni della fascia Costiera: “Da mesi chiediamo un miglioramento del coordinamento delle Forze dell’Ordine”.
Un Sequestro ridicolo e un dissequestro che conferma il cattivo funzionano di chi dovrebbero controllare. E adesso chi paga?
EBOLI – L’Assessore alla Sicurezza Remo Mastrolia prende posizione in relazione alla vicenda del sequestro, operato dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato, sotto il comando della Marta Santoro, della cd. “Casina Rossa”, sede di un distaccamento della Polizia Provinciale.
Sequestro revocato nell’arco di poche ore su ordine della Procura di Salerno.
“Il sequestro-lampo, seguito da immediata revoca del provvedimento da parte degli organi competenti per carenza dei presupposti, lascia davvero stupiti.
In un contesto – spiega l’Assessore – in cui quella struttura costituisce un presidio di legalità, a fronte di una situazione di preoccupante recrudescenza degli atti di criminalità comune in quell’area, il Corpo Forestale dello Stato ha ben pensato di operare un sequestro dimostratosi poi privo di ogni fondamento, a danno di chi un’azione di controllo del territorio, pur con tutti i limiti e le difficoltà dovute alla carenza di organico e mezzi, lo pone in essere”.
Molto dura anche la presa di posizione, su questo argomento, del Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “i fatti ci hanno dato ragione! Pochi giorni fa segnalavamo che l’iniziativa posta in essere dal Corpo Forestale in merito al sequestro della Casina Rossa sembrava essere del tutto fuori luogo. Ora giunge la notizia che la Procura della Repubblica, sulla scorta della documentazione pervenuta, ha ordinato l‘immediato dissequestro dell’immobile.
E’ una vicenda, questa, che dimostra plasticamente come vi sia troppo spesso una totale mancanza di collaborazione fra i vari organismo dello Stato, anche di quelli preposti alla sicurezza dei cittadini.
La situazione in quell’area del nostro territorio – incalza il Sindaco di Eboli – è estremamente preoccupante. Si susseguono gravi episodi di criminalità. Soltanto questa notte vi sono stati altri quattro furti nelle dimore di indifesi cittadini. Sono crimini odiosi, che violano l’intimità delle abitazioni di persone che hanno la sola colpa di vivere in un’area in cui lo Stato, da tempo, non riesce a garantire la sicurezza necessaria.
E’ da mesi – conclude il Sindaco di Eboli – che chiedo che le forze dell’ordine locali siano poste, attraverso il potenziamento dell’organico ed un miglioramento del coordinamento fra di esse, di meglio operare per debellare questo fenomeno.
Spero che oggi, alla luce di questo episodio – che ha assunto i contorni del ridicolo – e del preoccupante incalzare delle azioni criminali a danno dei nostri concittadini, si decida finalmente di dare ascolto alle nostre richieste”.
Che buffonata. Un sequestro ridicolo e un dissequestro ancora più ridicolo, che dovrebbe riempire di vergogna gli organismi dello Stato, ma che la dice lunga sul potere che esercitano alcune Istituzioni o Corpi. Poteri di “vita” e di “morte” e che possono cambiare per sempre la vita di qualcuno, che malauguratamente incappa in funzionari di tale specie, che lo esercitano in maniera arrogante, talvolta abusandone o interpretando la norma a loro piacimento escogitando capziosamente cavilli giuridici, solo per affermare indiscutibilmente il loro potere.
Eppure nella fattispecie del sequestro della Casina Rossa, sede della Polizia Provinciale di Salerno, da parte del Corpo Forestale di Capaccio, diretto dal Comandante Santoro, il Comandante della Polizia Provinciale di Salerno Giovanni Moscatiello, tra l’altro anche Segretario Generale dell’Ente, aveva dichiarato fin dal primo momento che il Collaudo delle opere era stato eseguito.
Infatti. Quel collaudo è datato 2009.
- Come mai non si è ascoltato Moscatiello?
- Perché nessuno ha effettuato dei controlli prima di procedere al Sequestro dell’Immobile?
- Perché nessuno si è preoccupato di interloquire con la Provincia di Salerno, che certo non è la “casa di Cutolo”, ma il Palazzo di un Ente Territoriale sovracomunale?
- E’ così che normalmente opera il Corpo Forestale dello Stato?
- Nella sua quotidianità, atteso che non controlla e non sovraintende il territorio, viste le condizioni in cui versa la Fascia pinetata e viste le decine di Cave Estrattive presenti sul territorio che hanno deturpato l’ambiente in modo irreversibile, si comporta sempre così?
- E’ così che ha operato negli anni scorsi, quando nell’approssimarsi delle stagioni e magari dopo che i lidi balneari avevano aperto i battenti, apponendo sigilli e sequestrando strutture, strade e quant’altro?
- E’ così che deve agire il Corpo Forestale dello Stato?
- Il Prefetto di Salerno e la stessa Procura della Repubblica, sono consapevoli dell’operato di questo Corpo e sono consapevoli del danno di immagine che hanno causato per questa ridicolaggine del Sequestro della Casina Rossa?
- E’ legittimo pensare che nel proprio lavoro quotidiano abbiano commesso eccessi di potere?
- E’ legittimo chiedere un’inchiesta?
- E adesso chi paga?
- Chi restituisce credibilità all’azione delle Istituzioni, e chi convince i cittadini che queste ridicolaggini sono solo una “svista”?
Se il ridicolo uccidesse, adesso tutti i protagonisti di questa storia sarebbero morti.
