“Cittadini tutti”, è il modo di creare le condizioni della integrazione culturale tra le persone.
La Commissione Pari Opportunità di Battipaglia ha organizzato le giornate dell’Integrazione e di dialogo interculturale.
BATTIPAGLIA – La Commissione Pari Opportunità del Comune di Battipaglia, intende favorire l’integrazione culturale di persone, che non si conoscono ma lavorano e abitano lo stesso territorio, creando loro delle opportunità di contatto.
Per queste motivazioni la CPO ha organizzato una serie di giornate, che coincidono con una serie di iniziative, e attraverso incontri, mostre, serate conviviali e ogni forma di iniziativa volta alla eliminazione delle discriminazioni, razziali, religiose, di sesso, favorendo per contro dialoghi interculturali.
Leggi il programma di marzo
Programma:
- 1 marzo* – giornata di formazione sull’immigrazione
- 21 marzo – giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali
- dal 21 al 29 marzo – Mostra permanente multiculturale 7 giorni nell’atrio del Comune
- 29 marzo – Incontro delle culture presenti sul territorio locale – Serata di incontro multiculturale nell’atrio/salotto comunale con buffet, musica e balli popolari e punti informativi delle realtà d’aiuto e servizi operativi sul territorio –
Battipaglia, 28 febbraio 2012
La conoscenza delle dinamiche dell’immigrazione in Italia e delle conseguenti problematiche legate all’integrazione ci aiuta a comprendere meglio un fenomeno vasto e fondamentale nella vita della nostra società:l’invecchiamento della nostra popolazione e lo scarso tasso di natalità fanno sì che oggi – e negli anni a venire – ci sia sempre più bisogno di forze lavoro provenienti dall’estero.È la donna il vero motore dell’integrazione, il punto di forza su cui fare leva per il successo di politiche che superino disagi, difficoltà, paure e rischio di reazioni razziste. Le donne immigrate sono infatti il principale «agente» di inserimento dei loro gruppi etnici nel nostro Paese, «poiché svolgono una funzione di confronto e di stimolo sia nei confronti della propria comunità che della nostra, quella ospitante». Il fenomeno riguarda indistintamente tutte le nazionalità.La sicurezza è certamente un problema serio, ma non penso che il modo giusto di risolverlo sia quello di alimentare la paura e l’intolleranza nei confronti di persone comunitarie ed extracomunitarie. Piuttosto penso che una più attenta politica di integrazione sociale sia la soluzione al problema dell’Immigrazione che a mio avviso, non coincide (come il governo vuole far credere) con il problema della Sicurezza.Mi chiedo quando in Italia sarà possibile respirare quella stessa atmosfera di integrazione che si trova ormai nel resto d’Europa?