Sabato 4 Febbraio ore 21,00 e domenica 5 Febbraio ore 18.30, Leo Gullotta al Teatro Verdi con “Le Allegre comari di Windsor”.
Vetrina nazionale per la Norma del Teatro Verdi di Salerno in scena alla trasmissione televisiva “Prima della prima” in onda domenica 5 febbraio alle ore 12.55 su Rai Tre.
SALERNO – Un altro grande protagonista in scena al Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. Fino a domenica 5 febbraio Leo Gullotta sarà il protagonista de “Le allegre comari di Windsor”, uno spettacolo denso d’ironia, vorticosi cambi di scena, alternarsi di situazioni ed ambienti. E’ un felice ritorno a Salerno quello di Gullotta in un soggetto che anche con la lirica, memorabile il Falstaff verdiano di Renato Bruson, è molto apprezzato dal pubblico e dalla critica.
Appuntamento con Leo Gullotta a “Giù la maschera!”, incontro con la stampa ed il pubblico, di ieri venerdì 3 febbraio alle ore 17.30 nel foyer del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. La partecipazione è libera e gratuita.
E’ iniziata inoltre anche la prevendita per lo spettacolo Ariel in programma per sabato 25 febbraio alle ore 21.00 presso il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno.
Si alza il sipario su di un affascinante ed inedito percorso musicale ed artistico proposto da Mario Fasciano, Brian Auger, Enzo Moscato.
Per Salerno ed il suo Massimo Teatro, ancora una vetrina mediatica nazionale. L’importante trasmissione di Rai 3 “Prima della prima”, condotta da Rosaria Bronzetti, dedicherà una puntata all’opera “Norma“, andata in scena presso il Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno con la direzione di Daniel Oren e la regia di Francesco Torrigiani. La puntata andrà in onda domenica 5 febbraio alle 12:55 su RaiTre.
Si riconferma così l’attenzione nazionale per il Massimo Cittadino in ragione dell’alta qualità della programmazione culturale e dell’eccellenza artistica, canora, musicale ed esecutiva profusa in ogni spettacolo. Giova ricordare che nelle ultime settimane il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno è salito alla ribalta mediatica nazionale con la diretta del Concerto di Natale del Senato su Rai 1, la trasmissione “Loggione” dedicata a Pagliacci su Canale 5, il programma radiofonico “Melomani per caso” su Radio Due oltre ai servizi dedicati dai principali telegiornali.
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Le allegri comari di Windsor
dal 2 al 5 febbraio 2012
Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno
da giovedì 2 Febbraio a sabato 4 Febbraio (ore 21)
e domenica 5 Febbraio (ore 18.30)Leo Gullotta
in
LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR
di William Shakeaspeare
traduzione e adattamento di Fabio Grossi e Simonetta Traversetti
con Alessandro Baldinotti, Paolo Lorimer,
Mirella Mazzeranghi, Fabio Pasquini
e con Rita Abela, Fabrizio Amicucci, Valentina Gristina
e Cristina Capodicasa, Gerardo Fiorenzano, Gennaro Iaccarino, Federico Mancini,
Giampiero Mannoni, Sante Paolacci, Sergio Petrella, Vincenzo Versariscene e costumi Luigi Perego
musiche Germano Mazzocchetti
coreografie Monica Codena
luci Valerio Tiberi
regista assistente Mimmo Verdescaregia Fabio Grossi
Fu per volontà della regina Elisabetta I, che il bardo riesumò Sir John Falstaff, fatto morire nella sua precedente opera, l’Enrico V. Nacque così Le allegre comari di Windsor.
La smania della regina derivava da un suo divertito “invaghimento” per la poderosa figura comica di Falstaff, invaghimento che le istillò il desiderio di vederlo in un altro dramma e, per di più, innamorato. Sicché, per non venir meno al dictat dell?imperiosa sovrana, Shakespeare non solo avrebbe “resuscitato” Falstaff, moderno espediente da soap-opera, ma anche escogitato l’intreccio narrativo delle Allegre Comari.
La vicenda è stata collocata in un tempo immediatamente precedente alla morte del cavaliere.
Protagonista è Sir John, con le sue esuberanti smargiassate da guascone, la sua sovrabbondante figura, la sua pletorica simpatia cialtrona, il suo amore per la crapula e il bicchiere, la sua irresistibile ed endemica disonestà, viziosa e bonaria.
La commedia racconta di una società che vive sotto l’occhio della corte, dove il dileggio reciproco tra i componenti della comunità funge da quotidiano passatempo. La protervia della condizione di nascita e dello svolgersi dei fatti della vita di ognuno è il presupposto dominante.
Rispettando appieno la struttura voluta e pensata da Shakespeare, proponendo allo spettatore, in luogo dei cinque atti, i più canonici e moderni due più intervallo, si lascerà indubbia la correlazione ai Nostri tempi e alle Nostre vicende sociali, sottolineando qua e là lo scherzo, acre e cattivo, denominante una società che, pedissequamente, ripete i suoi stilemi nei confronti di chi viene considerato un diverso, sia per aspetto sia per attitudini o usi.
Tutte le informazioni sul sito: www.teatroverdisalerno.it
Salerno, 4 febbraio 2012