Noi vogliamo che nessuno muoia, vogliamo solo che ognuno faccia il suo dovere con la maturità e la duttilità giusta a seconda delle circostanze che si presentano. Vorremmo che chiunque svolga un ruolo pubblico sia esso Magistrato, sia esso un funzionario, un politico, un poliziotto, applichino la legge in mejus, abbandonando quella cultura del sospetto, della colpa in assoluto, del divieto come cultura.
I cittadini sono stanchi di tutti questi sceriffi che ogni giorno ai vari livelli terrorizzano cittadini e come abbiamo visto, istituzioni.
Non abbiamo bisogni di Sceriffi e di Sceriffate, ma solo di uomini seri e che facciano con modestia il proprio lavoro. Adesso quindi, si colga l’opportunità di essere seri e assicurare il giusto controllo e gli interventi necessari a garantire decoro e sicurezza su tutto il territorio.
Eboli, 1 marzo 2012
Allora? Dove sei Eugenio, che difendevi quel Corpo? State proprio messi male. Lavorate, fate iseri e non avventatevi sulle cose con l’intento di colpire. Corsetto, Corsetto, adesso potrai lavorare anche tu. Ma pensate che miglioreranno le condizioni della Fascia Costiera e della sicurezza? Io non ci credo.
Non sono del posto e non conosco bene la vicenda ma da quello che leggo il sequestro e’ stato disposto dalla Procura di Salerno che ha delegato la Forestale per il sequestro, quindi la Forestale ha solo materialmente eseguito il sequestro che ripeto e’ stato disposto dalla Procura. Perche’ addossare la colpa alla Forestale che e’ obbligata all’esecuzione della delega e in quel caso non ha facoltà decisionale? Inoltre siete sicuri che non sia stata la Forestale, accortasi dell’errore della Procura, ad informare il PM revocando in tal modo il sequestro?
Il comune di Eboli cede con DIA spazio pubblico a privati, a che titolo, visto che non pagano canoni e sorgono cancelli chiudendo aree pubbliche a scopi pertinenziali,inoltre autorizzazioni edilizie viziose perchè non rispettano nessun regolamento tecnico legato ai centro storici. Denuncie . Ci sono ma nessuno se ne fotte. QUESTO è EBOLI altro che cascina rossa.
x Kapsicum……..io non lavoro al distacamento di casina rossa…quindi ho continuato a lavorare presso la sede di Salerno……come hanno fatto i colleghi in servizio a casina rossa……..in attesa della chiusura ridicola di questa storia………….
x Kapsicum…ion non lavoro al presidio di casina rossa…quindi ho continuato a lavorare alla sede di Salerno………..come hanno fatto ii colleghi di casina rossa…..
x Admin………i controlli presso casina rossi sono stati effettuati…li ha effettuati proprio la dott.ssa santoro….ma forse ha confuso casina rossa con la casa abusiva di marouff….adiacente la struttura
Che e’ stata abbattuta venerdi’ scorso dal Comune di Eboli, senza l’intervento del Corpo Forestale dello Stato!
Naturalmente mi riferisco alla casa di Marouff!
Kapsicum, sono qui!!!! se leggi i miei post e quando dico leggere intendo anche capirli, vedrai che io non difendevo quel Corpo ma il Corpo…. perchè il Corpo forestale dello Stato è un corpo di polizia nazionale diffuso su tutto il territorio e non solo a capaccio. Per i fatti di capaccio, della casina rossa ho detto per la miliardesima volta, che non voglio e non li ho commentati i fatti perchè non li conosco …. hai capito Kapsicum non conosco i fatti, non c’è un solo mio cenno sul sequestro nei miei precedenti post. Ho difeso la professionalità e il decoro del Corpo forestale dello Stato che opera quotidianamente sul territorio nazionale facendo delle eccellenti operazioni di polizia giudiziaria a tutela dei cittadini e se vai sul sito del Corpo ne troverai a bizzeffe…….. Molti miei colleghi sono morti nell’adempimento del loro dovere e non vedo cosa centrano loro o un collega che lavora a milano con i fatti della casina rossa, poi se è vero ciò che dice alex cosa centra la forestale di capaccio, chi ha un minimo di conoscenza di polizia giudiziaria capirà perfettamente come funziona la procedura tra questi e l’autorità giudiziaria delegante. Un ultima cosa ho amici di lunga data nella Polizia Provinciale, con alcuni di loro ho anche fatto servizio elettorale insieme quindi si può dire che quasi abbiamo mangiato nello stesso piatto…. Non crediate quindi, almeno da parte mia che questo sequestro, nel bene o nel male, giusto o sbagliato, mi abbia fatto gioire……..al contrario mi è dispiaciuto….. adesso non vorrei commentare oltre mi sembra che sia stato abbastanza chiaro mi merito alla mia posizione………….
Eugenio, non te la prendere, é chiaro che in tutti i luoghi di lavoro ci sono quelli bravi e quelli che non lo sono, ma é evidente chw si tratta di un grande scivolone e spero si tratti solo di incomprensioni. Speriamo che di questi episodi non ne succedono più. Altrimenti sono recidivi.
x Ezra….
esattamente……
Kapsicum per fortuna viviamo in una democrazia e per fortuna c’è un ente superiore che si chiama magistratura che valuta il nostro lavoro, non pensiamo certo di essere sempre nel giusto. Auguro a tutti i colleghi di ogni ente di appartenentza quando accertano un reato di valutarlo con la massima serenità di giudizio, e con il massimo rispetto della parte avversa. In una parola essere professionali al massimo, proprio per evitare o limitare gli errori.