Aqua Bene pubblico. Le associazioni scafatesi si mobilitano. Sabato 25 e domenica 26, sottoscrizione dell’appello in piazza.
Appello in difesa del voto referendario e pieno dissenso alle logiche del profitto: giù le mani dall’acqua pubblica è l’appello di SPES, CoTuCit , Insieme, Città del Sole, Voglia di Vivere, e le varie Associazioni.
SCAFATI – Il 12 e 13 giugno scorsi 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa.
Le stesse persone, inoltre, col loro voto, hanno espresso anche il proprio dissenso alle logiche del profitto proveniente dalla privatizzazione e in difesa di molti servizi pubblici locali quali: la gestione dei trasporti, dei rifiuti, della sanità e dell’ istruzione.
Una larga e diffusa adesione popolare si è manifestata in ogni comunità e ha dato prova di una grande voglia di partecipazione democratica e di cittadinanza attiva. Tante persone, con la loro sensibilità, in un periodo in cui tutti siamo anche particolarmente provati dalle difficoltà della crisi, con la larga partecipazione espressa ai referendum, hanno testimoniato la propria volontà di attivare, attraverso la politica, un nuovo rapporto tra cittadini e Stato.
È per questa ragione che oggi non è più condivisibile che sia disattesa e violata questa richiesta della maggioranza del popolo italiano, ed è la stessa Costituzione che ne garantisce questo diritto.
L’acqua non è una merce, ma un bene comune che appartiene a tutti gli esseri viventi e a nessuno in maniera esclusiva la può utilizzare, ne tanto meno può essere affidata in gestione al mercato.
È per questa ragione che le Associazioni SPES presieduta da Mariarosaria Vitiello, CoTuCit , Insieme, Città del Sole, Voglia di Vivere, la Bottega del commercio equo e solidale, il Comitato Referendario Acqua Bene Comune e la CGIL Scafati e CISL dell’Agro Nocerino Sarnese, hanno promosso la sottoscrizione di un appello da parte dei cittadini in difesa del voto referendario. Nell’appello si chiede con determinazione al Sindaco Pasquale Aliberti di interrompere da subito il rapporto con la GORI SpA, al fine di avviare un processo di ripubblicizzazione dell’acqua.
Si chiede, inoltre, a tutti i partiti, e a tutte le forze sociali e sindacali di prendere immediata posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano. Tutte le donne e gli uomini di Scafati che intendono sottoscrivere questo appello in difesa del voto referendario potranno farlo Sabato 25 febbraio dalle ore 16.00 al centro plaza e domenica 26 febbraio dalle ore 10.00 in piazza Vittorio Veneto o successivamente anche presso le sedi delle associazioni promotrici.
Oggi più che mai, si scrive ACQUA e si legge DEMOCRAZIA.
Scafati, 23 febbraio 2012