Per Cecilia Francese l’Amministrazione è sempre più distante dalla Città, ne prendano atto e rassegnino le dimissioni.
Per la nomina dei tre assessori della “nuova” Giunta Santomauro, siamo al “nepotismo” più puro. Figli di consiglieri in procinto di essere incaricati.
BATTIPAGLIA – “Non sono passati ancora quattro mesi – scrive in una nota Cecilia Francese leader del Movimento politico Etica per il Buon Governo – dall’ultimo rimpasto operato da Giovanni Santomauro nella sua giunta e siamo punto e accapo. Sono tre gli assessori da sostituire. Qualcuno rimosso, qualcuno ritiratosi, qualcuno ritirato dal proprio partito (forse folgorato sulla via di Damasco! ).
Il quadro che ci consegna questa ennesima crisi interna della multicolorata maggioranza a guida Santomauro, – secondo la Francese che mette in evidenza come vi sia un rimpasto ogni quattro mesi – è quella della confusione totale. Appare tragicamente evidente che, ormai, i battipagliesi non hanno più interlocutori credibili ai livelli istituzionali. Del resto come si fa ad avviare un qualsisi progetto se ogni 4 mesi c’è qualche assessore che se ne va (altro che stabilità governativa) e la maggioraqnza si riavvolge, oscenamente, nelle sue interminabili liti interne, che poco lasciano al confronto programmatico, al confronto sui progetti.
Il commercio è in crisi profonda, – rileva la leader di Etica per il Buongoverno – il mondo produttivo battipagliese lo stesso, mentre i dati pubblicati sulla disoccupazione non lasciano spazio ad illusioni, non hanno un interlocutore. Con chi debbono parlare i giovani battipagliesi, o quel 30% di disoccupati, per sapere che cosa vuole fare questa amministrazione per fronteggiare la drammaticita’ della crisi?
E rispetto al vuoto causato dalle continue turbolente e dimissioni dei suoi assessori aggiunge – Le politiche sociali da mesi non hanno una figura politica responsabile. Con chi debbono parlare i cittadini che aspettano l’assegnazione degli alloggi? Quelli che rappresentano le condizioni di disagio della citta’? Ma anche gli assessori che rimangono non riescono a dare risposte: da mesi chiediamo cosa si stia facendo sul terreno della depurazione per ridare credibilita’ alle parole “turismo balneare“, mentre circa la metà della nostra costa si ritrova con il mare non balneabile per la quinta volta e quindi in forma permanente.
Il dramma – fa rilevare la Francese – sta nelle ipotesi di nomina di nuovi assessori, che si sono rincorse sulla stampa in questi giorni: siamo al “nepotismo” più puro. Figli di consiglieri in procinto di diventare assessori.
Ma possibile – si chiede Cecilia Francese – che neanche in questa situazione, con una citta’ stremata che avrebbe bisogno di una svolta radicale nel modo di governare, che avrebbe bisogno di riacquistare fiducia in chi la governa, che avrebbe bisogno di progetti, di metodi e di idee nuove, questa maggioreanza riesce a liberarsi della logica della “spartenza” che la caratterizza da quanto si e’ formata?
Ma che cosa deve accadere, perché questa gerontocrazia politica, comprenda che questi metodi vecchi ed ammuffiti non vanno piu’ bene, che non si può continuare a subordinare gli interessi della citta’ alle logiche di equilibri interni di una brancaleonesca maggioranza politica che, ormai, non ha piu’ nulla da dire a Battipaglia, e che non e’ mai stata cosi’ distante da questa citta’?
Noi – conclude nella sua nota politica Cecilia Francese – continuaiamo a ritenere che l’unico atto, nell’interesse della Citta’, che questa Amministrazione comunale possa fare é quello di rassegnare le dimissioni“.
Battipaglia, 13 febbraio 2012