L’Amministrazione provinciale approva la mozione “No all’Italia senza le Province” e il PD incalza sulla incompatibilità di Cirielli.
Nulla osta del Prefetto Monaco su Cirielli: “L’incompatibilità è sopraggiunta”. Per Landolfi è obbligatorio convocare il Consiglio Provinciale.
SALERNO. Dopo le polemiche, i botta e risposta tra maggioranza e opposizione, le minoranze hanno abbandonato il Consiglio. Un Consiglio Provinciale, convocato per esprimersi sull’abolizione delle province ha approvare la mozione della maggioranza “No all’Italia senza le Province“. Mozione che non dispiace all’UPI, l’Unione delle Provice d’Italia e che contesta e rifiuta in maniera categorica, la volontà del Governo Monti che sulla scia del Governo Berlusconi, vorrebbe abolire le Province.
La mozione è servita per contrastare un atto che la maggioranza ha ritenuto “massonico del governo dei banchieri” ed è passata nonostante l’abbandono delle minoranze, PD in testa, con 19 voti favorevoli e due contrari. Il deliberato è servito solo per assecondare quelle che sono state le esternazioni, ante consiglio, del Presidente Cirielli, che a giorni alterni minaccia di votare contro, ma resta abbarbicato ai suoi due incarichi: quello di Presidente della Provincia e quello di Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, ma è servito anche per peggiorare i rapporti politici già molto tesi, specie dopo il pronunciamento sulla incompatibilità del Presidente Cirielli da parte del Prefetto di Salerno. Il Prefetto di Salerno Ezio Monaco oltre ad interpellare il Ministero degli Interni sulla incompatibilità di Cirielli da il suo nulla osta al doppio incarico e ignora la richiesta di convocazione del Consiglio provinciale.
E se la maggioranza è riuscita ad incassare un risultato, che rappresenta una sorte di vittoria di Pirro, atteso che è contro l’orientamento della stragrande maggioranza del Parlamento, oltre al fatto consolidato che il depotenziamento delle Province era stato avviato dal Governo Berlusconi, al quale Cirielli ne faceva parte a pieno titolo, le reazioni delle opposizioni, con Giovanni Amabile, Angelo Villani, Simone Valiante e Giovanni Coscia sono state altrettanto determinte, evidenziando la inutilità della mozione ma spostando la discussione sull’altro provvedimento più importante: quello della incompatibilità del Presidente Cirielli.
Ed è proprio in relazione al pronunciamento del Prefetto di Salerno e dopo le dichiarazioni del vicecoordinatore vicario del Pdl, Antonio Iannone, il quale a proposito dell’incompatibilità riteneva: “La campagna denigratoria condotta, in questi mesi, dal centrosinistra non è altro che il tentativo di ribaltare la legittimità del risultato elettorale. Un atteggiamento strumentale, quello degli esponenti del Pd, impegnati solo a fare azione di contrapposizione sulle questioni sterili e non a confrontarsi su quelle importanti”, che si registra una presa di posizione da parte del Partito Democratico attraverso il suo Segretario Provinciale Nicola Landolfi.
“E’ obbligatorio convocare il Consiglio Provinciale sulla incompatibilità del Presidente!” – dichiara e chiarisce Landolfi – “I consiglieri di minoranza di Palazzo Sant’Agostino e i partiti di opposizione al Pdl provinciale non hanno mai chiesto al Vice Prefetto un parere sull’eventuale incompatibilità del Presidente della Provincia, ma, più semplicemente, di richiamare il Presidente del Consiglio provinciale all’obbligatorietà di convocazione del Consiglio stesso su tale argomento!”.
Per questo tiene a precisare il Segretario provinciale Landolfi, “Il Partito Democratico, intende proseguire nella battaglia di legalità per l’affermazione di un diritto e di una prerogativa sacrosanti, quella di consentire che sia il Consiglio Provinciale a esprimersi nel merito della richiesta, essendo un atto dovuto la convocazione del Consiglio provinciale sull’argomento. – e aggiunge – “Speriamo di non dover ricorrere a un’azione giudiziaria e confidiamo in un provvedimento solerte, come la tempestività del parere fornito, da parte dell’organo monocratico dello Stato che rappresenta il governo nella nostra circoscrizione territoriale”.
Salerno, 2 febbraio 2012
e vai. é bello comandare.
Notizie dell’ultima ora.
CARIELLO si prepara a passare con il prossimo candidato Presidente alla Provincia che dovrebbe essere De Mita o Andreotti oppure Bertinotti, se poi si candida Bersani lui ci sarà, ma và bene anche Fini, se no facciamo Rutelli, però Casini non dispiacerebbe, ma andrebbe bene anche Storace, semmai potrebbe stare anche con Scilipoti tanto che differenza fa, BASTA che ci stà alla Provincia.
Borghezio candidato presidente della provincia di salerno e CARIELLO che farà???
CARI AGATA ED ENZO, LA DIFFERENZA SOSTANZIALE TRA CARIELLO E GLI ALTRI E’ CHE LUI HA PRESO OLTRE 3.200 VOTI ALLE PROVINCIALI CON RIFONDAZIONE COMUNISTA! QUELLI SONO VOTI SUOI E CONTINUERA’ AD AVERLI PERCHE SONO SENZA INCIUCI. VOI CONTINUATE A VOTARE MELCHIONDA E ROSANIA POI VEDREMO COSA DIRA’ IL TEMPO, UNICO GARANTE DELLA VERITA’!