L’acqua è un bene prezioso, privo di rilevanza economico, non può essere lasciato a un privato o a una multinazionale.
Acqua Pubblica! Il dovere di una scelta non più rinviabile. SEL sollecita i Consiglieri Comunali, il Sindaco Sica, il Presidente del Consiglio comunale Ferro.
PONTECAGNANO – Il Coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà di Pontecagnano Faiano, Carlo Naddeo, scrive al Sindaco Ernesto Sica, al Presidente del Consiglio Comunale Marcello Ferro, ai Consiglieri Comunali, al Segretario Comunale, per sollecitarli a prendere provvedimenti, attraverso una delibera, di cui ne propone alche il testo, per onorare in maniera inequivocabile il risultato straordinario del Referendum.
“Egregio Sindaco, Gentile Presidente del Consiglio e Gentili Consiglieri, attraverso il referendum del 13 giugno del 2011 la stragrande maggioranza del Paese, con un protagonismo e una mobilitazione appassionata, si è espressa sull’opportunità o meno di gestire l’acqua come una merce. È così accaduto che la scelta di 28 milioni di italiani, fra cui tanti cittadini di Pontecagnano Faiano, ha indicato al Paese la direzione da prendere: l’Acqua come bene pubblico!
Una scelta che ha indicato anche in che mondo vogliamo stare e come vogliamo vivere e guardare al futuro: un mondo in cui la titolarità del bene più prezioso, l’Acqua, non può essere lasciato a uno solo, privato cittadino o multinazionale che fosse.
Questo è stato il voto referendario ! Non semplicemente la scelta sulla privatizzazione o meno dei servizi idrici, ma il prepotente ingresso sulla scena politica di un concetto chiave: ci sono beni che non possono essere trattati come delle merci e la cui erogazione non può essere privatizzata perché questi beni sono intimamente collegati alla nostra stessa esistenza, fanno parte di ogni essere vivente e come tali non possono essere oggetto di lucro !
In questi giorni, mentre si affronta il tema delle liberalizzazioni, si cerca ancora di rilanciare il concetto che sarebbe meglio dare ai privati la gestione dell’Acqua.
È quindi doveroso da parte di noi tutti riaffermare il risultato referendario. Non solo per difendere l’acqua bene comune ma, soprattutto, perché il referendum ha dimostrato a tutti – governo, partiti, sindacati, lobby, imprese e singoli cittadini – che, quando vuole, un popolo prende la parola e decide. Senza filtri e senza condizionamenti ma avvalendosi semplicemente degli strumenti della democrazia.
Proprio nel rispetto della democrazia e della volontà espressa da 28 milioni di italiani, vi sollecitiamo ad attivarvi tempestivamente a difesa dell’Acqua Pubblica approvando, in Consiglio Comunale, la proposta che già dal 2009 vi è stata da noi sollecitata e che di nuovo vi alleghiamo. Questo è quanto il popolo dell’Acqua, dei Beni Comuni e del No al Nucleare di Pontecagnano Faiano si aspetta da tutti voi che amministrate questa comunità”.
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OGGETTO: RICONOSCIMENTO DELL’ACQUA COME BENE COMUNE E DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO COME SERVIZIO PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi. L’acqua costituisce un bene comune dell’umanità, un bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti. Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico. L’accesso all’acqua, già alla luce dell’attuale nuovo quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente, rappresenta:
- una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale;
- una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale sia a livello azionale e internazionale.
SOTTOLINEATO CHE
Su questa base, rafforzata anche dal recente esito referendario del 12 e 13 giugno 2011, condivide e aderisce alla proposta di legge d’iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”, e quindi ritiene necessario che il Parlamento proceda celermente alla sua discussione e approvazione.
SI IMPEGNA
1. Ad intraprendere tutte le azioni necessarie per contrastare i provvedimenti tesi alle privatizzazioni così come è chiaramente merso dall’esito referendario del 12 e 13 giugno 2011;
2. A costituzionalizzare il diritto all’acqua, attraverso le seguenti azioni:
- riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale il Diritto Umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;
- confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
- riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale priv di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d.lgs n. 267/2000;
3. A promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazionedel Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni:
- informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali;
- contrasto al crescente uso delle acque minerali e promozione dell’uso dell’acqua dell’acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;
- promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico, con incentivazione dell’uso dei riduttori di flusso, nonché studi per l’introduzione dell’impianto idrico duale;
- promozione, attraverso l’informazione, incentivi e la modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso;
- informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua con pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche;
- promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato nel territorio di propria prtinenza.
4. Ad aderire e sostenere le iniziative del Coordinamento Nazionale “Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato” costituitosi di recente nell’ambito della Campagna Acqua Bene Comune che il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sta portado avanti da circa tre anni;
5. A sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) di afferenza l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:
- sensibilizzazione all’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso attraverso informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa tale da garantire la gratuità di almeno 50 litri di acqua per persona al giorn;
- destinare un centesimo di euro al metro cubo di acqua consumata per interventi di sostegno alla costruzione di strutture di capazione e distribuzione dell’Acqua nei paesi dell’Africa in fase di sviluppo;
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta di deliberazione posta all’ordine del giorno e udita la conseguente discussione;
D E L I B E R A
DI DICHIARARE L’ACQUA:
un bene comune, essenziale ed insostituibile per la vita di ogni essere vivente;
un diritto inviolabile, universale, inalienabile ed indivisibile dell’uomo, che si può annoverare
fra quelli di riferimento previsti dall’art. 2 della Costituzione della Repubblica Italiana.DI DICHIARARE IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale
per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini.DI TRASMETTERE
il presente provvedimento all’ATO di appartenenza e a tutti i Sindaci del suo ambito.
Pontecagnano, 31 gennaio 2012