Anna Rita Bruno
E’ stato fondamentale, dunque, coinvolgere le scuole, in questo caso l’Istituto IPAA, per monitorare lo stato di conoscenza ed eventuale pregiudizio da parte di adolescenti nei confronti di una fascia di utenza particolarmente penalizzata, quale è quella psichiatrica, come punto di partenza nella costruzione di politiche efficaci di inclusione.
Presenti all’incontro i presidenti delle due cooperative, la sig.ra Morra Maria Carmela per Voloalto e la Sig.ra Peduto Edolmina per Stalker. Ha portato il suo saluto l’assessore alle politiche Sociali del Comune di Eboli, Annarita Bruno, che ha dichiarato, fra l’altro, che il percorso iniziato con il progetto SINAPSI, per la sua valenza e innovatività, continuerà anche nella prossima programmazione sociale regionale (I° PSR, L. 328/00).
Nel corso dell’incontro, l’approfondimento della tematica della Salute Mentale è stato curato dal Direttore dell’Unità Operativa di Salute Mentale di Eboli, dott. Francesco Cantore e dal Dirigente Responsabile dell’Unità Operativa di Salute Mentale di Battipaglia, dott. Enrico Di Cerbo.
Il programma ha visto, inoltre, la proiezione del film “Si può fare”, con Claudio Bisio e Anita Caprioli, per la regia di Giulio Manfredonia, nonché la presentazione della ricerca svolta tramite il questionario somministrato agli studenti dell’Istituto ospitante. Scopo della ricerca è stato dare una chiave di lettura più approfondita sul modo in cui ragazzi, di età compresa dai 14 ai 18 anni, tendono ad approcciarsi alla tematica della diversità e, in particolare a quella del disagio mentale. Interessante il dibattito interattivo che ne è scaturito, tra studenti, Istituzioni e operatori sociali.
Nelle conclusioni, il Prof. Sabatino Raimo, Direttore IPAA Battipaglia, ha espresso l’intenzione di dare seguito a questa iniziativa, creando, per gli studenti, altri momenti di approfondimento sul disagio mentale. La presidente della Coop. Voloalto ha dichiarato: “Nel progetto Sinapsi, noi e la Stalker abbiamo fortemente voluto coinvolgere la scuola in quanto è, insieme alla famiglia, fondamentale nella crescita formativa ed educativa della persona, senza contare che, purtroppo, l’insorgere del disagio mentale investe principalmente la fascia di età che va dai 14 ai 24 anni. E’, dunque, necessario attivare percorsi mirati di prevenzione, informazione e orientamento”.
Battipaglia/Eboli, 10 febbraio 2012
anche noi a Ponticelli quartiere di Napoli, abbiamo realizzato un progetto simile al vs. finanziato dal CSV, in più avevamo anche una testimonial (utente del CdR della UOSM ASL NA 1 distr.32) che ha raccontato la sua storia personale, la terapia, la gestione della crisi, le sue speranze future…è stata fantastica anche ironica! 160 studenti silenziosi ad ascoltarla…poi un applauso fragoroso , che devo dire nessuno di noi relatori ha avuto!!!
dott.ssa Laura Colonna Ass. Soc. Coord.