La decisione a margine di un incontro istituzionale a seguito delle conclusioni tecniche pervenute.
Zara ricorda che i Sindaci dell’Ambito territoriale, e in primis il Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro, hanno la possibilità di individuare siti alternativi per la risoluzione del problema ed evitare crisi future.
BATTIPAGLIA – Sembra che il lunghissimo braccio di ferro tra le Istituzioni: Regione Campania in primis, con il Commissario dei rifiuti Tino Vardé; La Provincia di Salerno; Il Comune di Battipaglia, quello di Eboli e gli altri che in ogni caso, in base ad accordi pregressi, essendo già stati interessati nei propri territori a ospitare Discariche o impianti o siti a varia natura impegnati per la risoluzione delle varie crisi dei rifiuti che ha toccato la Regione Campania da una parte; Il Comitato permanente “No alla discarica a Battipaglia” dall’altra; fa registrare un ottimo risultato. La Discarica di Serroni che doveva sorgere nella Cava Immediata non si farà più. ad annunciarlo è il Presidente del Consiglio Provinciale di Salerno Fernando Zara, il quale affida ad una agenzia di stampa la decisione.
“Il comitato dei cittadini di Serroni Alto e via Padova in Battipaglia, – scrive nella nota il Presidente Fernando Zara – ha presentato all’attenzione del Commissario Tino Vardè e del Presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli, una perizia giurata di professionisti battipagliesi dalla quale si evince, in particolare dalla relazione geologica, la NON IDONEITA’ del sito di Serroni per l’allocazione di una discarica di Ambito.
Ciò premesso, – sottolinea – in qualità di Presidente del Consiglio provinciale di Salerno, partecipando alle conclusioni tecniche pervenute, affermo con convinzione che l’ipotesi della localizzazione di una discarica di Ambito in località Serroni è definitivamente esclusa.
In ogni caso, – precisa ancora Zara – mi preme sottolineare, che nel corso di un incontro istituzionale avevo personalmente sollecitato l’elaborazione della medesima perizia che di contro l’assessore all’ambiente del Comune di Battipaglia aveva violentemente rigettato, negando l’accesso al sito dei tecnici incaricati da Vardè per le verifiche del caso.
Ribadisco, altresì, – tiene a precisare il Presidente Zara – che il Commissario Vardè aveva dato e continua a dare la possibilità ai Sindaci dell’Ambito territoriale, e in primis al Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro, la possibilità di proporre soluzioni idonee per siti alternativi o progettualità diversificate per la risoluzione di un problema che prima o poi raggiungerà il punto di crisi.
Fernando Zara conclude affermando: “che in questo periodo storico così delicato per le problematiche socio-economiche che tutti conosciamo, chi rappresenta le Istituzioni, a tutti i livelli, deve dimostrare equilibrio, serietà e verità comportamentali”.
Se questa è la conclusione definitiva, non resta che prenderne atto, ma in ogni caso, resta comunque l’amaro in bocca per il livello di tensione che si è vissuto in questi mesi, così come incommbe pesantemente qualche interrogativo: Ma se non si fosse protestato con forza e determinazione e non vi fosse stata una autorevole relazione che bocciava quella tesi, si sarebbe giunti a questa decisione? e ancora, era necessaria una relazione tecnica per stabilire che la Cava Immediata fosse solo a qualche centinaio di metri dal Fiume Tusciano? a 400 metri da un asilo? a qualche centinaio di metri da altre abitazioni? a 1300 metri dall’Ospedale? a 1500 metri da Piazza Amendola come si evince dalla mappa che segue?
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Cava Immediata e distanze
(elaborazione de “Il Battipagliese)
Palazzo Sant’Agostino, 07 febbraio 2012