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II^ puntata del format ‘L’Italia e le Mafie’- Mercoledì 15 febbraio 2012 dalle 12.00 alle 13.00 a http://iunisa.unisa.it la web radio dell’università di Salerno.
Ospiti: Fabio Granata, vice presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia, Pino Maniaci, giornalista e direttore di Telejato, Massimiliano Amato, giornalista e scrittore.
SALERNO – Il ‘Prefetto di ferro’, dopo aver liquidato la rete dei clan nella Sicilia orientale, volge l’attenzione ai rapporti tra mafia e potere nell’isola. Con le sue inchieste, travolge il generale Antonino Di Giorgio, il federale di Palermo, Alfredo Cucco. L’azione di Cesare Mori si spinge fino a coinvolgere Michele Bianchi, vice ministro degli interni. Solo a quel punto, era il 16 giugno 1929, Mori riceve il benservito. “Con regio decreto V.E. è stata collocata a riposo per anzianità di servizio”, si legge nel telegramma firmato da Benito Mussolini.
Diversa la sorte per quanti erano stati toccati dalle indagini di Mori: Di Giorgio se la caverà con le dimissioni, Cucco verrà assolto dai 33 capi di imputazione, Bianchi continuerà a fare il vice ministro.
Cosa è cambiato in oltre ottanta anni di vita politica e sociale italiana?
Poco; forse nulla.
Quelle che, oggi, le cronache politiche raccontano sono storie di presidenti di regione, consiglieri provinciali, sindaci e parlamentari collusi con la malavita organizzata. Incontri con boss, scambi di favore, voti di scambio, mazzette ottenute per attribuire appalti e concessioni. E’ una spaccato della nostra vita sociale fatto di talpe, corvi e gole profonde. Vicende, inizialmente siciliane e calabresi, campane e pugliesi ma che, da anni, caratterizzano l’intero territorio nazionale. Nel nostro paese è stato, in modo sempre più evidente, completato il puzzle del potere e degli affari pubblici; tutto è avvenuto all’ombra della malavita organizzata che esercita una funzione egemonica sul potere politico fino a diventare politica essa stessa. Quando si è verificata questa inversione di rotta, questo cambio di strategia? Con l’assassinio di Falcone e Borsellino. E’ con le stragi di Capaci e di Palermo che in Italia il potere politico si salda, in modo indissolubile, con quello mafioso.
“Mafia e politica”: di questo parlerà la seconda puntata del format ‘L’Italia e le mafie’, prodotto dalla redazione giornalistica di Unis@und. Ospiti della puntata, in onda il 15 febbraio dalle ore 12.00 alle ore 13.00, saranno Fabio Granata, vice presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia, Pino Maniaci, giornalista e direttore di Telejato, Massimiliano Amato, giornalista e scrittore.
Non mancheranno le rubriche ‘Pillole di Storia’, ‘Vox Populi’ ‘Immagini e Suoni’ ‘Mondo Web’.
Sarà possibile seguire la diretta collegandosi al sito http://iunisa.unisa.it . Per intervenire in diretta sarà sufficiente inviate i vostri messaggi all’indirizzo direttawebradio@unisa.it o telefonare al numero 089969194, lasciare nome, cognome e numero telefonico per essere richiamati dalla redazione.
Intanto la redazione giornalistica è impegnata su altri due fronti: il bando ‘Cara mafia ti scrivo’, che ha ricevuto i patrocini di Libera Campania, Rete per la Legalità, Riferimenti – Coordinamento Gerbera Gialla, SOS Impresa, Strozzateci Tutti, e l’organizzazione del convegno finale per ricordare il 20° anniversario dell’uccisione di Falcone e Borsellino e il 30° di Gennaro Musella. Il convegno, durante il quale saranno premiati i finalisti del concorso, si svolgerà il 30 maggio presso il Teatro di Ateneo.
Salerno, 14 febbraio 2012